Il testo integrale del discorso che Vito Bardi, ricandidato Presidente della Regione Basilicata in quota centrodestra, ha tenuto a Potenza in occasione della presentazione della lista di Forza Italia.
di Vito Bardi (Presidente uscente e ricandidato Presidente della Regione Basilicata)
I miei saluti alla classe dirigente nazionale e ai candidati nella lista di Forza Italia, permettetemi di rivolgere un personale e grato ringraziamento al nostro segretario nazionale di Forza Italia on. Antonio Tajani, VicePresidente del consiglio e Ministro degli esteri. Come sapete la mia ricandidatura è il frutto della determinazione oltre che della considerazione, per la mia persona ed il mio operato, del nostro segretario nazionale Antonio Tajani, che ha ritenuto sin dall’inizio la mia riconferma,quale esponente di Forza Italia, un obiettivo strategico per l’immagine del partito nel Mezzogiorno d’Italia e non solo. Un risultato frutto altresì di un lavoro conseguente e paziente portato avanti dagli amici Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, oltre che dal sostegno della nostra coordinatrice Casellati.
A tutti loro intendo esprimere la mia gratitudine, così come alle altre forze politiche FdI, Lega, Noi Moderati, CCD, che hanno condiviso questa scelta. Gratitudine per aver apprezzato l’impegno di questi anni, i provvedimenti più significativi, indicativi di una concreta svolta che abbiamo cercato di imprimere alle politiche regionali. Alludo alle politiche sull’energia e sulla risorsa idrica innanzitutto; alle politiche a favore delle imprese e dell’occupazione, per le famiglie, ed più in generale alla visione decennale che ci siamo dati con l’approvazione del Piano strategico regionale. Un lavoro sostenuto convintamente dai consiglieri regionali di Forza Italia, Bellettieri, Cupparo, Piro, e dagli altri consiglieri di maggioranza tra cui Aliandro (oggi nelle nostre fila). La mia disponibilità a ripropormi si basa sulla consapevolezza del lavoro intrapreso e sulla necessità di continuare a tradurre in fatti il disegno posto in essere subito dopo la complicata fase della pandemia, che pure abbiamo affrontato con determinazione e risultati soddisfacenti.
Se non fossi innamorato della mia terra e desideroso di dare un contributo sostanziale al miglioramento delle condizioni di vita delle nostre comunità, convinto che insieme possiamo farlo, non sarei oggi qui. Mi piace la gente semplice, operosa, paziente, intraprendente, poco dedita al chiacchiericcio, che desidera un futuro migliore per se e per i propri figli; mi sento vicino ai giovani che chiedono una Basilicata più libera, aperta, in grado di dare le opportunità che loro desiderano; è questo popolo sobrio, concreto, che voglio rappresentare e che mi fa sentire orgoglioso di essere lucano. Se c’è una cosa su cui non abbiamo brillato in questi anni è stata nella capacità di comunicare adeguatamente il lavoro svolto.Un lavoro che aridi ma significativi ed imparziali numeri forniti da fonti terze, Istat e Svimez, indicano i risultati raggiunti. E’ su questa base che si è soliti giudicare l’operato di un governo.
Ebbene i dati sull’occupazione ci dicono che prima del nostro governo gli occupati erano 188 mila occupati, a fine 2023,ultimo dato disponibile, sono 194 mila gli occupati, con un significativo incremento di quelli a tempo pieno. La disoccupazione, secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, è al 7,3%, inferiore al valore medio del Mezzogiorno (10,8%); il Prodotto interno lordo è cresciuto del 3%; il Pil pro-capite è passato da 22 e 700 euro ad oltre 24 mila euro; si tratta di valori tutti superiori a quelli medi meridionali. La Basilicata è dunque in una condizione migliore di quella che abbiamo ereditato: questi sono fatti non parole. Altro che condizione disastrosa, come una sinistra rancorosa e rissosa va raccontando. Consentitemi di richiamare l’importante svolta di politica economica operata con la valorizzazione delle risorse energetiche ed idriche. I provvedimenti che abbiamo varato hanno come scopo quello di aumentare il reddito disponibile delle famiglie e sostenerne il potere d’acquisto, il che, come noto, costituisce uno dei principali obiettivi delle politiche economiche. Non potendo noi intervenire sulla detassazione ci siamo dati come obiettivo la riduzione del costo della vita delle famiglie intervenendo sulle bollette di acqua e gas, alleggerendone drasticamente il costo (e presto lo faremo anche con l’energia elettrica) valorizzando pienamente le disponibilità di energia e di risorse idriche presenti sul nostro territorio.
