In forse le nomine negli Enti subregionali. L’incontro di Roma della scorsa settimana non avrebbe valore per Fratelli d’Italia che da un anno come linea nazionale non prevede accordi a livello territoriale.

di Angelomauro Calza

Oh, la novità è che pare che il trentatré, trentatré e trentatré non faccia manco novantanove, ma sessantasei. Le ultime indiscrezioni dicono che Fratelli d’Italia da Roma non voglia riconoscere alcun accordo per l’assegnazione di postazioni in Enti subregionali in scadenza alla Regione Basilicata. Ma come? Dopo che sembrava acclarato che l’esito della riunione di mercoledì scorso a Roma avesse sistemato tutto, blindando Guarente e la sua Giunta al Comune di Potenza e spostando le compensazioni proprio sugli Enti subregionali? Parrebbe proprio di sì.

LA foto di rito dopo l’incontro romano di mercoledì scorso

La questione però non è certo ufficialmente incentrata sui rapporti tra i partiti della coalizione, no. Fratelli d’Italia da circa un anno ha adottato una linea a livello nazionale che non prevede accordi. In maniera più esplicita: nessuno sul territorio è autorizzato a farli in nome e per conto del partito. Ecco che appare chiaro allora che il problema consiste nel fatto che Piergiorgio Quarto pèrobabilmente non sapeva di questa cosa (ma è o no il segretario regionale?). Può essere? ha commesso una leggerezza? Come quando a settembre a cinque giorni dal voto si scagliò contro l’appoggio che il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, aveva pubblicamente dichiarato voler dare al partito della Meloni?

Lollobrigida, Amedeo Cicala e Quarto a settembre,: pace fatta in occasione dell’annuncio del sindaco di Viggiano di sostenere la Meloni e dopo che Quarto aveva criticato la scelta

Di sicuro non pensiamo abbia voluto mettersi contro la linea nazionale di Fratelli d’Italia, che diamine, sarò conscio di non avere la forza per poterlo fare, no? La Meloni è più forte, dai! E poi ci sarebbe da capire che si è seduto a fare al tavolo delle trattative se sapeva di non poter… trattare? Invece lo ha fatto: sì, dai, non era a conoscenza della consegna. Perdonato. Ma quale che sia la causa, volontaria o infortunio sul lavoro, Pepe, Bardi e Alberti Casellati con chi hanno negoziato? Con un segretario regionale rappresentativo di quello che al momento è il primo partito della maggioranza, certo, ma che non ha nella fattispecie rappresentato sul territorio la linea nazionale dettata da Roma (non ne aveva delega) vanificando quindi ogni accordo siglato con gli altri? E di conseguenza: che valore hanno le intese che pare siano state raggiunte, visto che tutti e quattro (Quarto, Alberti Casellati, Pepe e Bardi) in un comunicato congiunto si dicevano soddisfatti dell’esito della riunione? Ecco che allora i “trentatré” della Lega e quello di Forza Italia ci stanno, ma quello di Fratelli d’Italia… si è per il momento perso per strada. Fatto salvo che il vero bersaglio non sia il Presidente Bardi e la sua ricandidatura.

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