Dopo quasi 10 anni firmato l’accordo per il Trasporto Pubblico Locale: l’assessore soddisfatta del lavoro svolto per chiudere la questione che si trascinava da tempo. Alcuni dubbi però ci tanno tutti nonostante le risposte puntuali.

di Angelomauro Calza

Evvabbè, un “finalmente” potrebbe starci: chiusa la partita tra Regione Basilicata e Cotrab: l’accordo è stato raggiunto a 1,80 euro a chilometro dopo che la base di partenza chiesta dalle aziende era di 2 euro. “Un successo” lo definisce l’assessore Donatella Merra che ha illustrato per larghe linee il contenuto dell’intesa firmata e che dovrebbe vedere tutti i contenuti andare a regime il prossimo anno. Ma perché questo “finalmente” “potrebbe” starci, ma “non ci sta”?

L’Assessore Donatella Merra

Perché il condizionale e non l’imperativo? Per esempio perchè abbiamo un dubbio che riguarda l’impegno assunto dalla Regione nei confronti delle ditte: pagare il dovuto entro 30 giorni dalla emissione della fattura, “per evitare che i ritardi si ripercuotano sul pagamento degli stipendi ai lavoratori da parte della ditta” (ragione sacrosanta? …ma… sbagliamo o esiste un certo “rischio d’impresa”? O è stato cancellato da qualche legge che ci è sfuggita? Cioè io metto su un’impresa e non pago gli operai perchè qualcun altro non mi paga… il lavoro fatto dai miei operai, non da me? Mah… e chi te lo ha detto di mettere su una azienda? E soprattutto che colpa ne hanno i lavoratori? Loro il proprio dovere lo hanno fatto, perchè devono essere loro a subire? E una istituzione publbica in qualche modo gli dà pure ragione? Qualcosa non mi torna… Mistero!). E comunque sia l’assessore Merra ha chiarito i passaggi che permetteranno di rispettare questo impegno. Ha spiegato che “inizialmente un punto sul tavolo di fatto preteso dal Cotrab è che i nuovi contratti non fossero stipulati fra Provincia e Cotrab ma direttamente tra Regione e Cotrab. Questo avrebbe significato una modifica della legge regionale che di fatto istituisce le Province come soggetti gestori del servizio, quindi sarebbe passato per una modifica normativa e quindi per un cambio repentino di governance che forse la Regione Basilicata ancora non era pronta a vedersi assumere.  Però – dice – per velocizzare i pagamenti abbiamo pensato di lasciare il contratto in capo alle Province, ma i pagamenti liquidati direttamente dalla Regione al Cotrab. E’previsto dall’intesa che avvengano entro 30 giorni dalla emanazione della fattura. Quindi si va a eliminare il passaggio Regione Provincia Cotrab: il pagamento sarà diretto Regione Cotrab. Questa è la formula che ci ha consentito in maniera immediata di velocizzare i pagamenti”. evvabbè, ma se ci sta un intoppo? Metti che passano due mesi per cause imprecisate, esenti da colpe specifiche? Che fanno le Aziende? Non pagano chi ha lavorato? Con i titolari che magari sfrecciano su SUV nuovi di zecca? Ok, speriamo vada tutto bene, ma mi sa che qualche cautela in tal senso la Reigone dovrà pur prevederla in fase di ultimazione dell’intesa.

Il Capogruppo della Lega alla Regine, Aliandro, con Merra e Zullino

Perà va bene la risposta. Chiarissimo. Altra questione: sempre l’assessore Merra ha fatto presente di come la tariffazione negli anni passati sia passata da 1,20€ a 1,40€ e ora a 1,65€: ora è stato annunciato che l’accordo si è chiuso a 1,80 euro. Ma quali garanzie sono state fornite dalla controparte alla Regione? No, perchè poi nel futuro potrebbero verificarsi ugualmente ulteriori rivendicazioni di aumento tariffa. Il dubbio appare legittimo, se si tiene conto soprattutto di due fattori: il primo è quello dell’aumento vertiginoso dei carburanti che si sta verificando. L’assessore è sintetico: “Se da oltre dieci anni queste aziende hanno di fatto esercito un servizio a 1,45€ con l’addendum per arrivare a 1,65€ da percepire se e quando e forse, se il bilancio regionale lo consentiva. Oggi noi diciamo e scriviamo nell’intesa, 1,80€ è e tale non cambierà fino a nuovi affidamenti”. Okay, e il parco-macchine? La Regione ha chiuso l’accordo a 1,80€, ma in cambio le aziende cosa hanno assicurato? Non è che correremo ancora il rischio che per 1,80€ a chilometro pattuito, mentre uno sta sonnecchiando in autobus deve scappare perchè prende fuoco il pullman o cosa?

