Il Vulture è una terra generosa, e allo stesso tempo terra amara, terra di briganti e ed emigrazione, edifici sacri con dimore di imperatori questo è Il Vulture e molto di più con i suoi broghi tra tutti Melfi , Venosa e Rionero in Vulture.
di Basilicatadiscover
Lagopesole
A 30km dal Monte Vulture si presenta imponente il castello di Lagopesole, con la sua caratteristica struttura difensiva squadrata e voluto dall’imperatore Federico II che lo elesse a sua residenza di caccia.
Rionero in vulture, il centro storiche e le sue risorgive
Riprendendo per la strada si prosegue fino a Rionero in Vulture, città che diede i natali al meridionalista Giustino Fortunato, nel cui palazzo è visibile la Biblioteca Comunale che conserva una importante collezione di volumi datati tra ‘800 e ‘900.
Meritano una visita anche le cucine del palazzo realizzati in pregiata maiolica di Laterza, città Tarantina dalla tradizione secolare della maiolica.
I laghi di Monticchio e L’Abbazia di San Michel sul lago
Da Rionero di prosegue in direzione di Monticchio, attraversando la rigogliosa vegetazione che porta ai due laghi (il lago grande e il lago piccolo), formati nell’antico cratere del vulcano.
Potrete visitare l’Abbazia di San Michele edificata nel ‘700 su una precedente struttura di epoca risalente al medioevo avvolta da run bosco di rigogliose querce che la proteggono e che offrono un ambiente ideale per la bramea europea ( farfalla notturna in altre zone scomparsa).
Fitti boschi,grotte e sentieri impiervi in cui trovava rifugio i Briganti guidati da Carmine Crocco che si ribellavano all’esercito Borbonico.
Barile e le sue cantine nel tufo
Riprendendo la provinciale si arriva a Barile, uno sei sei paese arberesche lucani, tra il 1400 e il 1500, fu popolato da albanesi in fuga dall’occupazione turco dei loro territori, ancora oggi conservano la lingua e le tradizioni albanesi
Il Venerdi Santo si festeggia la festa della Passione di Cristo con personaggi viventi e abiti di costume del ‘500.
Pier Paolo Pasolini rimase incantato dalle grotte scavate nel tufo originariamente abitate, poi utilizzate per l’invecchiamento dell’Aglianico del Vulture, qui girò alcune sue scene del Vangelo secondo Matteo.
Melfi le mura il castello Normanno-svevo e il centro storico
Dopo i laghi di Monticchio arriviamo a Melfi, la città principale già in epoca medioevale, conserva intatta la pianta del medioevo voluta da Federico II.
Sotto il suo governo vede nascere una scuola di Logica, e qui furnoo promulgate le Costituzioni Melfitane per mano di Pier della Vigne e Taddeo da Sessa (primo esempio di codice di uno Stato moderno europeo).
Melfi ha una cinta muraria con 5 porte di accesso di cui è rimasta in piedi solo la porta nord, , molto suggestivo il Castello Normanno, completato da Federico II e ospita il prestigioso Museo Archologico Nazionale di Melfi.
Da visitare in città le chiese tra cui il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta.
Venosa il castello le catacombe ebraiche e l’Incompiuta
Da Melfi raggiungiamo Venosa, la città che ha dato i natali a Orazio Flacco, uno dei più importanti scrittori della roma imperiale.
Merita una visita il Castello ducale fu di Pirro del Balzo e di Carlo Gesualdo, compositore rinascimentale di madrigali e di musica sacra, edificato nel 1479 oggi sede del Museo ARCHEOLOGICO, con resti proveniente dagli scavi di Atella.
Nel museo di trovano varie moneta dell’epoca ellenistica con figure mitiche come Ercole e Bacco, che narra della florida economia di Venosa.
Passeggiando per le belle strade cittadine si arriva al vecchio Convento di San Domenico e quindi, nella piazza principale dove si affaccia la Cattedrale dedicata a Sant’andrea Apostolo cosrtuita sull’antica basilica di S. Basilio.
Interessante appena fuori a Venosa la chiesa dell’Incompiuta e le suggestive catacombe ebraiche che testimoniano la presenza di una numerosa comunità nella città.