Ancora nulla di fatto ma tavolo infuocato a Roma.

 

Parafrasando la celebre canzone di Domenico Modugno: sulla riunione romana si spengono le luci, si spegne anche l’insegna di quell’ultimo caffè. Solo va quell’uomo in frack… Ma la maggioranza corre il rischio di fare crack! Le indiscrezioni sul tavolo romano appena concluso parlano di un nulla di fatto, di rapporti che si sono incrinati e di un animato confronto con il Presidente Bardi con al centro l’impegno a revocare la Pieni poteri e ad azzerare il vecchio entourage del Presidente. Pare anche che Bardi non abbia ancora del tutto chiara la situazione dell’attribuzione delle deleghe, ma sembrerebbe voler concedere la Presidenza del Consiglio ad Azione, che la riterrebbe però una postazione residuale rispetto agli accordi preelettorali. Trapela anche che Bardi vorrebbe tenere dentro Italia Viva, ma ha difficoltà a farlo. Pare che il Presidente dovrà fare una proposta entro domani mattina. Se tutto ciò dovesse rispondere a verità, non è peregrino dare maggior peso alle nostre “fantasie” di sabato che prevedevano la possibilità che la maggioranza attuale iniziasse a vacillare sin da subito, con Azione che si potrebbe sfilare dalla Giunta per portare avanti iniziative politiche in Consiglio senza legami di sorta.

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