di Angelomà

Si presenta venerdì 20 aprile presso la Sala B del Consiglio regionale di Basilicata il libro di Graziella Lussu “L’armadio a muro”, una storia di donne, famiglia e ricordi di infanzia con il sottofondo della bellissima Isola di Sardegna.

“L’armadio a muro” di Gabriella LUSSU

“L’armadio a muro” di Gabriella LUSSU

L’autrice, Graziella Lussu, ha vissuto i suoi primi vent’anni di vita a Cagliari, dove ha frequentato il Liceo Classico. Da sempre ha saputo cosa voler davvero fare nella vita: il medico e dedicarsi si poveri. “Se ne ricorda” mentre frequenta la Facoltà di Scienze Biologiche, ed era già progettato il suo matrimonio al conseguimento della laurea. E così lascia la sua terra per Roma, dove entra nella Congregazione delle Suore della Redenzione e si iscrive a Medicina: si laurea nel 1972, si specializza in Urologia a Roma e in Malattie Tropicale all’Università di Londra. Subito dopo parte per l’India. Ritorna quindi in Italia, a Napoli, dove riapre i libri per specializzarsi in Omeopatia e Medicina Tradizionale cinese. Oggi è medico di strada, sull’Unità mobile che l’Amministrazione comunale ha creato per assistere le centinaia di persone senza fissa dimora che popolano gli spazi metropolitani. “L’armadio a muro” è solo la prima parte di un racconto autobiografico, “scritto di getto e con grande emozione”, tanto che “in poche ore ho raccontato tutto quello che volevo dire” si legge nella prefazione del libro. L’Autrice conclude sottolineando che “ho scritto per me, e mentre scrivevo ho voluto condividere la mia storia con i miei nipoti…mi hanno incoraggiato ad andare avanti perché leggendo hanno sentito che era anche la loro storia”.

L’appuntamento è alle 17.30 con l’Autrice, Lucia Sileo della “Fondazione Nilde Iotti”,  La Presidente del Cif di Potenza, Antonella Viceconte. Ci saranno anche Carola Aramu, della Commissione Pari Opportunità del Comune di Capoterra, in provincia di Cagliari, e la Consigliera di Parità della Regione Basilicata, Ivana Pipponzi. Coordina la serata Angela Maria Salvatore.