Riconoscimento a Grosseto per il vino dell’Azienda Vozzi di Chiaromonte, selezionato tra 102 etichette da una giuria di esperti di alto livello
di Redazione
E’ il Kouros dell’Azienda agricola di Ermelinda Vozzi di Chiaromonte uno dei vini rossi di eccellenza selezionati alla 3^ Rassegna Degustazione Nazionale dei Vini dei Parchi e delle Aree Protette in collaborazione con Federparchi, il Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Pisa e La Nuova Ecologia. La premiazione si è tenuta lo scorso 22 agosto all’interno della manifestazione “Parchi a Tavola” nello spazio rassegne a Festambiente 2021 di Rispescia, nell’hinterland di Grosseto. Il riconoscimento è stato consegnato durante un convivio alla presenza dei produttori, di esperti del settore, giornalisti e autorità.
La famiglia Vozzi, a margine della cerimonia un emozionato Antonio Vozzi, creatore dell’azienda ora nelle mani della figlia Ermelinda, ha dichiarato: “Siamo stati selezionati, da apposita giuria, tra 102 vini partecipanti alla 3a rassegna degustazione nazionale dedicata ai vini dei parchi e delle aree protette.
Questo per noi è motivo di orgoglio, frutto di anni di sacrifici su un territorio, dai tempi degli enotri, vocato alla coltivazione della vite ed alla produzione di vini pregiati”.
Il Kouros ha una storia che si perde indietro nel tempo, ed inizia quando, incline a continuare l’attività paterna, il Senatore Antonio Vozzi, negli anni 90, amplia e migliora l’azienda di famiglia rendendola più efficiente e competitiva. Sfruttando le caratteristiche climatiche e pedologiche dei suoi terreni, adatti alla coltivazione della vite, vi impianta i nuovi vigneti a Sangiovese e Merlot. Da queste uve nasce “Kouros” un vino dal gusto moderno che incontra i gusti dei consumatori dei nostri tempi. Oggi in azienda, nel comune di Chiaromonte, lavora, con lo stesso entusiasmo, la figlia di Antonio, Ermelinda, che rappresenta la terza generazione, a riprova del fatto che la passione per la terra e per la viticoltura sono connaturate a questa famiglia. I terreni sono ad una quota di circa 500 metri sul livello del mare, lungo i dolci pendii della vallata fluviale del Sinni. Furono i coloni greci a battezzare la Basilicata, Enotria, cioè “terra del vino”, perché celebre per la qualità delle sue uve e dei suoi vini, e dai reperti archeologici rinvenuti nel comune si capisce l’importanza attribuita, nell’antichità, alla bevanda sacra a Dioniso e al rituale del “bere insieme” (symposion). Il Kouros ha un taglio sangiovese e merlot, dettato sia dalla presenza dei vitigni nel disciplinare I.G.P. Basilicata sia dettata dalla scelta aziendale dell’agronomo ed enologo che segue questa realtà.
All’esame visivo il vino si presenta di un colore rosso rubino, di buona trasparenza, con riflessi granati. All’esame olfattivo si apre con note fruttate, di frutti a bacca rossa e nera prugna, mirtillo e mora, così come da spiccate note floreali di violetta, in seconda battuta compaiono i sentori di ciliegia (marasche o amarene), tamarindo, ma anche lamponi e altri piccoli frutti di bosco. Al palato presenta apprezzabile acidità e contenuto in tannini, la persistenza è in generale molto buona, con ricordi soprattutto di frutta rossa quale amarena, prugna e mirtillo. Sensazioni speziate pepe, chiodi di garofano in chiusura. L’Acidità e la componente tannica sono invece mitigate dalla presenza del Merlot in forma minoritaria ma componente di questo vino.
Maggiori informazioni sul Kouros e sulla Vozzi Vini sono disponibili sul sito ufficiale dell’azienda: www.vozzivini.it
Caro Tonino,congratulazioni, il vino da te prodotto meritava la massima onorificenza; sono contento per te e per la nostra terra cui hai dato lustro.