Iniziata la stagione estiva di teatri Uniti di Basilicata – Spazio danza. La sintesi degli interventi della conferenza stampa di ieri
Francesca Lisbona e Dino Quaratino, Teatri Uniti di Basilicata
Abbiamo scommesso su questo piccolo Comune e sul suo meraviglioso borgo. Sulle persone che lo abitano e su chi lo fa vivere quotidianamente. Venosa è solo uno dei 131 Comuni lucani, tutti da scoprire con le loro risorse artistiche, paesaggistiche, culturali e storiche.
Il Consorzio ha deciso quest’anno di intraprendere questo tortuoso cammino, diventare multidisciplinare e abbracciare così tutte le arti. Sappiamo che non è un percorso semplice, che ci sono molti ostacoli da superare e affrontare prima di raggiungere i risultati che vogliamo e che il ministero ci chiede. La danza è dunque per noi una novità assoluta e abbiamo rafforzato la nostra professionalità interpellando Annamaria Onetti che con la sua professionalità ci ha aiutato nella costruzione di un programma ricco e di qualità che superi l’estate e vada a riempire anche la programmazione invernale già in fase di definizione. In questo stessa direzione va la nostra collaborazione con questo bellissimo progetto a Venosa, portato avanti con tenacia e entusiasmo. Lo abbiamo sposato e stiamo scoprendo, grazie a questi giovanissimi talenti della nostra terra un mondo che ogni giorno ci regala qualcosa di nuovo e meraviglioso. La nostra sfida oggi è lanciata. L’obiettivo, che sarà sicuramente raggiunto con anni di lavoro e impegno costante, è quello di far partire da Venosa un nuovo modo di leggere la danza a livello nazionale e internazionale.
Tommaso Gammone, Sindaco di Venosa
Il mio è un ringraziamento a chi, associazione ETRA e Claudio Coviello, ha pensato a questo festival che contribuisce in modo importante all’estate venosina. Un grazie va anche al Cosorzio dei Teatri Uniti di Basilicata che all’interno di ArtFest ha deciso di organizzare degli spettacoli di danza. Questi si terranno all’interno dell’Incompiuta, contribuendo alla realizzazione di una sinergia tra location e spettacolo per il gradimento del pubblico. Un ringraziamento va infine a chi sta operando all’interno di questo festival: ai docenti, agli studenti e a tutti quelli che si stanno impegnando. A loro confermo la vicinanza dell’amministrazione comunale per ogni necessità per la buona riuscita di questo evento che rende lustro a tutta la nostra comunità.
Carmen Vella, Associazione ETRA
ArtFest è una scommessa per il territorio e per la comunità: portare a Venosa l’eccellenza della danza e metterla in rete con un territorio come il nostro è una vera sfida. Tutto nasce da una riflessione condivisa. Abbiamo tanti talenti nostrani che sono eccellenze della danza a livello mondiale: Claudio Coviello, Michele Satriano, eccellenza lucana che danza al Teatro dell’Opera di Roma, l’etoile del San Carlo di Napoli Patrizia Manieri, originaria proprio di Venosa. Perché i nostri talenti devono necessariamente andare altrove per trovare dei riferimenti formativi? Il nostro intento è anche quello di cercare, trovare, creare una rete virtuosa che possa consentire ai giovani danzatori di trovare un riferimento sul territorio per la loro formazione. Un grazie a chi ha creduto in noi rispondendo in modo puntuale e con entusiasmo al nostro invito. E ai Teatri Uniti di Basilicata che con una sola parola “facciamolo” tra me e Francesca Lisbona hanno accettato di raccogliere questa sfida e sostenerci.
Walter Madau, Teatro Alla Scala Milano
Con Venosa è stato amore a prima vista. Siamo arrivati qui da visitatori e dal nulla, da una passeggiata e una chiacchierata lo scorso anno per il borgo antico è nato tutto questo. Non solo uno stage di danza ma una scatola con formazione, spettacoli, lezioni, masterclass e la creazione di borse di studio per le più grandi scuole di danza che esistono. Qui abbiamo fatto di tutto per dare e per ricevere dai ragazzi ed è tutto entusiasmante. Grazie per averci accolto e per aver creduto in questa nostra idea.
Claudio Coviello, direttore artistico ARTFEST e Primo Ballerino del Teatro alla Scala di Milano
Sono molto legato alla mia terra che ho lasciato molto piccolo per andare a studiare danza a Roma e dove i miei genitori invece tutt’oggi risiedono. Sono legato anche per la bellezza che purtroppo viene trascurata. Della Basilicata si parla poco, purtroppo, così come della danza. Per questo anche è nato ArtFest l’estate scorsa durante una passeggiata parlando di danza. Abbiamo scelto di farlo qui a Venosa proprio per far conoscere la danza ai lucani e la Basilicata a chi non la conosce. E infatti abbiamo la fortuna di ospitare diverse scuole provenienti da diverse parti d’Italia. Ringraziamo il Comune che ci ha dato la possibilità di metter su questo grande progetto e speriamo che con gli anni si possano trovare sempre più fondi per ingrandirci sempre di più.
Ricordo che quando ero piccolo e vivevo a Potenza vedevo pochi spettacoli di veri ballerini professionisti. Così ho pensato ai giovani, alla mia terra e che sarebbe stato un onore e un piacere per chi studia danza nelle nostre piccole realtà ammirare dei ballerini provenienti da enti lirici importanti, soprattutto in un momento come questo in cui in Italia purtroppo la danza viene sempre più accantonata e stanno chiudendo sempre più compagnie. ArtFest è un urlo di salvezza per la danza.
In conferenza c’era anche Franco Mollica, rappresentante del Consiglio Regionale della Basilicata
Non posso e devo dire nulla se non grazie a chi attraverso l’amore per la propria terra e la propria passione ha voluto valorizzare quello che abbiamo. E valorizzando quello che abbiamo ha puntato su un elemento, quello della cultura che non è solo un settore ma tutti. Organizzare e far nascere qui qualcosa di nuovo, quella scatola che va riempita con l’evoluzione che lo spettacolo e il MIBACT richiedono. E in questa luce, con questi elementi si può costruire in questa cittadina qualcosa di stabile, di nuovo e di diverso rispetto a tutto ciò che avviene in Italia.