Due proposte al sottosegretario Margiotta nell’imminenza della discussione sulle modifiche al codice della strada
di Angelomauro Calza
Qualche breve riflessione da intendere come proposte. Le indirizzo in particolare al senatore Salvatore Margiotta, che conosco da anni, e che in questo momento è anche l’interlocutore più adatto nella sua qualità di Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti.
L’argomento è uno di quelli che stanno tenendo banco in questi giorni: i limiti di velocità.
Non sono un patito delle corse in auto, ma tengo ad evidenziare quanto pericolose siano quelle persone che sulle strade a scorrimento veloce a due corsie procedono a velocità molto ridotte per eccesso di prudenza o perché principianti (ovvia l’esclusione delle cause di forza maggiore). Ebbene, anche procedendo nei limiti imposti, capita di essere costretti a frenate improvvise e manovre di emergenza per evitare tamponamenti quando – e succede spesso –sulla corsia di destra ci si imbatte in un’auto che procede a velocità ben al di sotto dei limiti e non si può sorpassarla perché la corsia di sorpasso è già impegnata. Non si tratta di imprudenza, perché procedendo a 100 km/h, si raggiunge in un attimo un’auto che procede a 50 km/h, si para davanti all’improvviso. Questi casi rappresentano un pericolo che va tenuto nella stessa considerazione di quelli legati agli eccessi di velocità. Mi chiedo e chiedo se non sia il caso di istituire sulle strade a scorrimento veloce a due sole corsie anche un limite minimo di velocità. La seconda questione: si parla di aumentare a 150 km/h i limiti in autostrada. Robetta per auto moderne e di grossa cilindrata che potrebbero viaggiare comodamente e all’insegna della sicurezza anche a velocità più alte grazie alle loro strutture e alle tecnologie elettroniche dei loro allestimenti. Ma le utilitarie? Siamo certi che consentire a Matisse, Smart e Fiat 600 di viaggiare a 150 km/h sia sicuro? Se si perde il loro controllo diventano proiettili impazziti! Io sono convinto che decisione saggia sarebbe quella di individuare limiti massimi di velocità per fasce di cilindrata, magari tra i 110 km/h e 150 km/h, con possibilità, per cilindrate alte e su alcuni tratti particolari, a tre corsie, come ad esempio sulla A1 tra Caianello e Frosinone, di istituire limiti di velocità anche più alti. Qualcuno potrebbe opporre che con queste differenziazioni potrebbe aumentare la difficoltà dei controlli: beh, con i tutor e gli autovelox già utilizzati dalla targa è possibile risalire alla cilindrata, la velocità è documentata e registrata… no problem.
Che dice, aspetto una risposta?
La ringrazio dell’attenzione