La chef è la vincitrice di Cuochi d’Italia 10, il format culinario di Alessandro Borghese che vede le regioni italiane sfidarsi a suon di prodotti e piatti tipici.
di Carlo Calza
Per noi è un piacere ospitare sulle nostre pagine chef Felicetta Colucci, che dal ristorante Lago Grande di Monticchio ha portato alto il nome della nostra Regione.
Da oltre vent’anni lavora nel suo ristorante, gestito insieme ai due figli, e che vanta anche la collaborazione del suocero di 82 anni e della madre di 94.
Le abbiamo rivolto alcune domande sulla sua esperienza.
Sappiamo già come è finita la tua avventura a Cuochi d’Italia, ma invece vuoi raccontarci qualcosa di come è iniziata? Ci sono fasi preliminari di selezione? Che livello di difficoltà si trova?
Il 24 novembre 2018 a Potenza presso l’ Electrolux di Dibattista ho fatto un casting a. Ero molto titubante a partecipare ai provini quando ho chiesto informazioni a riguardo al presidente dei cuochi materani nonché mio amico Giovanni Battista Guastamacchia. Lui mi incoraggiò a partecipare. Io avevo dei dubbi perche il 10 novembre avevo avuto una brutta ustione di 2° e 3° grado che mi aveva bruciato il viso, la mano e l’avambraccio. Ho partecipato ai provini con un piatto tipico Rionerese, i “cavatelli del generalissimo”, con salsiccia fresca mollica di pane tostato e peperone crusco. Il livello di difficoltà è medio soprattutto nella prima fase del torneo dove non si sa la regione con cui vai a scontrarti.
La Vittoria a Cuochi d’ Italia per me è stata davvero una gioia infinita. Una rivincita personale professionale ma soprattutto la gioia più grande è stara stata quella di far conoscere prodotti d’eccellenza della nostra amata Basilicata poco conosciuti. Lo zafferano di Ripacandida, il pomodoro Ciettaicale di Tolve, I fagioli di Sarconi, Le patate si montagna di Muro Lucano, lo scorzone nero del Vulture, il pane di patate di Rionero, il pane di Matera, la salsiccia di cinghiale di Cancellara, la salsiccia al tartufo ed all’Aglianico del Vulture di Rionero, la salsiccia Pezzente, il peperone crusco e la polvere di zafaran di Senise, il canestrato di Moliterno, il pecorino ai peperoni cruschi di Venosa, il pecorino ed il caciocavallo podolico di Filiano, il vino Aglianico del Vulture, le puntarelle di zucchine, l’albicocca di Lavello e molti altri.
Che riscontri stai avendo dalla messa in onda dello show nelle varie puntate a cui hai partecipato e anche dalla conseguente vittoria?
Sto ricevendo molte prenotazioni dei piatti preparati da me durante le varie puntate. Molti mi hanno chiamata ringraziandomi x avergli regalato dei momenti di gioia e per venire a gustare i piatti visti in tv durante le feste che seguiranno.
Quando si lavora con prodotti ed ingredienti di alta qualità legati al territorio uno chef può fare davvero la differenza? E come?
Fare i complimenti a Lady Chef Silvana COLUCCI , specialmente oggi che e’ risultata VINCITRICE del Premio” Cuochi d’Italia” 10* edizione, su TV8 Milano ,conduttore Alessandro Borghese. Giudici Gennaro Esposito e Cristiano Tomei, e’ naturale. In più’ siamo felici ed onorati per averla designata TUTOR del 4* Anno Accademico ” EtnoGastronomia & Tisane Esotiche” ,sin dal 2018. Le Lezioni , per UNILABOR “Enzo Cervellino” e BASILICATA Arbereshe-Edizioni si svolgono in Biblioteca Civica “Giustino Fortunato” a RIONERO in Vulture , con visite-guidate nelle Aziende Vinicole-Olearie e Agrituristiche del Vulture-Melfese. Ad Maiora et ad Meliora, Lady Chef Colucci.