Convocata una riunione con tutto il centrosinistra eccetto il Partito Democratico: tentativo di mettere in piedi un “modello Matera” per le prossime Regionali?

 

di Angelomauro Calza

 

E il rito della ufficializzazione di Basilicata Casa Comune si è consumato: dome settimane di indiscrezioni, conferme, smentite, voci e sussurri ieri un comunicato ufficiale ha sciolto il nodo: il movimento c’è e parteciperà attivamente alla prossima competizione elettorale regionale.

Matera - centro storico (Ph. L. Calza)

Matera – centro storico (Ph. L. Calza)

Sì, resta il secondo interrogativo legato al nome del possibile candidato Presidente, ma trapela che ancora non ci sia nessuna posizione precostituita, come a dire che tra Chiorazzo e Bochicchio, i nomi che circolano da tempo per la corsa alla Presidenza, non ci sia alcun antagonismo, alcuna competizione, ma di sicuro lavoreranno insieme per la riuscita del progetto. Nessun diritto di prelazione, quindi, ma solo un ruolo di figure di riferimento. Tutto chiaro per ora, ma del doman non c’è certezza (sì, l’ha detto Lorenzo, ma era De’ Medici, non Bochicchio). La certezza di oggi invece è un paradosso evidente: qualcuno nei Cinquestelle che, dimentico che il Movimento è nato per picconare la partitocrazia, lo sta ponendo in Basilicata come riferimento proprio della partitocrazia lucana rimasta in campo. Una reunion delle forze di centrosinistra escluso il PD (ma pensa tu…) pare sia stata convocata da un esponente che ne ha titolo per sabato, nel tentativo – si sussurra – di mettere in piedi un soggetto terzo, magari sul modello Matera, con cui uno fra tre o quattro rappresentanti del Movimento potrebbero giocarsi la carta della candidatura a Presidente, con il chiaro intento di fare fronte comune contro l’ipotesi civica affidata a un rappresentante di Basilicata Casa Comune, più verosimilmente – dicono –  ad Angelo Chiorazzo. La domanda che viene spontanea è: quanto può reggere un fronte siffatto? E chi è il vero “nemico”?

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi

Il centrodestra o parte del centrosinistra? A Matera la spinta è stata civica, qui sarebbe partitocratica. E Matera, dopo la sperimentazione, la vittoria e il governo forti proprio della spinta civica, si è schierata pochi giorni fa a favore del civismo, invece nella iniziativa di sabato si intravede la perpetuazione della più stereotipata partitocrazia. In più pare evidente che i tre o quattro nomi che circolano per la candidatura a Presidente, come in un gioco di specchi, si divertono ciascuno a candidare l’altro nel tentativo di smontarlo e candidarsi in prima persona, magari rinunciando anche a ruoli di prestigio in essere. Qualcuno forse dimentica o non sa o trascura i buoni rapporti di alcuni capi di quel movimento con il mondo cattolico romano e con il Vaticano. L’Italia è un paese che si dice e dicono essere democratico, ciascuno grazie al cielo e al sacrificio di tanti italiani, può dire la sua, credere e agire come meglio vuole, ma la certezza nel contesto storico attuale è che la politica e i partiti devono rigenerare il rapporto con la società, serve un nuovo equilibrio, che si raggiunge soprattutto con la mediazione e l’intesa e anche con rinunce non indolori, con sacrifici necessari. Di certo se gli oppositori del centrodestra riducono la competizione elettorale a uno scontro tra partiti lo stesso centrodestra avrà vita facile trovando un grande alleato proprio nelle divisioni dei suoi oppositori.

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