Presentato l’ultimo libro del famoso chef lucano, frutto di ricerche storiche e religiose. Alla Fattoria sotto il cielo la tappa potentina nell’ambito della rassegna Letti di sera
di Angelomauro Calza
…che se uno si chiama Federico, mica è automatico che sia il Federico lucano più importante e conosciuto dopo quello delle Constitutiones Melphitanae e della caccia al falcone… e che se uno è cibosofo lo è davvero, mica si sveglia una mattina e decide di esserlo e di farsi appellare così… E Federico Valicenti, conosciuto chef lucano, apprezzato anche al di fuori dei confini regionali, con incursioni persino in manifestazioni internazionali e televisive di quelle che contano, cibosofo lo è davvero. Una cibosofia, la sua, fatta non solo di ricerca storica e di riproposizione di antichi e ancestrali piatti dei tempi che furono, ma è fatta di riflessione per carpire, sì, vecchi segreti e dimenticate ricette, ma soprattutto per capire.
Per capirle e poi per spiegarle, raccontarle, narrarle da affabulatore di orecchie e di palati. E poi sentirne l’odore, toccare, gustare, ammirare estasiati quel Paradiso che si erge da una tavola imbandita con pietanze fatte di usi, costumi e tradizioni, tramandati con il lavoro letterario, l’ultimo in ordine cronologico, di Federico Valicenti: “Dalla tavola lucana al Paradiso”.
A Potenza il libro è stato presentato alla Fattoria Sotto il Cielo, dove una sessantina di fortunati e appassionati ammiratori del cibosofo, insieme a qualche curioso, hanno potuto prima ascoltarlo e poi… gustarlo, questo chef che rappresenta l’archetipo della sua categoria: ben pasciuto, pacioccone, gioviale, giuggiolone, di grande cultura, sempre disponibile con un sorriso stampato sul volto che ti dà piacere già solo a vederlo. Lui viene da Terranova del Pollino, “là dove finisce la strada nazionale”… essì, non so voi, ma io la prima e unica volta che ho visto un cartello con su scritto “fine strada nazionale” è stato proprio a Terranova del Pollino, cuore del Parco, pancia della cultura gastronomica lucana grazie proprio a Federico Valicenti e al suo “Luna rossa”, ristorante rinomato, dove un giorno squillò il telefono: “Salve, la stiamo chiamando da Masterchef”… “ma vid’ addò t’ n’eia jì…” rispose, chiudendo immediatamente la comunicazione. Richiamarono, fino a quando si convinse che era una telefonata vera. Ed andò a fare il giudice in trasmissione facendo riprodurre ai concorrenti piatti della tradizione lucana da lui riscoperti e proposti regolarmente a tavola nel suo ristorante. La serata del Pantano di Pignola è stata organizzata, nell’ambito di Letti di sera, da Simona Bonito, che ha anche curato la prefazione del libro, mentre a presentare e intervistare Federico Valicenti c’era Virginia Cortese. Presente anche un coraggioso, strenuo e appassionato editore materano, Teo Papapietro, “boss” della Magister edizioni che ha curato l’uscita del libro. Subito dopo tutti a cena, dove sono stati serviti dei piatti tratti proprio dalle tante ricette presenti nel libro scritto da Valicenti, come da menu a corredo di questo pezzo.
Per suscitare la giusta dose di curiosità, qui si anticipa solo che anni fa Federico incontrò un monaco e, parlandoci, scoprì che era possibile sapere di piatti e di ricette attraverso la storia di Gesù, essendo stato lui stesso- Gesù – un prezioso cultore e custode di ricette che ha tramandato nei secoli attraverso le sacre scritture. Quali? Come?… beh non resta che leggere il libro, intanto è nata l’Associazione dei Cibosofi”, di cui Angelomà.it sarà la voce, in uno con lo chef Federico Valicenti e con i presenti alla Fattoria sotto il cielo. Nelle foto di Luisa Calza alcuni omenti della serata.