La risposta a chi nella coalizione non lo vuole più. Una associazione a sostegno del bis del Presidente che sa tanto di fantasiosi, ma possibili sviluppi in chiave alleanze elettorali

di Angelomauro Calza

Lo avevamo scritto ieri, che sembrava strano, che dava da pensare.

Il Congresso di Azione

E avevamo probabilmente ragione: bisogna che alcuni piccoli particolare, all’apparenza insignificanti, non vadano sottovalutati, che bisogna rifletterci sopra. Scrivevamo: “pare che nei giorni scorsi il Presidente Bardi sia stato ufficialmente invitato dopo che Pittella ha più volte dichiarato nelle scorse settimane il suo deciso “NO” a una eventuale ipotesi di collaborazione: se c’è lui, praticamente, nessuna possibilità di accordo, invece ora arriva l’invito. Bardi in un primo momento pare avesse deciso di non rifiutare, di andare al Grande Albergo, poi ha però inviato Giuseppe Galizia in sua rappresentanza. Capito bene? In “sua” rappresentanza, non di Forza Italia, che lì c’era con il segretario provinciale di Potenza, Vincenzo Taddei (ohibò! e perché mai? Non poteva bastare il Segretario del suo partito? Solo Taddei per tutti e due? Mah…candidatura ci cova!)”. Beh, e allora, alla luce di quanto accaduto poco fa, con l’annuncio tramite Radio Laser della costituzione dell’Associazione “La Vera Basilicata per Bardi Presidente” scatenate fantasie, ipotesi, ragionamenti e malipensieri! Leggiamo nell’annuncio: La Vera Basilicata si colloca naturalmente nel perimetro del centrodestra lucano e sostiene la rielezione del Presidente Bardi che riteniamo essere l’unica personalità in grado di essere da collante tra tutte le forze politiche di maggioranza. (…) Come nella tradizione dei moderati lucani, l’apertura al dialogo ed alla aggregazione di altre forze politiche sarà un passaggio imprescindibile se basata non su interessi personalistici ma su programmi ed obiettivi condivisi”. Come? Dite che non ci sta niente di strano? Che è normale che Bardi si attrezzi con una sua lista in vista delle elezioni, come giusto che sia? Mah… consentitemi di dissentire, almeno per provocazione. Si attrezza in vista delle elezioni, questo sì, ma… Pensiamo diversamente, che a ipotizzare non si sbaglia mai, salvo verifiche successive. Pensiamo che Bardi abbia fiutato odore di non ricandidatura da parte della coalizione che lo sta sostenendo. Pensiamo che lui non sia (come non è) tipo da arrendersi facilmente e accettare supinamente altrui decisioni. Pensiamo che oggettivamente un quantum di consensi li ha e sarebbe un peccato deluderli e sprecarli: meglio metterli “a reddito”. Pensiamo che alla fin fine chi è che non vuole Bardi non è  – per esempio – Angelo Chiorazzo, che agisce nella legittimità riconosciuta di antagonista politico, ma piuttosto Fratelli d’Italia, la Lega e qualcuno dei suoi: con chi dovrebbe avercela di più il Presidente? Indubbiamente con quelli della coalizione che non lo rivogliono al posto di comando, compreso qualche invidioso maggiorente di Forza Italia, il suo partito. E se allora si stesse – il Presidente -attrezzando in vista delle elezioni in maniera diversa da come potrebbe sembrare dopo aver letto l’annuncio della costituzione di una associazione civica che lo sostiene? (Certo, il civismo che ha designato Chiorazzo è cosa diversa, non ha designato un Presidente uscente espressione almeno fino a oggi di una coalizione di partiti: il civismo c’entra poco o niente, ma tant’è, si può sempre cambiare).

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, con il Consigliere Marcello pittella

Di sicuro questa iniziativa non nasce all’improvviso, non è che lunedì si dà annuncio di una cosa pensata la domenica: no, è studiata la cosa, nei tempi e nei modi, e anche la presenza di Galizia al Congresso di Azione di cui parliamo nell’incipit, potrebbe rientrare nella strategia. Quale? Che Bardi si ricandida, ovvio. ma con chi? Con il centrodestra sicuramente se lo ricandida, ma nel caso si facessero scelte diverse?

Il Segretario dell’Ufficio di Presidenza, Vincenzo Baldassarre

Ecco, questo è il compito a casa di chi legge: scatenate le vostre fantasie, ma tenete presente che i primi a sostenere l’associazione sono i Consiglieri Baldassarre e Giorgetti, due che hanno giurato fedeltà eterna a Bardi, fin forse anche ad abbandonare il centrodestra per i civici di centrosinistra laddove il candidato Presidente dovesse essere un esponente di Fratelli d’Italia o della Lega. Certo, l’Associazione si dichiara collocata nel perimetro del centrodestra, ma “aperta al dialogo ed alla aggregazione di altre forze politiche”: e che bisogno c’è? Se è una lista del Presidente, di centrodestra, all’interno di una coalizione perché si cercano nuovi alleati altrove? Il bisogno derivante dal “cattivo pensiero” di candidarsi comunque a Presidente anche se non in rappresentanza del centrodestra? E perché no?

Livio Valvano

A sinistra può farlo Valvano e i dissidenti dal “progetto Chiorazzo” e a destra non può farlo un autorevole Presidente uscente? Certo, i dissidenti scompigliano a sinistra in favore del centrodestra e Bardi scompiglierebbe il centrodestra in favore di Chiorazzo, ma a quel punto, cattivo pensiero per cattivo pensiero, non è che se nasce un terzo polo nasce ibrido? E per dare davvero fastidio e rimettere in gioco tutto? Oh, che non dimentichiamo le tradizioni socialiste della famiglia Bardi e soprattutto che se per caso non gli sconfinferano certi atteggiamenti e si ritarda nell’approvazione del bilancio e magari gli sconfinfera invece di restare ancora un po’ a via Verrastro e non decreta lo scioglimento del Consiglio regionale entro il 10 gennaio… Vabbè, non esageriamo con le ipotesi e facciamo che veramente si vota a marzo e non a maggio e che sino ad allora non si andrà avanti per dodicesimi perché il bilancio non é stato approvato… Oh, non è certamente il caso di Bardi, ma la storia insegna che a volte i generali sanno essere spietati e quando si combatte vendono cara la pelle, difendendosi in questo caso da solo e oltre Forza Italia.

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