Mentre Pepe vola di prima mattina a Milano, Pittella canta con Guarente prima della riunione di oggi dove si tenterà di ricomporre il centrosinistra. Le possibili opzioni.

di Angelomauro Calza

 

No, potete pensare quel che volete, pure che stiano cantando “Un corpo e un’anima”, “Noi due per sempre” o “Tu nella mia vita” di Wess e Dori Ghezzi, ma la foto che da ieri gira su Instagram e che ritrae il sindaco di Potenza Mario Guarente della Lega e Marcello Pittella, Consigliere regionale di Avanti Basilicata non ha significati reconditi: si sono ritrovati al compleanno di un comune amico del cuore e, messi da parte per qualche ora i problemi legati ad alleanze politiche e candidature, si sono ritrovati con un microfono in mano e uno schermo su cui scorrevano le parole a canticchiare.

Mario Guarente canta con Marcello Pittella al compleanno di un comune amico del cuore

Sì, vabbè, è ovvio che il timbro della voce di Pittella si presta a interpretare Bocelli, ma di sicuro non hanno cantato “Con te BARDIrò”! Eppure la situazione attuale a livello di dinamiche politiche in atto qualche malignità fantasiosa la stuzzica. Fantasiosa. Guarente ha qualche malumore nel vedere più probabile (oseremmo dire quasi certa) la candidatura a sindaco di Alessandro Galella che la sua. Pare che la sua eventuale rinuncia al bis possa essere la chiave della risoluzione dei molti enigmi che pervadono il centrodestra in chiave candidatura Presidenza della Regione. DI Marcello Pittella si sa che da mesi sostiene nella maniera più assoluta il non appoggio a Bardi, ma anche ad Angelo Chiorazzo, e anche con i buoni uffici del segretario di Azione, Donato Pessolano, e di altri “cespugli” dichiara di voler operare per individuare una soluzione che in primis debba e possa tenere unito il centrosinistra, senza però trascurare di pensare a un piano alternativo nel caso di non conclusione positiva del processo di unificazione. Oggi ancora una riunione per venire a capo della situazione, ma nel frattempo è intervenuta sabato la comunicazione ufficiale di Chiorazzo di dimissioni da Vice Presidente del Potenza Calcio, una ulteriore prova che non ha intenzione alcuna di recedere dalla candidatura e che sta rimuovendo ogni possibile elemento di conflitto di inteessi: “ormai la macchina è in moto, non si ferma” dice un suo stretto collaboratore. Ma allora se non si ferma… va avanti, anche se al tavolo si dovesse decidere di non appoggiarlo definitivamente, è lapalissiano! E, se va avanti comunque, va avanti anche solo con una parte dei Cinquestelle e quella del PD che è ormai schierata con lui decisamente. E se tutti gli altri si mettono insieme? Quale tra le due formazioni potrebbe fregiarsi a quel punto dell’appellativo di “centrosinistra”? La gente anti-destra come farà ad orientarsi sconfiggendo lo smarrimento? Chi diventa “terzo polo”? E poi, nel caso di primarie di coalizione, come si fanno se la coalizione non esiste ancora? Si costruisce un ponte dove non ci sta un fiume? Un altro ponte? Non basta quello dello Stretto che si costruisce dove non ci sta un punto d’appoggio sicuro? O come quello di Parco Aurora? Che ti fa attraversare una strada a scorrimento veloce e poi ti lascia in una aiuola al centro di una rotonda, che non puoi completare l’attraversamento? Seconda ipotesi: e se si va via con un nulla di fatto?

Francesco Cannizzaro, segretario lucano di Noi Moderati

Ecco. Questa potrebbe essere la via per un altro polo, che a quel punto potrebbe inglobare anche pezzi di centrodestra, come ad esempio Noi Moderati di Francesco Cannizzaro, che non ha mai fatto mistero di voler andare con il centrodestra solo se sarà a guida Bardi o comunque di Forza Italia. In caso diverso (dopotutto mica sono più fessi degli altri, al di là dei numeri hanno pari dignità, perchè non un loro candidato?) al di là delle dichiarazioni e prese di posizione di Lupi, potrebbero lasciarlo, il centrodestra, in nome dell’autonomia decisionale territoriale, ribadita anche nel Congresso di Matera, per partecipare alla costruzione di un nuovo soggetto centrista che potrebbe vedere insieme Azione, Socialisti, pezzi importanti di Forza Italia, e anche l’attuale gruppo misto della Regione, Noi Moderati e qualche altro soggetto (anche in uscita dalla Lega) che potrebbe accodarsi lungo la strada che porta alla data della presentazione delle liste. Ma chi potrebbe guidarlo e accettare di candidarsi a Presidente? “Potrebbe essere una donna – dicono le voci della Milanese – una che con Bardi ha finito male una storia durata quattro anni”.

Pasquale Pepe con Matteo Salvini

Oh, se così fosse la canzone che Guarente e Pittella (ma come? alla fine vuoi vedere che si ritrovano davvero e in qualche modo dalla stessa parte?) stanno cantando in foto vuoi vedere che è di Domenico Modugno, “MERRAviglioso”? Ma intanto Pasquale Pepe è volato d’urgenza questa mattina presto a Milano, ufficialmente per partecipare al Consiglio Federale della Lega, ma, conoscendo la sua fede romanista, viene da chiedersi come mai non sia andato già da ieri, in tempo anche per assistere a Milan-Roma. La risposta potrebbe stare nel fatto che non sapeva in anticipo di doversi recare a Milano, ma sia stato convocato improvvisamente: a margine del Consiglio pare debba vedersi con Salvini. Cosa avrà di tanto importante da comunicargli “Il Capitano”? E vuoi vedere che se alla fine non sarà Bardi il candidato Azione avrebbe un’altra opzione a disposizione? Poche ore e si troverà la risposta a tutte le domande.

 

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