La storia ci parla dell’eroe dei due mondi che vide dalla sua nave Anita grazie a un cannocchiale e se ne innamorò

di Angelomauro Calza

E’ esistito un Giuseppe Garibaldi nato a Nizza il 4 luglio del 1807, quello conosciutissimo, che occupa pagine e pagine dei libri di storia, di professione generale, condottiero, scrittore, politico, unificatore dell’Italia. Ne è esistito anche un altro, nato a Chiaromonte nel 1861, semplicemente calzolaio. Il primo vide per la prima volta la sua terza moglie…con il cannocchiale e se ne innamorò. Il secondo, più semplicemente, incontrò in paese una contadina, la fissò negli occhi e se ne innamorò: una sola moglie era più che sufficiente.

Chiaromonte

Quella vista da lontano, con il cannocchiale (prima, poi si incontrarono e si piacquero da vicino), si chiamava Ana Maria de Jesus Ribeiro, ma essendo complicato chiamarla (più del Massimiliano di Troisi) era nominata Anita, la seconda si chiamava Angela Maria (Gangiulì… almeno il nome se lo accorciò pure lei) che il chiaromontese sposò alle 9.30 del 15 maggio del 1885. Il primo Giuseppe Garibaldi era figlio di un piccolo armatore, proprietario di una tartana a Nizza. Il secondo era figlio di n.n., eroe già solo per essere nato: l’ufficiale di stato civile di allora, probabilmente un patriota, venuto a conoscenza delle imprese garibaldine e dell’inizio dei moti che portarono all’Unità d’Italia nel 1871, ma che iniziarono 10 anni prima a Torino, proprio nell’anno in cui il secondo Giuseppe Garibaldi nacque, gli impose proprio il nome e cognome del cosiddetto “eroe dei due mondi”. Insomma, da italiani e da lucani in fondo in fondo preferiamo di più il Giuseppe Garibaldi di Chiaromonte a quello nato in Francia, non foss’altro perché anche se non ha unificato l’Italia, non ha navigato in lungo a largo, non è mai stato comandante di niente (manco in casa sua, figuriamoci!) era un umile e apprezzato calzolaio di paese, un uomo comune. Non si hanno notizie di possibili suoi discendenti, salvo scoprire un giorno che il concorrente omonimo del Grande Fratello è imparentato non con l’eroe dei due mondi, come spesso usa dire ironicamente, ma con il calzolaio lucano. Intanto il film Bentornato Presidente sembra essere stato cucito proprio su misura per lui, il ciabattino di Chiaromonte. Però dopo questa scoperta i tanti Corso Garibaldi e le tante piazze Giuseppe Garibaldi sparse ovunque per l’Italia si prestano a un ironico interrogativo: intitolate a Giuseppe Garibaldi chi? Quale? Il francese eroe dei due mondi o il chiaromontese che faceva le scarpe a tutti? A voi scegliere quello che preferite.

 

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