Ritorna in tv, nel nuovo format di TV8, la titolare del Lago Grande di Monticchio che a novembre dello scorso anno è stata proclamata miglior cuoca d’Italia. Nella prima sfida avrà come antagonista il rappresentante della Calabria. Appuntameno alle 19.30 del 5 novembre
di Carlo Calza
…e niente scuse: giovedì 5 novembre, alle 19.30 tutti sintonizzati sul Canale 8 del Digitale terrestre: va in scena la Basilicata della tradizione e della qualità. Volete saperne, di più, lo so… saprete tutti che Paganini non ripete, ma sapete anche che Silvana Felicetta Colucci invece… potrebbe?
La vincitrice di Cuochi d’Italia, orgogliosamente lucana, spera di andare quantomeno il più avanti possibile nella trasmissione “Cuochi d’Italia Alla Stars”, un vero a proprio campionato dei migliori cuochi della Penisola, 40 puntate di bontà, odori e sapori che noi, davanti al piccolo schermo, potremo solo immaginare consolandoci con la vista dei piatti che i migliori cuochi prepareranno per sottoporli al vaglio dei giudici in studio. I migliori cuochi d’Italia? Oh, e allora come farebbe a non esserci proprio Felicetta Colucci che i migliori cuochi d’Italia dell’anno passato li ha battuti a suon di piatti della tradizione lucana? Lei è originaria di Castelmezzano, trapiantata sui Laghi di Monticchio, dove gestisce il ristorante Lago Grande e dove fa vittime a non finire: vittime che diventano dipendenti dei suoi piatti, dei suoi sapori, del suo saper trattare con rara maestria le materie prime in cucina, per poterle poi servire ai tavoli dei suoi estimatori, clienti affezionati soprattutto del suo pollo ripieno.
Già un pollo ripieno che è servito a consacrarla “Cuoca d’Italia”: era lo scorso 8 novembre. Canale 8, mezza sera, il volto alla D’artagnan, Alessandro Borghese presenta i concorrenti del Molise e della Basilicata, i due finalisti. Felicetta Colucci è là, a contendersi il titolo con la collega del Molise: ci era arrivata dopo aver messo in fila Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Lazio, e alla fine il trittico lucano con ragù di salsiccia e soprattutto il suo pollo ripieno rigidamente “alla lucana” hanno convinto i giudici Esposito e Tomei che non hanno avuto esitazione a premiarla come miglior cuoco d’Italia. L’avventura era iniziata giusto un anno prima, a novembre 2018, quando alle selezioni presentò un piatto tipico Rionerese, i “cavatelli del generalissimo”, con salsiccia fresca mollica di pane tostato e peperone crusco.
Ecco, da quel momento è stato solo un susseguirsi di successi, fino alla famosa sera dell’8 novembre 2019, quando terminò la prima parte dell’avventura con la sua incoronazione. Prima parte? E perché prima parte, si domanderà qualcuno. Beh, il perché è semplice, prima parte perché poi l’avventura è continuata e continua a Roma, con il riconoscimento per meriti professionali e miglior azienda del 2020 che le è anche valsa la candidatura al Leone d’oro al Gran Premio Internazionale di Venezia, dove è stata insignita del prezioso titolo di Miglior Chef 2020.
Felicetta è orgogliosa dei risultati conseguiti sino ad oggi, ma soprattutto del fatto che è riuscita a far conoscere tanti prodotti lucani: “Una rivincita personale professionale ma soprattutto la gioia più grande – ci dice – è stata quella di far conoscere prodotti d’eccellenza della nostra amata Basilicata poco conosciuti. Lo zafferano di Ripacandida, il pomodoro Ciettaicale di Tolve, I fagioli di Sarconi, Le patate si montagna di Muro Lucano, lo scorzone nero del Vulture, il pane di patate di Rionero, il pane di Matera, la salsiccia di cinghiale di Cancellara, la salsiccia al tartufo ed all’Aglianico del Vulture di Rionero, la salsiccia Pezzente, il peperone crusco e la polvere di zafaran di Senise, il canestrato di Moliterno, il pecorino ai peperoni cruschi di Venosa, il pecorino ed il caciocavallo podolico di Filiano, il vino Aglianico del Vulture, le puntarelle di zucchine, l’albicocca di Lavello e molti altri”.
E avventura che continua: giovedì 5 novembre alle 19.30 sarà di nuovo in tv, in quello studio che tanto bene le ha portato. Sfiderà in questa sorta di Champion’s League della cucina italiana il concorrente della Calabria. Come finirà? Non si sa. O, meglio, lei lo sa, ma come è giusto che sia per contratto nulla di più può rivelare, salvo due cose: la prima, la più importante, è che puntata e programma sono stati registrati secondo tutte le norme anti-Covid all’epoca vigenti. La seconda: il suo antagonista Calabrese è chef stellato. Secondo me ne vedremo delle belle, e ci dispiacerà che queste “belle” potremo solo vederle e non assaggiarle al momento: pazienza, un viaggetto a Monticchio e al Lago Grande potremo toglierci tutti gli sfizi che vogliamo facendo contenti tatto, olfatto, vista, gusto e… anche l’udito, quando in religioso silenzio sentiremo solo il rumore delle nostre mascelle all’opera. Avanti così, Felicetta!