di Raimondo Faraone Mennella
Oggi rompiamo i soliti schemi, di solito mi soffermo a descrivervi delle realtà con dei vini di facile reperibilità, ma nel nostro appuntamento odierno parliamo di una esperienza coinvolgente: mi è capitata tra le mani un magnum della Cantina Eubea il Roinos 2003, una realtà del vulture riconducibile a Francesco Sasso, il professore, e sua figlia Eugenia.
Francesco o meglio il Professore , da 50 anni nella scena Vitivinicola del Vulture, tra alti e bassi si è visto sfilare il tempo tra le mani, ha visto e contribuito alla crescita e divulgazione dell’Aglianico del Vulture nel mondo, i suoi vini sono soprattutto apprezzati in Germania, luogo dove per molti anni quando si parlava di Aglianico del Vulture o Basilicata inevitabilmente si pronunciava il suo nome, le vendite all’epoca le curava lui personalmente, in quanto ha sempre sostenuto che il vino andasse raccontato direttamente da chi lo produceva.
Il professore è decisamente una persona fuori dagli schemi, tratta i suoi vini come se fossero sue creature, un concetto bene lontano dal produrre solo pensando alla commercializzazione.
Tutta questa enfasi scaturisce dalla bevuta che mi è capitata tra le mani e di cui sono rimasto molto impressionato.
Il Roinos 2003 conservato in magnum si è rivelato di straordinaria potenza.
Il colore nel bicchiere si presenta ancora di un bel rosso rubino con accennati riflessi granati, impenetrabile, ricorda molto il rosso dell’amarena ben matura , un colore sorprendente per gli anni fatti in bottiglia, secondo me merito del formato della bottiglia.
Al naso in prima battuta troviamo visciole, amarene e marasche nell’accezione olfattiva , subito dopo compaiono i terziari con erbe balsamiche , soprattutto una menta non invadente e ben equilibrata qualche nota di anice stellato con una nota di fumè finale.
All’assaggio gustativo si presenta lungo, accattivante , con tannini finalmente risolti e setosi ( si tratta pur sempre si un Aglianico di 650 mt s.l.m.), elegante e fine,corpo , struttura e concentrazione completano il quadro di eleganza e finezza, le note olfattive rinvenute si ritrovano in egual misura all’assaggio.