Le risultanze della seconda assemblea, ieri a Potenza. Si partirà dai temi della prossima campagna elettorale, poi verranno i nomi, in un secondo momento

Nessuna decisione in merito al posizionamento del Movimento Cinquestelle alle prossime elezioni regionali. Andrà da solo al voto, come auspica l’ala più identitaria? Andrà in alleanza con il PD? O entrerà in una coalizione più ampia? Il secondo round dell’assemblea dei pentastellati si è conclusa ieri con un interrogativo e un paio di certezze. La ceertezza è che si è convenuto di inizare a ragionare dai programmi, e in questo senso in settimana potrebbe esserci una riflessione sui temi con i rappresentanti istituzionali del movimento. Si tratterà di focalizzare l’attenzine si quattro o cinque punti che saranno la base della campagna elettorale. L’altra certezza è che si è dato mandato al coordinatore regionale, il senatore Arnaldo Lomuti, di decidere in merito ad eventuali alleanze, partecipando alla loro costruzione, o meno: e questo è l’interrogativo. Entro una settimana i nodi saranno sciolti, soprattutto dopo che nessuna visione unitaria è venuta fuori dal microfono aperto dell’assembea, dove è stata consumata la liturgia delle consultazioni dal basso: a ciascuno è stato dato dirittto di tribuna. Ora è tutto nelle mani di Lomuti: entro una settimana a lui la parola finale e soprattutto la meditazinoe su quanto emerso dal dibattito assembleare e che emergerà dagli incontri prossimi. La sintesi poi verrà consegnata nelle mani di giuseppe Conte, cui spetterà l’ultma parola.

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