“E’ un disastro annunciato nella totale cecità di questa maggioranza e di coloro che li hanno preceduti negli ultimi quindici anni. Una catastrofe ambientale resa possibile dalle reticenze e dalla superficialità di un apparato politico burocratico che ha preferito mentire e tacere pur di non disturbare l’oligarchia al potere”.
La vicenda Fenice è la cronaca di un sequestro annunciato. Da noi. Era il 2011 quando denunciavamo l’inquinamento prodotto dall’ex inceneritore e la completa e totale indifferenza della politica. Eravamo i soli. Eravamo i gufi.
Sono sette anni persi. Sette anni in cui un Governo responsabile avrebbe potuto fare molto, moltissimo. Invece siamo ancora qui a parlarne e a constatare che la magistratura sta facendo quello che noi abbiamo chiesto già dal 2013: la chiusura dell’impianto.
Allora, la maggioranza di De Filippo bocciò la nostra mozione per la chiusura dell’ex inceneritore. Dov’erano i novelli ecologisti, ieri, quando i risultati della commissione d’inchiesta su Fenice indicarono profili di responsabilità istituzionali, in merito all’inquinamento prodotto dall’inceneritore?
A cosa è servita la commissione d’inchiesta se è dovuta intervenire la magistratura per porre fine allo scempio che andiamo denunciando da anni? A nulla perché le commissioni sono solo inutili ammennicoli buoni, per i politici, a ripulirsi la coscienza davanti ai cittadini.
Potremmo continuare ad elencare decine di iniziative istituzionali negli anni che non hanno avuto né appoggio da altri né risposte dal Governo regionale. E nonostante tutto non abbiamo mai mollato per amore della legalità e della verità.
Ancora una volta, possiamo dire che siamo stati facili profeti. In Basilicata, sono vent’anni che ‘comanda’ il centrosinistra e tanto basta a capire che non poteva accadere diversamente. Il centrosinistra è stato sempre troppo impegnato ad accumulare potere per accorgersi dei disastri che si perpetravano ai danni della nostra Terra.