Il Segretario di Fratelli d’Italia chiede a Chiorazzo perchè a Matera si è alleato con l’ex PD Cifarelli che ha accolto anche Pittella invece di interrogare il Presidente del Consiglio regionale sul perchè nell’occasione si è allontanato dal centrodestra
di Angelomauro Calza
Ha sorpreso la dichiarazione del segretario regionale di Fratelli d’Italia, Piergiorgio Quarto, che all’indomani della decisione di Basilicata Casa Comune di schierarsi al fianco di Roberto Cifarelli alle elezioni comunali di Matera la attacca per il fatto che “stringe alleanze proprio con chi è parte di quello che lo stesso Chiorazzo definisce disgraziato, brutto e cattivo governo”. Ma come? Cifarelli è al Governo? Certo che no. Il segretario (in odore di assessorato con Nicoletti) si riferisce al fatto che prima ancora di Chiorazzo era stata Azione a schierarsi al fianco del Consigliere regionale eletto con il PD, sospesosi dal Pd e dal PD attaccato ora perché in autonomia ha apertamente abbracciato l’invito dei giovani materani che hanno davvero voglia di cambiamento. Ma se Azione alla Regione fa parte della maggioranza e a Matera si schiera con Cifarelli che a via Verrastro è opposizione insieme anche a Chiorazzo, la domanda non era più lecito rivolgerla a Marcello Pittella? Chiedergli perché si è allontanato a Matera dalla maggioranza di centrodestra e si è spostato altrove? Probabilmente temeva la risposta perchè la conosceva già? Che c’entra Chiorazzo? In realtà Azione e Pittella, che poi sono un tutt’uno, sono mesi che sbandierano di lavorare per costruire un luogo politico che sia “centrale” senza per questo essere necessariamente di centro rispetto alle dinamiche che contrappongono sostanzialmente due blocchi, uno di centrodestra l’altro di centrosinistra, favorendo una maggiore partecipazione democratica.

Roberto Cifarelli e Marcello Pittella
Vuoi vedere allora che in questo caso Matera con Cifarelli rappresenta quel luogo ideale? Potrebbe essere così, sarà sicuramente così se Pittella ha deciso di muoversi al fianco di Cifarelli: amministratore di esperienza, serio, mai un pettegolezzo su di lui, che è uscito dal PD, si è sospeso, non ha rinnovato la tessera, ora viene criticato, additato come quello che ha spaccato il partito… insomma una qualche analogia con la storia trascorsa dei rapporti tra Pittella e il PD pure ci sta. Con la sua candidatura assume una posizione decisa, di reazione, e risponde all’appello dei giovani materani. In occasione delle primarie. Azione dall’interno del centrodestra aveva detto agli alleati – ammonendoli – che sarebbe stata cosa buona aprirsi ulteriormente, non intestardirsi nelle volontà di imposizione di indicazione un candidato. Allo stato delle cose è ovvio che Quarto che queste cose forse le sapeva non poteva prendersela apertamente con Azione, in quanto la scelta fatta è una scelta tutto sommato civica, a sostegno di chi ha di fatto spaccato il Partito Democratico, anche se bisogna comunque pure constatare che il PD non è mai stato unito, come sabbie di mare che le puoi combinare come vuoi, ma non si amalgamano, se pure bagnate, appena asciutte si sgretolano e gli splendidi castelli che sei riuscito a costruire si sbriciolano. Evidentemente la situazione che ha portato Cifarelli alla scelta finale è figlia di un Partito Democratico che continua a vivere di vecchi vizi e non scopre nuove virtù e non comprende che deve cambiare, nemmeno con le lezioni ricevute nel passato recente. L’affluenza che c’è stata alle primarie è testimonianza del fatto che c’è nella gente e soprattutto nei giovani un desiderio di partecipazione e anche di cambiamento, di svolta. E questa cosa Cifarelli, Pittella, Chiorazzo, Casino pur nelle loro diverse individualità tentano di renderla reale e attuale nel concreto chiamando a raccolta tutti quelli che amano Matera, coloro i quali le energie più spendibili vogliono impiegarle bene, che vogliono stare insieme per creare qualcosa di positivo e non solo progettualmente per la città di Matera. Ma Quarto evidentemente queste cose le sapeva già, le ha ben comprese, dopotutto nasce come uomo di centrosinistra che ha addirittura sfiorato la candidatura a Presidente nel 2018, ma oggi la sua è una posizione necessaria, strumentale alla dimostrazione di esistere come soggetto politico che rappresenta in Basilicata quello che in Italia è il primo partito, e fa bene perché le sue dichiarazioni, seppur a volte anacronistiche e dalla mira fallace, servono ad alimentare una discussione politica che in Basilicata latita, e nella fattispecie sa che l’alleanza materana di cui parliamo non è contro nessuno, non è contro il governo regionale, non è contro il governo nazionale, non è contro i governi provinciali, ma è a favore di un progetto per sancire una sorta di primato proprio per Matera: il primato della partecipazione dei cittadini libera e democratica. Quelli che hanno abbracciato il progetto di Cifarelli alla luce delle alleanze che si sono materializzate sono certi: “la nostra coalizione non ha colori e non c’è nessuno che si può permettere di etichettare questa coalizione o mettere il cappello sul sindaco perché il sindaco non è di nessuno se non della città”. Come dire che le primarie hanno rappresentato la chiave di violino e la prima nota cui si sono aggiunte le altre per comporre una melodia armonica e nuova difficile da strumentalizzare, ma si una semplicità tale da poter essere riprodotta altrove senza difficoltà e con la sola forza di volontà sia dal centrodestra che dal centrosinistra. Ecco perché quasi certamente Piergiorgio Quarto non ha ricevuto e non riceverà risposta alla sua dichiarazione e tante cose accadute gli restano difficili da digerire.