In un sogno la genesi della ritrovata intesa tra i due esponenti di Forza Italia: tutto nasce da una visita del Presidente a Lagonegro…

Nino Postiglione

DOVEROSA PREMESSA. L’evento del 5 maggio rappresenta un ulteriore riconoscimento al grande pioniere delle radio libere, Nino Postiglione, e al suo perenne impegno nel settore: l’Amministrazione comunale del paese della Monna Lisa ha inteso intitolare a lui, con tutti gli onori e con la partecipazione delle massime Istituzioni, un campo da padel appena realizzato, che ha avuto come padrini due grandi campioni di calcio, Xavier Zanetti ed Esteban Cambiasso, protagonisti dell’anno del Triplete dell’Inter. La storia satirica e assolutamente immaginaria che segue non vuole assolutamente sminuire l’evento, che è stato di grande importanza e che si spera in molti ripeteranno altrove, ma solo contribuire in modo leggero a raccontare in modo fantasioso, a latere dell’iniziativa, come a Lagonegro potrebbe essere nata una ritrovata intesa politica all’interno di Forza Italia forse foriera di riflessi positivi anche sulla tenuta della maggioranza alla Regione Basilicata. Nessuna intenzione, quindi, di paragonare ad una sagra l’evento: solo satira non riferita assolutamente alla cerimonia di intitolazione, che merita esclusivamente attenzioni e giudizi estremamente seri e positivi. Anche da Angeloma.it un abbraccio e un saluto a Nino Postiglione con tutti i meriti che gli vanno riconosciuti.

di Ghino di Punta

 

E’ ormai primavera, e se anche le rondini non sono del tutto arrivate, un amore sembra essere nato: quello tra il Vice Presidente del Consiglio regionale, Franco Piro, e il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. A letto smanetto con lo smartphone, mi appaiono le foto di una ritrovata intesa: loro due che discutono amabilmente, percepisco la sintonia ritrovata e mi addormento sorridente, pacifico, sereno e serafico. E inizio a sognare. Stavolta è un sogno senza incubi: che bello, è una storia d’amore. E nel sogno ripercorro temporalmente il percorso della freccia scoccata da Cupido. E’ iniziato tutto l’altro giorno, a Lagonegro, dove il Presidente si è recato perché gli avevano detto che ci stava una manifestazione importante, forse una sagra, forse meglio della Fiera del Pecorino di Filiano…

Bardi arriva a Lagonegro e vede Piro

“Mi hanno parlato di padelle, quindi probabilmente si tratta di roba cotta. Saranno piatti paesani, tipici. O forse ho capito male e si tratta della sagra delle patelle, ma Lagonegro non sta sul mare, quindi dove le pescano stè patelle? A quali scogli si attaccano? …mah?” disse all’autista mentre percorrevano la Salerno-Reggio.

Appena arrivati ci stava un uomo con piumino grigio smanicato, bassottino bianco in evidenza (evidentemente preferito al più feroce e costoso coccodrillo), e occhiali da sole ad attenderlo. Era il 5 maggio: “Ei tu, che stai là immobile, chi sei?” Tuonò Bardi scendendo dall’auto. “Presidè sono Franco Piro, il nuovo Vice Presidente del Consiglio regionale. Appena eletto”.

Bardi riceve la racchetta da Padel

Ah, sì… scusami, ma non ti avevo riconosciuto. Tu non ti fai mai vedere, hai da venì più spesso a Potenza, che sennò mi scordo di te,  mi devi perdonare. Dove sta la sagra?” “Presidè, veramente non ci sta nessuna sagra, si inaugura un campo di padel”. “Nientemeno! Quindi avevo ragione, so patelle! E dimmi un po’, come le coltivate stè patelle?”

Bardi con Zanetti e Postiglione (ph. Cronache Lucane)

“Presidè nel campo si gioca, non ci si coltiva niente: padel, non patelle! Se volete vi faccio provare. Venite. Ci stanno pure un paio di giocatori dell’Inter. Voi siete del Napoli, lo so, e tutti e due stiamo con Berlusconi milanista, ma io so’ un azzurro… nerazzurro e ho invitato un paio di rappresentanti della squadra dell’anno del Triplete”.

“Ahhh… mò ricordo… è passato tanto tempo… io invece ancora penso a quando al Napoli tenevamo a Maradona. Quando Silvio me lo ha chiesto per chi tenevo, io gli ho detto “sono sempre e solo azzurro”, lui ha pensato mi riferissi a Forza Italia e tutto è andato a posto”. (e ripensò le mobili tende, e i percossi valli, e il lampo de’ manipoli, e l’onda dei cavalli, e il concitato imperio, e il celere ubbidir).

Bardi con Cambiasso

“Prendete, Presidè, questa è la racchetta da padel. Entrate nel campo che vi faccio giocà con Zanetti”. No, non mi serve lo zainetto, tengo tutto indosso nella giacca”.

“Presidè, Zanetti, no lo zainetto. Il capitano dell’Inter”

“Ne Piro, tu mi devi scusà, ma certe volte parli e ti mangi le lettere delle parole e nun ti capisco”.

“Questa è la pallina, Presidè… uguale a quelle da tennis”.

Bardi dice a Piro che lui è un fan di Maradona

E iniziano a scambiare qualche tiro. Bardi, inesperto, tirava prevalentemente la pallina in rete ogni volta che la prendeva. A un certo punto si apre il cancelletto ed entra un altro giocatore: Piro avvicinandosi a lui con un braccio sulla spalla del nuovo arrivato, nel fare le presentazioni gli dice:

“Presidè… Cambiasso!”

“Sì – gli risponde Bardi – io la cambiassi volentieri stà padella, se me ne fai provare un’altra, che con questa non mi ci trovo troppo bene”.

“Presidè, Cambiasso, Esteban Cambiasso… il centrocampista dell’Inter del Triplete…”

“Ahhh… e dimmelo prima, che mi fai fa certe figuracce… Piacere signor Cambiasso, chiedo scusa… mi fa piacere che sta bene”

Piacere mio. Certo che sto bene. e lei?” ribattè il calciatore

intevenne di nuovo Piro per spiegare: “Presidè… Esteban, non estaben!!!! E’ il nome, no lo stato di salute!!!”

Piro dice a Bardi che anche se è interista anche lui ama Maradona

“Evvabbè, Frà… che ci vuoi fa… Diego si capisce subito che è il nome, io a quello so’ abituato…”

“Presidè, in confidenza: io so’ interista forte, ma a Maradona lo voglio bene pure io…” “Ebbravo Francù… mò mi piaci veramente e ancora di più, vieni qua, abbazzami!”

Bardi e Piro si stringono la mano: intesa ritrovata?… ma sì!

E se ne andarono a braccetto a mangiare salsiccia paesana e uova cotti in padella all’insegna di un amore ritrovato.

Mi sveglio sereno, le prime luci filtrano dalla tenda alla finestra, mi stropiccio gli occhi, mi ritrovo l’immagine di Piro e Bardi che discutono serenamente a braccetto all’ingresso del Palazzo di via Anzio: vuoi vedere che ora grazie a Cambiasso e Zanetti è amore vero in casa Forza Italia? O sarà vero il detto che il diavolo fa le padel-le, ma non i coperchi? Massì: viva l’amore!

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