Se Bardi avoca a sé la Sanità Azione potrebbe rifiutare se non avrà un assessorato di peso? Anche gli altri partiti hanno legittime aspirazioni. Pericolo maggioranza ridotta a 11 già dal 5 luglio, ma lunedì potrebbe essere il giorno decisivo per un accordo che soddisfi tutti

di Angelomauro Calza

Fino ad ora abbiamo scherzato. Abbiamo giocato al “FantaGiunta”, ma la realtà è che i nomi di chi farà parte del nuovo Esecutivo regionale perdono di interesse se a farci ragionare è una cosa ben più seria.

Pasquale Pepe

Siamo pratici: la Giunta ideale, quella che creerebbe meno problemi a uomini e partiti è quella che vedrebbe chiamati al ruolo di assessore Pasquale Pepe, Maddalena Fazzari, Cosimo Latronico, Franco Cupparo e Marcello Pittella, con Carmine Cicala al bis come Presidente del Consiglio.

L'Assessore regionale Franco Cupparo

Franco Cupparo

Tutto matematico, un Sudoku risolto, con tutti i nomi che salvaguardano la ripartizione numerica tra i partiti, la quota rosa e la rappresentanza territoriale. Ohibò, e allora? Dove sta il problema? Perché Bardi ancora non ha nominato la Giunta a più di un mese dalla proclamazione degli eletti? Perché non ha rispettato il termine dei 10 giorni imposto dallo Statuto regionale?

Uno dei volto nuovi in rosa del Consiglio regionale: MAddalena FAzzari

Ecco questa la vera domanda che dobbiamo porci, più che domandarci se l’Esecutivo sarà composto da Tizio, Caio e Sempronio, Mevio, Filano o Calpurnio. Uno spiraglio di luce sul buio dell’incognita “perché” ci è apparso ieri, da quando le voci sulla possibilità che l’assessorato alla Sanità sarebbe stato sostituito da quello al BiIancio e Programmazione, con Bardi che avrebbe intenzione di gestire in prima persona la materia, probabilmente anche a seguito delle osservazioni del MEF e dopo la relazione presentata a dimostrazione che la Sanità lucana non era e non è da Commissariamento.

Cosimo Latronico

Essì, potrebbe essere proprio questo il motivo. Potrebbe una cosa del genere – seppur giustificata – compromettere le alleanze interne al centrodestra? Potrebbe, potrebbe. Certo che potrebbe! In soldoni: la Sanità era ed è l’assessorato cui aspirava e aspira Marcello Pittella, e non è da escludere che l’assegnazione della delega fosse uno dei punti degli accordi preelettorali tra lui e il Presidente, ma questo non lo sappiamo.

Carmine Cicala

Però, se questo è, non è da escludere che se ad Azione non venisse assegnata almeno una delega alternativa significativa verrebbero meno i motivi per entrare in Giunta (lasciando campo libero all’ingresso di Italia Viva): che ci vanno a fare se non hanno un assessorato di peso? Per cosa avrebbero scelto di passare dal centrosinistra al centrodestra? Non si può pensare che Pittella accetterebbe di aver fatto tanto movimento e appoggiare e far vincere Bardi magari solo per concedere un contributo a chi organizza la Sagra della Pannocchia, diamine!

