SIAMO AL 20 LUGLIO 2018…. MA LA NOSTRA COMUNITA’ AVRA’ MAI DELLE RISPOSTE?

È dal gennaio 2016 che combattiamo, insieme al Comitato “La nostra voce per l’Ospedale di Chiaromonte”, per i rispetto del diritto alla salute della nostra gente, occupandoci dell’Ospedale e di tutte le carenze sanitarie nelle Valli del Sinni- del Sarmento e del Serrapotamo, inclusi i numerosi sprechi.

All’indomani della repentina chiusura del reparto di pediatria, l’Ospedale ha subito un lento declassamento, a volte senza atti ufficiali.

L’Ospedale di Chiaromonte avrebbe potuto essere salvaguardato attraverso il riconoscimento di Ospedale di Area Disagiata, così come previsto dal Decreto Ministeriale n.70/2015 della Lorenzin.

Per questo, il Comitato di cui facciamo parte si è attivato sia presso la Regione, chiedendo l’audizione in IV Commissione e presentando la documentazione a supporto del riconoscimento, sia a livello nazionale, aderendo al Comitato Nazionale del Diritto alla Salute (CISADeP) ed al Coordinamento Italiano Sanità Aree Disagiate e Periferiche, di cui la Presidente De Santo è Consigliera.

Il 17/12/2016, il Consigliere Rosa, ha presentato un emendamento in Consiglio Regionale (seduta del 29/12/2016), con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento di Ospedale di Area Disagiata al nostro Ospedale. Ma il tutto si è concluso con i soliti melodrammi e farse dei consiglieri del PD e del Governatore.

A Gennaio 2017, incuranti delle esigenze e dei bisogni dei cittadini, è stata approvata la L.R. 2 del 12/01/2017, con la quale il Governo Lucano dichiarava la morte di tutti gli Ospedali Lucani, in primis quello di Chiaromonte.

Non ci siamo persi d’animo e con il sostegno economico di un’associazione di Consumatori, il 05/05/2017 abbiamo presentato un Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica in cui si chiede l’annullamento della L.R. n.2 del 12/01/2017 e il riconoscimento dell’Ospedale di area Disagiata a Chiaromonte. Il 25/05/2017 il Ministero della Salute ha chiesto alla Giunta Regionale di produrre controdeduzioni in merito al ricorso. Il 25/09/2017, a seguito della mancata risposta, il Ministero della Salute ha sollecitato nuovamente le controdeduzioni ma la Regione non ha mai adempiuto.

Abbiamo provato a capire il perché del silenzio dell’Ente regionale, attraverso una interrogazione del Consigliere Rosa alla quale, ovviamente, non è mai stato risposto.

Ad oggi, a più di un anno, non abbiamo ricevuto nessuna risposta nè dalla Regione e né dal Ministero.

Vi pare che questa sia una classe politica che si interessi dei problemi della povera gente e del nostro territorio?

Un Governo Regionale, insomma, che vive alla giornata, incurante e disinteressato alle grida che provengono dalle aree periferiche.

Possiamo avallare tutto questo?

Bisogna dare un segnale forte e di discontinuità a questa classe politica inerte ed incurante dei reali bisogni.

Per questo abbiamo deciso di produrre una lettera di sollecito ed inviarla al Presidente della Repubblica e al Ministro alla Sanità. I diritti dei cittadini non possono soccombere alla burocrazia ed alle scelte politiche dissennate.

Chiaromonte, 25 Luglio 2018

Giulia Ricciardi, dirigente FDI e componente direttivo del Comitato LA NOSTRA VOCE