Al Savoia Hotel di Cortina d’Ampezzo l’Executive chef è Luigi Sarsano, lucano di Sant’Arcangelo: “all’ex Presidente del Consiglio è stato servito il barbecue grill
di Angelomauro Calza
Ha fatto parlare la breve vacanza dell’ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Cortina d’Ampezzo. A noi francamente la cosa non interessa molto, ciascuno vada dove vuole e spenda quel che le sue tasche consentono. Importante è che nessuno lasci debiti sparsi qua e là con la scusa di essere un personaggio in vista, e in questo senso non ci risulta che Conte abbia lasciato in giro dei pagherò.
La cosa che Angelomà ha scoperto, è un’altra ed è su questo che ci si concede un angolo di gossip, il primo di questo 2023: l’executive chef che ha fatto sì che Conte e la sua compagna Olivia Paladino potessero mangiare si chiama Luigi Sarsano: “lavoro ormai da anni al Grand Hotel Savoia di Cortina” ci dice al telefono ma “sono originario di Sant’Arcangelo” e a quel punto veniva quasi automatico aggiungere “di Romagna”, invece continua lui: “in provincia di Potenza. Mi sono trasferito qui a Cortina da un bel po’ di tempo”. Un bel po’ che equivale a dire il tempo per iniziare e costruire una carriera brillante, e da manager ligio alla discrezione che il ruolo impone, senza intromettersi nella privacy dei clienti, tentiamo inutilmente di farci dare delle chicche sull’ex Presidente. Dove gli è statoservito il pranzo? chiediamo “Sul terrazzo dell’Hotel” ci risponde sinteticamente Sarsano, che è parco di particolari anche quando gli chiediamo cosa ha mangiato: “è stato servito il barbecue grill”ci risponde.
Quindi un pranzo a base di carne: “sì, principalmente carne” dice ancora. Ma Conte era solo di passaggio o era ospite dell’Hotel? “Guardi, dice Sarsano, onestamente io supervisiono e organizzo il lavoro in cucina, di solito non ho molto tempo per informarmi sugli ospiti, ma per quel che mi risulta si è fermato uno o due giorni”. Ha ragione, come dargli torto? Non è un addetto di sala che di solito ha occasione anche di scambiare qualche parola con gli ospiti tra una portata e l’altra, ciononostante insistiamo: “Come le è sembrato il “Giuseppi” nazionale? Cosa vi siete detti?” “A dire il vero non abbiamo parlato, ma ci siamo solo salutati, ci siamo avvicinati perché hanno voluto presentarmi a lui” “Ma Dagospia ha pubblicato alcune foto insieme, qualcosa vi sarete detti, o no?” “No, ripeto, ci hanno presentato, niente di più. Quelli pubblicati sono solo scatti rubati, posso solo dire che è persona di gran garbo, un vero signore”. Ci accontentiamo di queste poche parole scambiate con lo chef Luigi Sarsano in una breve conversazione telefonica, consapevoli che la discrezione è una delle qualità che non possono non essere patrimonio di un grande chef: si è grandi anche per questo. Ci accontentiamo e da lucani siamo fieri non perchè un lucano abbia incontrato Giuseppe Conte, ma perché è lucano di Sant’Arcangelo l’executive chef di uno degli Hotel più famosi al mondo.