L’indagine svelata dal Quotidiano del Sud va presa per quel che è: avvisi di garanzia, non condanne. E sarà la stessa procura, che sta lavorando bene, ad accertare i fatti e decidere se gli indagati debbano essere rinviati a giudizio o vedere archiviata la loro posizione. Gli avvisi servono a questo, a chiarire, e non devono essere intesi come sentenze inappellabili.

 

di Angelomauro Calza

Chi mi conosce lo sa: sono garantista dall’unghia dell’alluce alla cima dei capelli. Rifuggo da scoop e sensazionalismi che non si basino su fatti accertati, flagranza di reato, terzo grado di giudizio concluso. Fa rumore lo scoop del Quotidiano del Sud, e per colpa di qualcuno ne fa forse troppo: era dal luglio del 2018 che probabilmente c’era chi altro non attendeva se non che la Magistratura tornasse ad occuparsi di politica e politici in maniera prepotente. E’ accaduto qualche giorno fa. Finalmente? Sì, per qualcuno “finalmente”. Ma io sono garantista, come dicevo, e plaudo ai fatti in maniera diversa: plaudo al giornale che ha tirato fuori la notizia. Plaudo alla Procura della Repubblica che apprendo sta indagando su presunti reati commessi da personaggi noti del mondo della politica, dell’imprenditoria e dello spettacolo: vuol dire che è una Procura che lavora! Plaudo a chi – indagato – ha ritenuto di rilasciare dichiarazioni che vanno tutte nella stessa direzione, la fiducia nel corso della giustizia. Plaudo anche a chi di loro ha invece ritenuto di non rilasciare dichiarazioni: ma che ne sappiamo noi dello stato d’animo e della mortificazione di chi si vede sbattuto in prima pagina per cose poco edificanti? Plaudo a chi “legge” questa indagine come un lavoro importante, sottile, meticoloso destinato a chiarire le posizioni di ciascuno degli indagati (non necessariamente come una anticamera di condanne eccellenti), e non mi sorprenderò (anzi, ne sarò felice) se uno, due o tutti gli indagati alla fine dovessero vedere archiviate le loro posizioni: l’avviso di garanzia serve proprio per questo, a rinviare a giudizio o ad archiviare, e in un caso o nell’altro la giustizia avrà fatto giustizia. Staremo a vedere. Non plaudo invece a chi, sindacalista, invece di fare un esame di coscienza, ancora una volta dopo averlo fatto nel caso che vide protagonista Marcello Pittella, coglie subito l’occasione per scagliarsi contro politica, politici, imprenditori e amministratori ergendosi a paladino della purezza e dell’anima immacolata dimenticando lui stesso che viviamo in un Paese in cui di tutto abbiamo bisogno, tranne che di chi tenta di farsi bello con i problemi degli altri: caro sindacalista, ma lo sai o no cosa è un avviso di garanzia? Sai cosa è il garantismo? Garantismo dovrebbe essere una delle componenti morali di chi rappresenta i lavoratori, anche perchè (forse il sindacalista in questione non lo sa…) il garantismo è di sinistra ed è il cuore del diritto, e non può venir meno nella costruzione della democrazia.

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