Il Comune di Garaguso è nei guai e per far fronte ai debiti (circa 625.000 euro all’epoca della stesura del Piano di Riequilibrio Finanziario) la maggioranza in seno al Consiglio ha deciso di mettere in liquidazione i “gioielli di famiglia”.

Alludiamo all’asta pubblica che si terrà il 5 settembre p.v., alle ore 16:30, presso la sede del Comune, per la vendita di beni immobili di proprietà comunale, situati in località diverse dell’agro di Garaguso.

Oltre ad interrogarci sul fatto che possa trattarsi realmente di una vendita, e non di una svendita o di una sopravvalutazione, nutriamo dubbi circa la regolarità nell’individuazione delle particelle messe all’asta. Il che non esclude futuri intoppi burocratici e/o legali.

Purtroppo le particelle di terreni e suoli “residuali” del territorio urbano ed extraurbano non sono gli unici beni che l’amministrazione presume di vendere, poiché la somma stimata da incassare non copre tutti i debiti. Il Piano di Riequilibrio summenzionato, insieme ad altri provvedimenti, infatti, prevede l’alienazione di ulteriori proprietà.

Tutto ciò costituisce una pesante umiliazione (oltre che un potenziale danno) per l’intera comunità di Garaguso, che si vedrà privata – qualora i beni immobili in questione venissero effettivamente alienati – della disponibilità collettiva o dei proventi derivanti dalla eventuale locazione degli stessi.

Non resta che un paese vittima della cattiva amministrazione. Ai garagusani, dunque, le dovute considerazioni.

Giuseppangelo Canterino, portavoce cittadino Fratelli d’Italia