Resta Marcello il vero “dominus” del Partito Democratico e del Centrosinistra così come oggi strutturato e sostanzialmente “mette in mora” i parlamentari PD. Intanto la coalizione si allarga certamente “non per caso”, ma grazie a una precisa strategia.

 

di Angelomauro Calza

Sono diversi i fatti accaduti nelle ultime 72 ore, da martedì a ieri. E i significati intrinsechi di quel che è accaduto vanno interpretati leggendo dietro le righe. Ha iniziato martedì sera, intorno alle 18, il

Marcello Pittella, Governatore della Basilicata

Marcello Pittella, Governatore della Basilicata

Presidente della regione, Marcello Pittella, che dopo settimane di forzato silenzio ha inviato ai media una lettera che in tanti hanno letto essenzialmente come una mera rinuncia alla ricandidatura a Governatore e un “passare la palla” al PD. Niente di più sbagliato. La bellissima e toccante lettera è stata scritta dando molto spazio al “cuore”, ma secondo raffinato stile fedele ai dettami del lucanissimo “tuppo” della “ragione”. Si dice dispiaciuto, Pittella, ma se ci si sofferma a riflettere, ci si rende conto che il suo è il dispiacere “per un giusto impedimento”, per una “causa di forza maggiore”. E chiama il Partito Democratico a precise responsabilità politiche, mentre nella immediatezza del suo poter finalmente agire ha probabilmente provveduto personalmente a questioni che erano state ferme per tanto tempo e che richiedono invece, ora, sollecite risoluzioni. Ha svolto probabilmente un ruolo politico importante nella nomina di Aniello Ertico a Presidente del Consorzio Industriale, su indicazione di Aurelio Pace.

Aurelio Pace

Aurelio Pace

Quello stesso Pace che con Paolo Galante ha presentato il suo nuovo Movimento, Progetto Popolare. Vuoi vedere che il tutto si collega alla nuova legge elettorale? Vuoi vedere che se uno è poco poco accorto già pensa ad un accordo in chiave di coalizione che – in caso di vittoria – preveda che il primo eletto di questo come di altri Movimenti (che sicuramente entreranno in scena  nei prossimi giorni grazie a protagonisti nuovi, vecchi e metamorfici) vada a far parte della Giunta, dando così al secondo la possibilità di sedere in Consiglio?

Paolo Galante

Paolo Galante

Rocco Guarino

Rocco Guarino

Intanto passano altre ore da quelle 6 del pomeriggio di martedì e arriviamo al termine previsto per la presentazione dei candidati alla Provincia. A Potenza candidato Presidente unico il sindaco di Albano di Lucania , Rocco Guarino, inizialmente sostenuto sostanzialmente solo da Franco Mollica e dai suoi amici, con l’appoggio dei socialisti dissidenti del Psi, che fanno capo a Franco Adamo e Rocco Vita, ai quali si sono poi comunque accodati il Segretario regionale Livio Valvano e il consigliere regionale Antonio Bochicchio, con lo stesso Valvano sostenitore di una strategia che veda per la Regione la formazione di una coalizione di centrosinistra non necessariamente ristretta al concetto classico di tale termine e confini.

L'on.Vito De Filippo

L’on.Vito De Filippo

A ben vedere le cose, notiamo che in realtà una coalizione ridisegnata inizia già a prendere forma, e si fa fatica a credere che tutto stia accadendo per caso, quasi un “brodo primordiale”, un “big bang” politico in salsa lucana al “cancaricchio chiaromontese”. No, è più realistico pensare che la lettera di Pittella vada sostanzialmente interpretata come una “messa in mora” dei parlamentari del Partito Democratico, Vito De Filippo e Salvatore Margiotta, visto che Piero Lacorazza è conclatamente e da sempre suo avversario.

Senatore Salvatore Margiotta

Senatore Salvatore Margiotta

Certo, la lettera di ieri del segretario regionale del PD Mario Polese è sulla stessa lunghezza d’onda, ma più “dolce”, di rango inferiore a quella del Presidente, che in questo caso, laddove le interpretazioni non venissero smentite, ha svolto e sta svolgendo in maniera chiara e indiscussa un vero e proprio lavoro da Segretario.

Il segretario regionale PD , Mario Polese

Il segretario regionale PD , Mario Polese

Anche l’indiscrezione sul nome di Piergiorgio Quarto, sia pure quasi certamente fatta trapelare all’insegna del “nome lanciato, nome bruciato”, altro non è che un “segnale” che si è voluto dare a Luca Braia, sostenitore della riconferma di Francesco De Giacomo alla Presidenza della Provincia di Matera, mentre Carlo Chiurazzi e Roberto Cifarelli sostengono Piero Marrese. E “chi” avrebbe potuto pensare e lanciare tale segnale politico? “Chi” nel PD in questo momento starebbe pensando ad un nuovo progetto del centrosinistra da presentare ai cittadini, una nuova struttura della coalizione più aperta a forze minori ed espressioni più civiche che politiche, in mancanza di momenti conclamati e pubblici di discussione ed elaborazione politica? Solo lui, Marcello Pittella, potrebbe. E’ lui che resta il “dominus” del PD e della coalizione del centrosinistra. Resta ora solo da verificare se Marcello Pittella riuscirà a trovare modi e motivi di convergenza con Roberto Speranza.

Maura Locantore

Maura Locantore

Anche la chiosa della lettera, l’ultima in ordine di tempo inviata alla stampa, del segretario provinciale PD di Potenza, Maura Locantore, apre a questa soluzione, ma, poi, programma a parte, su quale nome convergerebbero i due leader? Quarto? …Poco probabile perché è uscito fuori troppo presto e in maniera improvvisa… Il sindaco di Potenza Dario De Luca? Più probabile. Nessuno dei due? “pot’esse”. Per il momento l’unico dato certo è che resta da rimuovere la sostanziale messa in mora dei due parlamentari lucani del PD . E non spetta certo a Pittella “purgare la mora”.