Nel definire i nuovi accordi con le Compagnie petrolifere abbiamo infatti riservato ai lucani 200 milioni di metri cubi di gas, più che sufficienti per soddisfare il fabbisogno delle famiglie lucane,ed abbiamo incoraggiato quanti non usufruivano del metano all’autosufficienza energetica dando forti incentivi per dotare le loro abitazioni di pannelli fotovoltaici. Questo ci ha consentito di ridurre drasticamente il costo del gas proprio nell’anno di maggiore turbolenza dei costi energetici, con benefici evidenti. Oggi soffriamo la liberalizzazione del mercato dell’energia che ha ridotto la percezione di questi benefici. Benefici che saremo in grado di ripristinare in pochi mesi erogando direttamente il gas, senza più passare per i distributori, attraverso una società regionale, così come previsto nella fase 2 dello stesso Accordo. Con la stessa filosofia, siamo riusciti prima a contenere e poi a ridurre la tariffa idrica per una larga fascia della popolazione, proprio intervenendo sui costi energetici dotando, cosa non da poco, l’Acquedotto lucano, delle condizioni per raggiungere in qualche anno l’autosufficienza energetica. Questi provvedimenti -secondo il Rapporto della Banca d’Italia – hanno concorso ad abbassare il tasso di inflazione in Regione.
In definitiva i lucani a differenza di altre regioni hanno beneficiato di un maggior potere d’acquisto e di un reddito ulteriore derivante da questi risparmi, lasciando alle famiglie la decisone di come utilizzare i vantaggi derivanti dalle compensazioni ambientali. Nel mentre con le altre risorse rinvenienti dagli Accordi con le Compagnie andiamo sostenendo lo sviluppo delle imprese, coerentemente con le nostre convinzioni secondo cui è innanzitutto dal rafforzamento del sistema imprenditoriale che discende sviluppo e maggiore occupazione e con l’avvio delle comunità energetiche intendiamo calmierare anche per le imprese i costi energetici. E’ questa visione liberale che ispira il nostro agire: garantire sviluppo e solidarietà. Certo non ci culliamo su questi dati positivi, abbiamo ben altre ambizioni! Né sottovalutiamo criticità e problemi che persistono in vari settori. Abbiamo dinanzi sfide assai rilevanti, condizionate peraltro da molteplici ombre derivanti da un turbolento e drammatico quadro internazionale con evidenti ripercussioni sull’economia nazionale e di conseguenza su quelle regionali. Non sottovalutiamo affatto la crisi dell’automotive e le ripercussioni che potrà avere e che d’intesa con il governo nazionale stiamo cercando di affrontare o le problematiche del mondo agricolo o ancora iltanto che c’è da fare sulla sanità, le cui criticità riguardano – è bene ricordarlo – pressoché tutte le regioni italiane. Sanità su cui stiamo già intervenendo con provvedimenti che riguardano lo snellimento delle liste d’attesa, il rilancio del Crob e degli Ospedali regionali, la Facoltà di medicina e altre iniziative di cui parleremo nei prossimi appuntamenti a Rionero, a Potenza e Matera.
Si tratta dunque di andare oltre i rumors ed il gossip con cui si alimenta tanta parte del dibattito pubblico per stare ai fatti e veicolare agli elettori i risultati raggiunti e soprattutto gli obiettivi che intendiamo perseguire nella prossima legislatura. E’ infatti sui programmi che è stato possibile raggiungere un’intesa con forze politiche come Italia Viva ed Azione, che pur critiche nello svolgimento della legislatura, hanno riconosciuto in noi fattori di affidabilità e serietà. La nostra disponibilità al dialogo, all’ascolto, a fare nostre proposte o suggerimenti che possono migliorare l’azione di governo ci ha consentito di allargare l’alleanza e di proporci più forti all’elettorato lucano. E’ questo atteggiamento moderato, liberale, non settario o pregiudizialmente preclusivo che ha pagato e che paga. Temi cruciali come lo sviluppo delle economie di relazioni e del raccordo con le grandi infrastrutture nazionali, lo sviluppo del digitale, la riforma sanitaria, la valorizzazione del patrimonio forestale, sono tutti temi sui quali ogni apporto propositivo non può che vederci favorevoli. E’ nella sensibilità di Forza Italia, è nella cultura di un grande partito liberale, questa capacità di interagire con le forze moderate e riformiste. Allargare il campo non significa giustapposizione di classi dirigenti ma sostegno ad un programma politico programmatico che assegna a noi il ruolo di forza trainante. Alla coalizione di sinistra che in Basilicata, come nel resto del Paese, esaspera il linguaggio politico e che racconta di fallimenti presunti e di criticità, che dove ci sono, portano ancora vivo il marchio delle loro responsabilità, abbiamo da contrapporre i fatti cui accennavo, e la serietà di una proposta politica che ha già solide basi. Certo il teatrino che hanno messo in scena, con esiti esilaranti e persino comici, tanto da generare sgomento e ilarità sui grandi media di questo Paese, non so quanto possa suscitare motivo di attrazione per elettorato della stessa sinistra. Per carità di patria non aggiungo altro. Ma più che sui punti di debolezza degli altri occorre rilanciare, con ancor più vigore la nostra proposta politica, quale risposta efficace alle attese ed alle aspettative di un vasto elettorato che chiede buon governo, serietà, concretezza.La nostra classe dirigente è ben consapevole delle sfide che abbiamo dinanzi, i nostri candidati, ne sono certo, avvertono la responsabilità di rappresentare al meglio i valori che identificano Forza Italia. Insieme possiamo fare davvero molto confortati da un governo nazionale che ci è vicino e che sa ascoltare le nostre esigenze. Sta a tutti noi metterci il necessario entusiasmo per dare con generosità il nostro contributo per costruire la Basilicata di domani. Io ci credo.