Oggi la Alberti Casellati a Potenza per ufficializzare in conferenza stampa il nuovo organigramma di Forza Italia, non per svelare il nome del candidato Presidente delle prossime Amministrative

di Angelomauro Calza

 

Dicono di aspettare le 15 di oggi pomeriggio per conoscere quel che Elisabetta Alberti (Casellati è il cognome acquisito, quindi o la chiamiamo Alberti Casellati o solo Alberti) ha da dire: cose importanti, sicuramente, tanto da convocare una conferenza stampa che doveva tenersi in un primo momento questa mattina alle 11 al Grande Albergo, a Potenza, e poi, certamente per qualche imprevisto intervenuto nel frattempo, è stata spostata alle 15.30 sempre di oggi.

E quindi bisognerà aspettare quattro ore in più (con il caldo del momento) per sapere di preciso cosa ha da comunicare il Ministro delle riforme, in veste però di Commissario regionale di Forza Italia. Tutti si aspettano una sola cosa: sarà Bardi il candidato alla Presidenza della Regione? Ma che aspettativa è? Ma davvero qualcuno si aspetta questo dalla conferenza stampa? Se così è, o si illude o è incompetente in materia. Ma in piena bailamme di stoccate, affondi, parate e risposte al Comune di Potenza e alla Regione volete che una persona accorta, capace, esperta e di livello come la Elisabetta Alberti commetta l’errore di dichiarare che il candidato non sarà il Presidente uscente?

Tony Sperandeo in Incastrati

Tranquilli, ve lo anticipiamo: dirà – se qualcuno la costringerà a dirlo – che il candidato resta Vito Bardi (magari anche se già si pensa di sostituirlo a tempo debito). Piuttosto, i presenti dovranno avere la capacità di interpretare l’enfasi con cui sarà detta questa cosa. Un po’ come Cosa Inutile, il personaggio interpretato da Tony Sperandeo nella serie Incastrati, di Ficarra e Picone: tutti capivano se dicesse o meno la verità sapendo che quando balbettava mentiva. Introspezione. Questo ci vorrà questo pomeriggio, solo introspezione. Però, se non viene per questo, cosa deve dichiarare alla stampa la Alberti? Niente di che, normale amministrazione direbbe qualcuno: semplicemente ufficializzerà il nuovo organigramma di Forza Italia. Un atto sostanzialmente dovuto, una prassi, per battezzare nomi e ruoli. Come? Ancora una volta? Continuate ad aspettare che riveli il nome del candidato? Ma non ci sarà alcuna sorpresa, lo ribadiamo! E poi proprio ora, a poche ora dal raggiungimento della pax di coalizione? Proprio ora che a Roma è stato sancito che non ci saranno scossoni che potrebbero far vacillare la Giunta Guarente al comune di Potenza? Proprio ora che sempre nella stessa riunione si è convenuto che le compensazioni sarebbero avvenute a livello regionale e non comunale?

Troisi e Benigni con Leonardo Da Vinci nella celebre scena di “Non ci resta che piangere”, la poposta della ripartizione delle quote societarie: “Trentatrè, trentatrè e trentatrè”

E che le stesse prevedono un salomonico accordo in pieno stile “Non ci resta che piangere”? Dove anche Leonardo Da Vinci acconsentì a un “trentarè, trentatrè e trentatrè”? Nella fattispecie, a prescindere dalla durata degli incarichi? Senza stare a spaccare il capello in quattro? Mannò, non sono “trentatrè” le postazioni oggetto di compensazione, sono molte di meno, ma comunque ripartite in egual numero tra i partiti. Se questo è, nulla quaestio: almeno fino a marzo i piccoli litigi di famiglia dovrebbero essere cosa sconosciuta.

 

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