Ma è vero che martedì si è tenuta una riunione della maggioranza molto tesa alla Regione? Sì, questo è vero, prima del Consiglio regionale. E sarà vero che nella riunione i consiglieri di maggioranza hanno esercitato pressioni sul Presidente Bardi per far sì che passasse una mozione che lo impegnasse a far sì che le società partecipate (Acquedotto Lucano, SEL, Sviluppo Basilicata e Apibas) avessero un Consiglio di Amministrazione anzichè un amministratore unico? Non lo sappiamo.
Ed è vero che Bardi alla fine ha ceduto pare in presenza di una intesa in tal senso sottoscritta a Roma dai segretari regionali? Non sappiamo manco questo. Però se così fosse… sarà vero che quando sarà eletto l’amministratore unico di Acquedotto Lucano avrà una nomina e un contratto per soli sei mesi, per poi lasciare il passo ad un CdA con lo stesso impegno di spesa che invece che essere accentrato tutto sull’Amministratore Unico sarà spalmato sui tre componenti del Cd’A? Non lo sappiamo, si vocifera, si spettegola, si ciancia, si ciarla e si maligna, ma non si sa. E può essere mai vero che Bardi abbia subito senza colpo ferire questo atto molto forte che ha visto protagonista tutta la maggioranza? Mah… lo sai tu? E sarà vero che se è accaduto è perchè da Roma con una telefonata la Casellati ha sollecitato con determinazione un segnale energico al Presidente colpevole forse di svincolarsi spesso da decisioni di partito? Vallo a sapere! E risponde al vero che l’iniziativa di insediare i Cd’A è partita dall’onorevole Caiata che prevedendo e prevenendo possibii obiezioni sul piano della fattibilità da parte di Bardi si è munito di pareri specifici redatti da professori universitari ed esperti della materia? Può darsi, ormai tutto può essere, ma mica ne abbiamo certezza. Anzi. E allora davvero si darà un reincarico ad Andretta ad acquedotto Lucano, ma per soli sei mesi e alla scadenza sarà insediato un Consiglio di Amministrazione? Staremo a vedere.
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