L’ex senatore si tira fuori dalla competizione per la candidatura a Presidente della Regione. Quali le ipotesi “superstiti” e quali quelle nuove?

di Angelomauro Calza

 

“Con le mani, con le mani, con le mani ciao ciao. Con i piedi, con i piedi, con i piedi ciao ciao. E con la testa, con il petto, con il cuore ciao ciao. E con le gambe, con il culo, coi miei occhi ciao”. Oh è forte stà canzone della Rappresentante di Lista. Come? Quale Lista? Ma quella del PD, cribbio! L’ultima che ho saputo è che nel PD ora hanno una ipotesi di candidatura a Presidente della Regione in meno.

Salvatore Margiotta

Voci credibili riferiscono che hanno visto Salvatore Margiotta passeggiare per Parco Mondo canticchiando la canzone di successo cantata a Sanremo l’anno scorso. Essì, l’ex senatore non è più in campo. Avrebbe detto “ciao ciao” pure lui. Lo sarebbe stato solo in un clima unitario, che non c’è e che molto probabilmente non ci sarà almeno in tempi ravvicinati. Punto. Ma chi, a questo stadio della evoluzione dei fatti, potrebbe essere il candidato ideale? Salvatore Margiotta da tempo andava ripetendo che la strumentale divisione tra uomo-donna dei partiti e uomo-donna della società civile fosse una grande fesseria, una scusa, un pretesto. Vabbè, diciamola in termini comprensibili a tutti: una cazzata! Lui che era il primo promotore e sostenitore delle primarie, metodo democratico che serviva a superare divisioni e diversità di vedute insormontabili con la discussione, il dibattito, il confronto, ha sempre sostenuto che in alternativa bisognava trovare la persona, dentro o fuori dai partiti, che potesse essere unificante del centro sinistra e non soggetto di divisione. Forse pensava a lui stesso? Si riteneva probabilmente unificante, evidentemente si è reso conto che così non è.

Angelo Chiorazzo

Oh cacchio, ma allora, per esempio, Lorenzo Bochicchio? O Angelo Chiorazzo? No, questo no, le indiscrezioni su questo sono univoche nel riferire che nel PD sanno che Chiorazzo è il candidato di Speranza, Bubbico, Folino cui si è aggiunto Boccia, e quindi per molti non va bene. Visti i nomi dei suoi sostenitori interni al PD di sicuro Chiorazzo non potrebbe essere un candidato gradito a Margiotta. Piuttosto sono in molti a sostenere che si tratti di una studiata operazione politica, sommata ad una strategia imprenditoriale. Se questo dovesse essere si spiegherebbero anche i tempi di attesa per ufficializzare qualcosa da parte del partito guidato da Schlein: per come è nata, la candidatura di Chiorazzo è divisiva, perché diviso è il PD, non c’è unità di vedute, il partito è sostanzialmente frammentato e quindi il problema non sarebbe o non è Chiorazzo o Bochicchio: qualunque altro nome proposto non sarebbe mai stato accettato senza colpo ferire, senza reazioni, in maniera unitaria. Come a dire che il problema è il PD stesso o quel che del PD resta, non il possibile candidato.

Maura Locantore con Mario Polese

Maura Locantore, con Mario Polese

E comunque, alla luce del ritiro di Margiotta, da cui attendiamo comunque una conferma o una smentita, visto che lui stesso non ha mai fatto mistero dell’intenzione di candidarsi a Presidente della Regione, resta il nodo fondamentale: chi candidare? Abbiamo detto di Piero Marrese, abbiamo scritto di un possibile Christian Giordano in quota Cinquestelle, ma ci sono altri, a iniziare da Lomuti fino a Bernardi in casa pentastellata; il segretario stesso, Giovanni Lettieri per il PD, ma anche una donna in lizza da sempre e mai gratificata del lavoro svolto: Maura Locantore. Chi più? Beh, se lui cambiasse musica e spartito, lo stesso Mario Polese potrebbe essere indicato da qualcuno, ma certamente dovrebbe cambiare anche armocromista: la sua giacca panna a grandi quadri marrone rappresenta un duro colpo nell’occhio per chi volgesse anche per un solo momento lo sguardo su di lui. Sembrerebbero ormai fuori, ma in politica non si sa mai, Lorenzo Bochicchio, già tirato in ballo qualche settimana fa, all’epoca del documento dei vescovi insieme a Chiorazzo, e la Presidente della Commissione regionale di Parità, Margherita Perretti: tutti nomi che circolavano fino a 48 ore fa, insieme a quello di Francesco Somma, dato per possibile transfugo da destra a sinistra in nome di una Regione da salvare, ma l0intervista che ci ha rilasciato pe rora non lascia spazio a ipotesi di candidature. Il dubbio è che sempre più prende corpo il dubbio: quanto un eventuale soggetto politico nuovo avrà bisogno di un siffatto PD? Sarà in grado Lettieri di imporre alla coalizione possibile indirizzi e volontà o sarà costretto a subirla pur di non vedersi emarginato?

© copyright www.angeloma.it – è consentita la riproduzione anche parziale a scopo di critica, confronto e ricerca purché con citazione

Staremo a vedere