Quel che resta di un bus dopo un incendio

Merra è convinta e sicura (noi qualche dubbio lo abbiamo, ma facciamo finta di no, perché comunque l’accordo sottoscritto rappresenta davvero un traguardo importante per tutti, si è mosso qualcosa): “Abbiamo messo in campo – ci dice –  risorse per circa 14 milioni di euro sul rinnovo del parco macchine extraurbano: 7 milioni di euro per il parco macchine urbano di Potenza e Matera. Dei 14 milioni che ho detto circa 4 milioni sono destinati al rinnovo del parco auto degli altri comuni della Regione Basilicata che sono dotati di trasporto urbano che sono in tutto 47. Questi contributi consentiranno di fatto di mettere su strada un centinaio di bus, ma sono pronti anche provvedimenti per altri 6 milioni, quindi altri 50 bus, e una trentina di bus per il trasporto invalidi nei comuni capoluogo. Su questi bus di fatto le aziende attuano un co-finanziamento, quindi le aziende di trasporto contribuiscono per una parte inferiore al 50%, all’acquisto di bus e quindi al rinnovo del parco auto. Questa è la garanzia che loro pongono dal punto di vista del rinnovo del parco auto”. Questione Fiat-Sata-FCA-Stellantis… insomma, chiamiamola come vogliamo (o come Agnelli vuole), ma nell’accordo non si poteva non tener conto del servizio bus che consente ai circa 7.000 lavoratori impegnati nell’automotive di recarsi da casa a Melfi quotidianamente da “ogni pizzo” della regione. Ma si è previsto anche, in collegamento con la congiuntura economica del momento, che in questi lunghi periodi di fermo della Fiat, cosa accadrà se le aziende impegnate nel trasporto bus vi chiederanno comunque i soldi che sono stati stanziati secondo tariffazione? Perchè è ormai noto che la Fiat (chiamiamola così per amarcord) sta facendo ricorso a lunghi periodi di cassa integrazione che ovviamente non possono far pensare che causino lo stesso flusso di utenza dei bus dedicati rispetto ai periodi di produzione a regime. Come funziona? Quanto ci costa questo servizio delicato, necessario, indispensabile e anche meritevole, ma che oggettivamente è di molto ridimensionato dalle politiche del Lingotto? Anche su questo Donatella Merra ha risposta: “Il tema dei servizi alla Fiat non è dissimile da quello dei servizi scolastici. Ovviamente i servizi, e lo leggerete nella bozza di intesa che è allegata alla delibera di approvazione e di gratifica dell’accordo, sono rendicontati, quindi se in maggio e giugno i servizi per gli operai non si svolgono allora non vengono rendicontati e di conseguenza non pagati”. Se non vengono svolti non c’è problema, ma se da Grassano non parte un pullman con 50 operai ma con 3, è normale che va rendicontato però si rendicontano i chilometri, non il numero di passeggeri trasportati, come la mettiamo, assessò?

Donatella Merra

“Questo sì – ci risponde – e qui è la difficoltà di gestire il sistema di trasporto, cercare di non lasciare a terra quelle 3 persone che comunque hanno diritto al servizio, e non pagarle per 50”. Benissimo, finalmente si concorda, ma resta la domanda di fondo: come avete pensato di controllare questa cosa? “Innanzitutto ci dice l’assessore – i nuovi bus hanno dei sistemi di monitoraggio del numero di passeggeri, quindi man mano che il parco auto sarà svecchiato verranno messi in campo questi nuovi bus che consentono di quantificare concretamente il numero di passeggeri. Lì dove vi sono percorrenze che coinvolgono pochi utenti il gestore del servizio dovrebbe mettere a disposizione teoricamente il mezzo di taglia più piccola, è quello che è previsto nel nuovo piano di trasporti (“dovrebbe”? …o “deve”? ndr). Secondo il nuovo piano è necessario che il gestore si doti e sia dotato di mezzi la cui taglia sia commisurata al numero di utenti che trasporta, quindi fa parte del processo di riforma radicale del settore che comporta i tempi un po’ più lunghi, ecco perchè ho esordito dicendo che nel 2009 prendere un servizio così come viene espletato, stessi chilometri, stesse percorrenze, e metterli a gara non è riforma del settore. Riformare il settore significa studiare come di fatto abbiamo fatto, che per esempio da Armento a Potenza viaggiano 5 persone, il gestore deve essere in grado di mettere su strada non solo per una questione di costi, ma anche per una questione di sostenibilità, un mezzo che porta 5 persone o 10 persone, è un processo lungo ma fa parte sia della sostenibilità economica ma anche della transizione sostenibile del rapporto a cui l’amministrazione punta. Oggi è impensabile un dipartimento che trasporti che non abbia in sé il concetto di sostenibilità”.

Il Vice Segretario della Lega lucana, il Consigliere reigonale Massimo Zullino

Il punto deve essere delicato, ma anche sentito se a intervenire nel merito è il Consigliere Massimo Zullino, in veste di Vice Segretario regionale della Lega: “ Una valutazione anche dal punto di vista politico la  stiamo facendo con i nostri uffici per valutare in un minimo di discrezionalità che ci compete legittimamente: la possibilità – se si dovessero verificare queste condizioni, sia a comunicazione del gestore che a verifica del dipartimento – a una modifica del contratto in essere garantendo comunque a quei due, tre, quattro o cinque passeggeri che usufruiscono del servizio, una soluzione alternativa. Quindi cercheremo di prevedere comunque un margine di discrezionalità per superare gli obblighi previsti ora nel vincolo contrattuale. Come avevamo previsto l’accordo di anticipare già da subito la nuova linea che partirà da Melfi e collegherà turisticamente il Vulture con Matera, così prevederemo anche questa possibilità con i nuovi contratti”. Bene. Chiudiamo allora – chiedendoci se davvero tutto sarà così come raccontato dall’assessore Merra – con la ormai arciabusata frase di Battisti “lo scopriremo solo vivendo”? No, troppo abusata. In questo caso rifacciamoci alla più dubbiosa “Che sarà?” dei ricchi e poveri.

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