Lo scioglimento del Consiglio regionale solo dopo l’approvazione del bilancio e l’assegnazione dei Fondi Europei. Il Vicesegretario della Lega si pronuncia per la riconferma degli uscenti o per la ridiscussione delle candidature in Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Sardegna.

di Angelomauro Calza

L’indiscrezione delle ultime ore è che in Basilicata si voterebbe il 7 o il 14 aprile. Questa la voce che qualcuno ha sentito nei corridoi di via Verrastro. Se così fosse quindi nessuno scioglimento del Consiglio prima del 10 gennaio.

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi

Bardi, responsabilmente, sarebbe intenzionato ad approvare prima il bilancio, entro il 20 gennaio, per poi concludere l’iter della ripartizione dei fondi europei. A quel punto via libera a scioglimento e campagna elettorale, quale che sia il suo futuro: la data delle elezioni sarebbe fissata al 7 o al 14 aprile, subito dopo Pasqua. Ma veniamo alle ultime cronache nazionali che hanno ripercussioni in Basilicata. Non vale la pena riportare i link degli articoli in cui abbiamo prospettato da mesi la situazione che si è verificata e che riguarda l’attribuzione a Fratelli d’Italia della candidatura a Presidente della Sardegna, con tutti i possibili inneschi di reazioni a catena nelle altre Regioni: sono tanti, li trovate sul sito.

Il Vice Segretario della Lega, Andrea Crippa

Però ora che l’acqua calda è stata scoperta bisogna capire chi la riporta a una temperatura più mite, anche se a riaccendere la fiammella del fornello per farla tornare a bollire è una dichiarazione all’Ansa delle 9:22 di questa mattina del vicesegretario della Lega, Andrea Crippa che replica così alla ufficializzazione da parte di Fd’I della candidatura in Sardegna di Paolo Truzzu: “Prima delle Europee vanno al voto quattro regioni e la Lega è per riconfermare i presidenti uscenti: se così non fosse anche per una sola regione, si riaprirebbero i giochi e il tavolo su tutte le altre”. Tutto rimesso in discussione, quindi, a poche ore dall’annuncio della candidatura del sindaco di Cagliari? Crippa continua: “Prima inizia la campagna elettorale e meglio è: l’obiettivo è vincere uniti. Non è una questione di partiti, due di questi quattro candidati sono di Forza Italia (Bardi in Basilicata e Cirio in Piemonte) e per noi si deve andare avanti con gli uscenti che hanno ben governato. Noi siamo per la continuità, vedremo se altri si prendono la responsabilità di rompere e cercare alternative. La Lega segue le parole di Meloni in conferenza stampa: l’unità del Centrodestra è un valore, abbiamo quattro presidenti uscenti che hanno amministrato bene e non c’è alcun motivo per cambiare nomi. Quindi per noi il candidato in Sardegna resta Solinas”, conclude Crippa (e quindi per lui anche tutti gli altri dovrebbero essere riconfermati ndr).

Il Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu

Chiara la tutela del Presidente sardo uscente, ma questa posizione rischia di rimettere tutto in gioco. E se fosse solo una doverosa e dovuta difesa di Solinas da parte del partito? Così come le quasi quotidiane dichiarazioni di Tajani in difesa del bis di Bardi in Basilicata? Ci sta. Dopotutto si tratta di due Presidenti che non possono essere liquidati con un semplice “arrivederci e grazie”, diamine! E va bene, consideriamo dovuta e archiviamo la difesa doverosa, ma se così fosse resterebbe in piedi il puzzle delle postazioni. E per quel che ci riguarda, la domanda sarebbe: “CHI” in Basilicata dopo Bardi? Appare semplicistico, oggi, ribadire le ipotesi delle passate settimane, in realtà le cose non sono poi così automatiche. Giunge voce che nei pettegolezzi che si sono susseguiti ci sia stata confusione su un cognome: il Somma che si diceva potesse essere candidato a Presidente non era Francesco, Presidente di Confindustria, bensì Michele, il fratello, AD di Tecnoparco.

Michele Somma

Cambia poco, non ci crediamo lo stesso. Potrebbe mai la Meloni, dopo aver lavorato per non ricandidare Bardi, indicare una persona autorevole, sì, e anche di indiscusse capacità, ma di consolidata vicinanza a Forza Italia? Se proprio deve indicare qualcuno lo sceglie tra i fedelissimi di Fratelli d’Italia, o no? Altrimenti che senso avrebbe dire di no al bis di Bardi? E poi, se da settimane il centrodestra attacca il candidato avversario, Angelo Chiorazzo, su possibili conflitti di interesse, potrebbero a maggior ragione le opposizioni ribattere sullo stesso campo visti i ruoli sia di Francesco (che ci ha peraltro dichiarato due volte di non essere interessato ndr) che di Michele Somma? Più credibile diventa a questo punto la voce della già avvenuta individuazione di un candidato: di centrodestra, ovviamente, ma anche non inviso del tutto al centrosinistra, capace di catalizzare le attenzioni perché persona libera, che sa parlare di progresso, un civico che non è parte di quella nomenklatura invisa all’elettorato. Se poi è una donna di spessore, di grandi capacità e per di più di Matera ancora meglio.

 

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