Ancora scritti a sostegno della ricandidatura del Presidente rigorosamente non firmati: bello stile, ma perniciosi assai per il fine che si prefiggono

 

di Angelomauro Calza

 

Ma caro Presidente Bardi, lo sa che ha trovato un modo originalissimo per sostenere la sua ricandidatura a Presidente? E’ la prima volta che in maniera esplicita viene sostenuta la candidatura di un Presidente uscente da un anonimo. Io me lo immagino il remake degli Onorevoli, con Antonio La Trippa che vuole convincere i condòmini del suo palazzo a votarlo, solo che invece di Antonio, dietro quel megafono c’è Anonymus che scandisce “Vota Vito, Vota Vito, Vota Vito!”. Essì, Vito è lei, Presidè, ma Anonymus chi è? Già ha fatto la sua uscita qualche giorno fa tramite l’Ansa, cui ha dichiarato che non ci sono assolutamente dubbi: Forza Italia è con lei e nessun altro sarà indicato dal partito per la candidatura a Presidente della Regione Basilicata.

un frammento dell’editorialino anonimo che corre in rete a sostegno di Bardi

Perry Mason-Anonymus

Evvabbè, ci siamo chiesti, ma chi lo ha detto nello specifico? Boh? L’Ansa scrive correttamente “fonti di Forza Italia”. Mò da qualche tempo ogni tanto circolano in rete strani corsivi, brevi, titolati “Controcanto”: scritti bene, ma rigorosamente anonimi (avessema fa? che se si scopre chi è, metti che poi veramente viene eletto un altro Presidente, come farebbe a dichiararsi suo fedele seguace? Che pure sapersi vendere è un’arte: immorale, ma arte!). Insomma Presidè, ma chi è che la sostiene? Veramente Anonymus? Un hacker? Dobbiamo chiamare… Perry Mason per scoprire la verità? Io sono certo che lei sa chi sia, sicuramente fa parte del perimetro dei suoi uomini più fidati. O del perrimetro, così, giusto per immedesimarci in chi senza sapere leggere, scrivere e far di conto vuol discettare di geometria e sbaglia i termini. E purtroppo però, caro Presidente Bardi, qui si sbagliano davvero i termini, ma quelli della questione: in politica bisogna metterci la faccia, non ci si può nascondere dietro dichiarazioni ed editorialini pungenti, finto-dotte, ma senza firma, sennò la gente è portata a pensare che sia lei stesso a scriverle queste cose, e non sta bene ingenerare queste convinzioni, sapendo bene – almeno io ne sono certo – che non è così: è perricoloso! Glielo dica a chi fa parte del suo perrimetro: le sta rovinando la ricandidatura, altro che strategia! Si affidi a persone che conoscono veramente come si comunica, non a chi si spaccia come ideatore di campagne mediatiche che rischiano di lasciarlo – lui, lo stratega – in mezzo a una strada per gli anni a venire come meriterebbe. E poi, perché correre rischi proprio ora che dopo la riunione di ieri a Roma tutto all’interno della coalizione si è chiarito? Tutte le animosità si sono sopite?

L’Assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Donatella Merra

E’ tutto sereno, concordato e pattuito: fino a fine legislature niente colpi di testa interni alla coalizione né alla Regione né al Comune di Potenza, poi al momento opportuno, il prossimo anno, si vedrà cosa fare. Quindi almeno fino a marzo 2024 nessun attacco da fuoco amico né a lei né a Mario Guarente. Poi si vedrà. Certo, la batosta alla proposta dell’assessore Merra c’è stata: niente bike sharing a Matera, ma chi è che ha menato il manrovescio?

Mario Guarente (ph. Luisa Calza)

Il sindaco di Potenza Mario Guarente (ph. Luisa Calza)

Embè, si sa, ma diciamo che pure là si è trattato di una intemperanza pre-incontro romano, che mica solo lei vuole la candidatura a Presidente: ci sta la Lega (Salvini certamente con la dichiarazione che ci ha rilasciato non ha fatto intendere di stare dalla sua parte, mi pare evidente) e ci sta Fratelli d’Italia. Cosimo Latronico tenterà di giocarsi le sue carte, che Piergiorgio Quarto è, sì, il coordinatore regionale, ma chi comanda in Fd’I non sembrerebbe proprio essere lui. Poi forse ci sbagliamo, ma per la Presidenza della Regione, fatto salvo che ancora è presto per parlare in maniera compiuta, per il centrodestra al momento ci stanno almeno tre nomi, uno per partito. Anzi, quattro, fatto salvo che per Forza Italia ce ne sono almeno due. E di sicuro nulla svelerà la Casellati nella conferenza stampa di venerdì pomeriggio alle 15.30 a Potenza: potrà mai smentire gli accordi romani di ieri? Potrà mai dire che il candidato non sarà Bardi? Verrà solo a rendere noto l’organigramma del Partito, quello nuovo, non ad “appicciare fuoco”: fa già troppo caldo.

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