Voci di popolo parlano di medici che non si sono vaccinati, un fenomeno presente sia a Matera che a Potenza e la legge prescrive sanzioni nei loro confronti: sospensione dell’attività e conseguenze in termine di retribuzione. Sospetti da accertare anche per i medici ospedalieri, infermieri, OSS e medici di guardia. Attendiamo azioni di accertamento da parte delle Aziende Sanitarie lucane.
di Mary Padula e Angelomauro Calza
Gira voce che tra i circa 200 medici di famiglia e pediatri convenzionati con la Asm di Matera ci sarebbero casi (molto limitati) di soggetti che non si sono sottoposti al vaccino anti-Covid. Stesso fenomeno anche tra i 500 medici circa della Asp di Potenza. Di ufficiale non c’è niente, solo indiscrezioni che necessitano di conferma o di smentita e la conferma o la smentita non può che pervenire ufficialmente dalle due Aziende Sanitarie che dispongono di tutti i dati. Di sicuro ci saranno di mezzo le solite malelingue, ma poiché le voci circolano un chiarimento, una risposta dirimente e definitiva da parte loro (ASP e ASM) ci sta, la aspettiamo ed è quanto mai opportuna.
“Ma cosa importa – dirà qualcuno – se alla fin fine dovesse venir fuori la conferma che una ventina di medici lucani su 700 non si sono vaccinati? Sono numeri irrisori”. Beh, importerebbe… Il DL 44/2021 tra l’altro prevede l’ obbligo di vaccinazione del personale sanitario: fino alla completa attuazione del piano vaccinale, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, al fine di assicurare adeguate condizioni di sicurezza, è previsto l’obbligo vaccinale per gli esercenti professione sanitaria e per gli operatori di interesse sanitario che svolgono la propria prestazione nelle strutture sanitarie, nelle strutture sociosanitarie, nelle strutture socioassistenziali, nelle farmacie e nelle parafarmacie, e negli studi professionali. In parole povere, la vaccinazione è requisito essenziale per lo svolgimento della prestazione lavorativa e per l’esercizio della professione sanitaria. Può essere evitata solo in caso di accertato pericolo per la salute dovuto a particolari condizioni cliniche documentate. La mancata vaccinazione comporta la sospensione dalle mansioni che implicano contatti interpersonali, con conseguenze in termini di retribuzione. Ecco, se così stanno le cose, nel caso in cui le voci di questa ventina di medici di famiglia che non si sono vaccinati dovessero risultare false, come ci auguriamo, è bene stroncarle immediatamente per non ingenerare discussioni quantomeno antipatiche e in qualche caso anche potenzialmente allarmistiche. Nel caso in cui invece le Aziende Sanitarie dovessero accertarne la sussistenza siamo certi che saranno adottate immediatamente da chi di dovere le azioni conseguenziali nei confronti di questi medici, così come previsto per decreto, a tutela della salute pubblica. Se un medico dovesse aver deciso di non vaccinarsi è umanamente libero di farlo, per carità, ma onestà intellettuale e rispetto delle leggi vorrebbe che poi si autosospendesse dalla sua attività, o quantomeno non prestasse opera ambulatoriale, evitando così antipatici provvedimenti nei suoi confronti. Infine: non sarà di certo accaduto, per carità, ma non è che se un medico di famiglia ha deciso per sua scelta di non vaccinarsi poi ha indotto a fare lo stesso anche ai suoi assistiti? Sarebbe davvero un fatto di una gravità inaudita! Non è accaduto di certo né accadrà mai. Resta anche da verificare la situazione che vede coinvolti i medici ospedalieri e le guardie mediche. Di difficile verifica invece tutto quanto riguarda personale infermieristico e OSS.