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, con Marcello Pittella

No, conoscendo appena appena il carattere di Pittella, piuttosto rinuncerebbe ad entrare in Giunta e poi accada quel che accada: orgoglio e dignità! Come a dire: “se la facessero, stà Giunta, e poi venissero in Consiglio”. Eggià. E come ci si presenterebbe in un Consiglio siffatto? Azione già in fase di presentazione della lista si è dichiarata seria e leale rispetto a programma e bisogni della Basilicata, impegno ribadito a Bardi alla presenza di Ettore Rosato come garante e potrebbe mal digerire scherzi di questo tipo rispetto a un accordo programmatico preelettorale che per essere duraturo e consolidarsi nel tempo richiede soprattutto rispetto e lealtà tra le parti, come tutti gli accordi politici. E però l’accordo lo ha fatto Bardi, non tutti i partiti della coalizione che potrebbero continuare a chiedere legittimamente un assessorato di peso senza venir meno a impegni assunti. Praticamente possiamo pensare che il ritardo di Bardi nelle nomine potrebbe essere determinato da un nodo da sciogliere non si sa con chiarezza come? Possiamo pensare che il ritardo dipenda dal fatto che sia in essere un inghippo di questo tipo: o si riconosce ad Azione quello per cui si è impegnata e ciò che è stato portato in termini di risultati determinanti oppure i calendiani non avrebbero motivo di stare in Giunta? Ma che sia in Giunta o meno non rappresenta poi un problema: il problema è cosa farà al di fuori della Giunta! E allora pensiamo anche che se Azione non dovesse entrare nell’Esecutivo in segno di non soddisfazione e non riconoscimento dell’impegno profuso e del fatto che ha fatto vincere il cdx, di colpo e ancora prima di iniziare a lavorare i Consiglieri di maggioranza da 13 diventerebbero 11.

Nicola Morea e Marcello Pittella

Sì, certo, non è che poi Pittella e Morea passerebbero di getto all’opposizione, ci sarebbe di sicuro quantomeno un periodo di transizione, potrebbe la loro essere solo una azione di pressione, destinata a rientrare magari anche presto, generando un rimpasto lampo, ma si comprende bene che di sicuro nel frattempo rappresenterebbero una spina nel fianco di Bardi, pur restando nella maggioranza, sui temi programmatici. Di sicuro il centrodestra in aula non vivrebbe serenamente immaginando che se ciò dovesse accadere Pittella sparerebbe di continuo, sia pur costruttivamente, sui temi più importanti. Io me lo immagino il barbecue acceso nel piazzale della Regione con sulla brace quella graticola da cui tentano ogni giorno di sfuggire Bardi e i suoi assessori con Pittella impegnato a tener viva la carbonella e Morea con in mano una ciotola di pinzimonio che li insaporisce. Insomma, sarebbe da pazzi pensare di poter essere autosufficienti, di non aver bisogno di Pittella o Morea in Giunta, e ancor di più se qualcuno pensasse che Morea e Pittella in Consiglio appoggiassero senza colpo ferire Bardi e la sua squadra. E se questo dovesse accadere, quanto potrebbe durare il nuovo Esecutivo? Quante settimane, dopo la pausa estiva, si riuscirebbe a sopportare il “pressure test” di Pittella?

Una grigliata paesana (barbecue fa più America)

E per quanto tempo la maggioranza riuscirà a tenere uniti gli 11 Consiglieri che le rimarrebbero, senza farne scappare nemmeno uno? Insomma, questa ricostruzione forse fantasiosa, ma applicabile alla realtà visti gli attori della rappresentazione, deve servire a riflettere su quante possibili complicazioni possano nascere da accordi politici che poi per situazioni particolari e non prevedibili non possono in qualche modo essere rispettati pur volendolo fare. Nella fattispecie però siamo certi che già lunedì, alla ripresa dei ragionamenti al tavolo romano che è stato per ora congelato, una soluzione che sia armonica delle esigenze di tutti possa essere individuata e che già prima del 5 luglio le indiscrezioni che circoleranno daranno per risolti tutti i problemi che sino ad ora hanno impedito il varo del nuovo Esecutivo regionale. Una diversa conclusione dei fatti non gioverebbe a nessuno e non la vuole nessuno: ci si accorderà. Così La grigliata (che barbecue fa troppo americano) Bardi e tutti i rappresentanti della sua maggioranza, potranno farla davvero, in relax e per festeggiare, magari al mare, magari in montagna, magari in campagna: mò non è che litigheranno sul dove andare a fare la scampagnata, che cacchio! La grigliata si farà e Morea porterà pure il pinzimonio. E allora vai con la Fanta Giunta ideale:Pasquale Pepe, Maddalena Fazzari, Cosimo Latronico, Franco Cupparo e Marcello Pittella, con Carmine Cicale al bis come Presidente del Consiglio.

 

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