Partito Democratico in silenzio stampa fino venerdì: si riparla dopo il tavolo di centrosinistra. Anche Valvano si esprimerà solo in quella occasione. Candidature del Centrodestra in dirittura d’arrivo
di Angelomauro Calza
Di Venere e di Marte non si arriva e non si parte. E infatti sembra proprio che gli antagonisti del centrodestra (non si sa più se definirlo centrosinistra o come) stiano in una posizione di stallo. L’incontro di lunedì tra Cinquestelle e Partito Democratico si è concluso sostanzialmente con un arrivederci a dopo ulteriori riflessioni. I Cinquestelle hanno preso tempo fino a venerdì, quando ci sarà il tavolo del cosiddetto centrosinistra, mentre le riflessioni il PD le ha fatto al chiuso dei suoi organismi di partito, con una riunione che si è conclusa con una non facile e ancora non del tutto certa e definitiva convergenza sulla linea del segretario, ma con un impegno di tutte le diverse anime: silenzio con la stampa fino a venerdì, (anche loro, come il Potenza un paio di settimane fa), in attesa del tavolo, sempre lo stesso, probabilmente da assemblare dopo averlo preso all’Ikea, visti i posti a disposizione con gli invitati che aumentano e diminuiscono di continuo.
Nessuno si sbottona più di tanto, ha paura evidentemente di montare i pezzi in sequenza sbagliata: bisogna andare a intuito, perché si è perso il foglietto delle istruzioni. In silenzio anche Valvano, che pure nei mesi passati si è fatto sentire ottenendo spazi e reazioni alle sue richieste di primarie come conditio sine qua non e alla sua provocatoria autocandidatura a Presidente in rappresentanza di un terzo polo, però ancora tutto da mettere in piedi. Sponda socialista che l’altro giorno si è rifatta viva sui social con un post del segretario provinciale, Rocco Pergola: “Il PSI di Basilicata ha indicato da tempo la soluzione delle “primarie” come metodo democratico e unitario per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. I socialisti lavoreranno per la costruzione di una proposta qualificata mirata a risolvere i problemi dei lucani (lavoro, sanità, scuola, ambiente, infrastrutture e programmazione), alternativa alla pessima gestione della destra nella nostra regione”. Beh, ma allora se il Segretario provinciale parla di costruzione di una proposta alternativa alla gestione della destra appare chiaro che o si va a sinistra o si costruisce un terzo soggetto antagonista dell’attuale maggioranza, escludendo possibili intese destrorse. Però a dirlo è il segretario provinciale, cosa ne pensa Livio Valvano, il regionale, portavoce delle risultanze di riunioni ufficiali di partito?
Lo abbiamo contattato e abbiamo ricevuto risposta: “I socialisti si esprimeranno al tavolo dei segretari politici”. Tutto qua, nove parole e basta, lapidarie. Una risposta che lascia aperti enigmi e incertezze, dubbi che vanno dalla interpretazione del concetto di “destra” fino al sospetto che forse più che voglia di primarie Valvano abbia non voglia di Chiorazzo. Ci sta tutto, tutto è legittimo. Allora aspettiamo. Aspettiamo venerdì, anche se poiché di Marte non si è partiti, diventa difficile che di Venere si arrivi da qualche parte. AH! …dimenticavo una domanda fondamentale: visti fatti e attori, nel caso, come si individueranno le garanzie reciproche degli eventuali candidati alle primarie? Come a dire: come si fa a scongiurare che i perdenti accetteranno senza conseguenziali colpi di mano il responso finale? Non è che uno si candida, perde e poi saluta e se ne va dalla coalizione? Oh, che sembra che pure la Ferragni ci ha fatto fessi, figuriamoci un politico… (che poi il marito è lucano di Lagopesole, non lo dimentichiamo)! E a destra? Non abbiamo ricevuto conferme dell’incontro tra Bardi e la Meloni, di cui avevamo dato indiscrezione due giorni fa. Ma non abbiamo ricevuto neanche smentite. DI sicuro a Roma ci sono incontri in corso, e da voci attendibili pare che da questa mattina ogni ora possa essere quella buona per annunci importanti.