Intervista a Vincenzo acito, candidato alle prossime elezioni regionali con la lista di Azione nella circoscrizione di Matera.”Ho scelto Azione perché ho ritrovato, in questo partito, l’ area di centro, moderata, riformista e soprattutto concreta, senza fronzoli, che bada alla soluzione dei problemi”
SPAZIO AUTOGESTITO DAL CANDIDATO AL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA VINCENZO ACITO CIRCOCRIZIONE DI MATERA – MANDATARIO: Antonietta Varasano
La conoscono in tanti, ma di sicuro sono molti di più gli elettori che di lei sanno poco o nulla. Può presentarsi?
Sono ingegnere civile da 45 anni e lavoro prevalentemente nel settore delle opere pubbliche; sono stato dirigente esterno per due volte al comune di Matera, direttore tecnico di una SOA (Società Organismo di Attestazione) riconosciuta dall’ Autorità Nazionale Anticorruzione che svolge il ruolo di rilasciare attestati per le imprese che partecipano agli appalti pubblici; ma soprattutto sono un libero professionista; sono stato per 8 anni presidente di Basentech spa, parco scientifico e tecnologico di Basilicata, esperienza che ha inciso decisamente nella mia vocazione politica
E vogliamo anche dire, a questo punto però a tutti gli elettori, perché il 21 e 22 aprile dovrebbero scrivere il suo nome sulla scheda elettorale?
Proprio dall’ esperienza di Basentech è nata la profonda convinzione che il tema della fuga dei cervelli, spesso citato come problema urgente da affrontare, non trova quasi mai risposte in termini di soluzioni. Continuo a coltivare il sogno di offrire ai nostri ragazzi l’ opportunità di scegliere se rimanere o andar via; oggi è quasi obbligatorio abbandonare affetti e radici per rincorrere il proprio futuro; vorrei che il futuro si realizzi, per i nostri giovani, in Basilicata.
A un certo punto della sua vita lei sceglie di interessarsi attivamente alla politica. Qual è stata la motivazione più forte che l’ha convinta a compiere questa scelta?
Ho fatto esclusivamente il libero professionista fino a qualche anno fa; pur non avendo ricoperto, per circa 40 anni, alcun ruolo politico, mi sono sentito sulle spalle la responsabilità generazionale della fuga dei cervelli, una sorta di fallimento per non essere stato in grado di fermare questo processo; entrare in politica mi è sembrato lo strumento più efficace per indirizzare le scelte finalizzate ad affrontare questa enorme criticità, con aspetti sia affettivi/emotivi che di carattere economico; quando i ragazzi vanno a studiare fuori, i costi gravano sulle famiglie che si indebitano per il futuro dei loro figli; quando rimangono a lavorare fuori è la società meridionale, oltre a quella lucana, che si impoverisce di un indispensabile ricambio generazionale, sia nei vertici dell’ economia, sia nei vertici della politica. Il ritorno dei nostri ragazzi significa efficienza nell’ impresa, nella pubblica amministrazione e soprattutto nella politica.
Tra centrodestra e centrosinistra lei ha compiuto una scelta chiara, scegliendo anche il simbolo sotto cui concorrere alla contesa elettorale. Come mai proprio questa scelta?
L’ esperienza fatta in Forza Italia, nella legislatura passata, si è interrotta per motivi che ho pubblicamente denunciato e che credo non meritino un ulteriore passaggio; ho scelto Azione perché ho ritrovato, in questo partito, l’ area di centro, moderata, riformista e soprattutto concreta, senza fronzoli, che bada alla soluzione dei problemi, non presenta stucchevoli bizantinismi in cui la politica è immersa; ho ritrovato la impostazione della soluzione ai problemi, la ricerca della terapia quando gli altri si attardano, stucchevolmente, nella analisi e nelle diagnosi finalizzate alla produzione di parole; il tempo delle parole è finito, abbiamo bisogno di soluzioni credibili e reali
Chi o cosa teme di più in questa campagna elettorale? Una formazione politica antagonista della coalizione o un partito o un candidato all’interno del suo stesso schieramento e magari anche dello stesso partito con cui lei si presenta? E perché?
Non ho preconcetti, non ho riserve mentali; credo sempre che possa prevalere il buon senso e la coscienza civica che costituiscono la base morale che dovrebbe appartenere ad ogni amministratore pubblico.
Quale è secondo lei una canzone che potrebbe metaforicamente rappresentarla? O una strofa all’interno di una canzone?
Nessuna
Cosa vuol dire che non ha ancora detto?
Vorrei mettere in evidenza il grande progetto Matera – Mediterraneo che parte con l’intuizione dell’Hub di San Rocco che maturai da assessore all’innovazione e pianificazione strategica della giunta De Ruggieri. Poi sono subentrati i finanziamenti della casa delle Tecnologie Emergenti e dell’ Academy per le imprese culturali e creative con cui si potranno richiamare, a Matera nell’ Hub di San Rocco, 50 talenti all’anno provenienti da tutto il mondo; questi talenti saranno collegati con i ragazzi lucani formati negli ITS (istituti tecnologici superiori) nel settore delle imprese culturali e creative per favorire la nascita di nuove imprese che saranno messe, con l’utilizzo di fondi disponibili, nelle condizioni di lavorare a Matera e nel resto della regione Basilicata. Per la individuazione dei 50 talenti all’anno si pubblicherà un avviso pubblico internazionale, non limitato solo ai Paesi dell’ UE, ma esteso anche ai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, quindi anche Nord Africa e Medio Oriente; con i talenti provenienti da queste aree geografiche si potranno creare connessioni con i paesi di origine che renderebbero Matera e la Basilicata baricentro mediterraneo per la cultura, la creatività e l’innovazione; La Basilicata potrebbe svolgere il ruolo di laboratorio iniziale in questo processo di sviluppo per poi estendere all’intero Sud il modello sperimentato nella nostra regione in altri ambiti imprenditoriali. Infine un invito: andate a votare, non lasciate decidere gli altri, fate scelte che possano contribuire a costruire un futuro dignitoso per i nostri figli ed utilizzate bene l’occasione del voto per non rimpiangerla per i prossimi cinque anni.