Per iniziativa del professor Biagio Schettini dell’Associazione Lucus Liber che ha preso a cuore e realizzato un’idea dell’appassionato di storia locale, il professor Carlo Calza
Aprirà al pubblico giovedì 13 settembre alle 11 la Biblioteca Parrocchiale “San Nicola” a Lagonegro. L’iniziativa è stata curata dall’Associazione Lacus Liber e più in particolare dal prof. Biagio Schettini e altri associati che hanno con passione partecipato alla preparazione dell’evento e alla cura dei locali e alla catalogazione dei libri e dei manoscritti conservati. Questa biblioteca è destinata per l’alternanza scuola-lavoro per il conseguimento di crediti formativi.
Nella biblioteca sono conservati:
- Oltre 300 documenti sciolti, dal 1400 fino agli anni precedenti la seconda guerra mondiale;
- Antichi manoscritti;
- Trascrizioni calligrafiche di brevi papali dal 1500 al 1700;
- Privilegi e indulgenze;
- Lettere in latino e in volgare;
- Fogli periodici;
- Attestati dell’autenticità di reliquie;
- Lettere della Parrocchia con la Diocesi di Policastro o con le locali autorità durante il periodo dell’Italia e il Fascismo;
- Libri di preghiere con illustrazioni su pergamene;
- Elenchi di cristiani liberati dalle mani dei Turchi;
- Oltre 2000 volumi, tra cui preziose cinquecentine e seicentine, soprattutto di argomento religioso;
- Stampe di bolle pontificie;
- Opere teologiche, dottrinarie, agiografiche;
- Testi antichi di matematica, medicina, filosofia, linguistica, chirurgia, geografia, storia
- Vocabolari e dizionari delle eresie, della Bibbia, dei Concili, delle favole, delle religioni
- Dizionari Calepini in otto lingue in una edizione del 1681 e i sette lingue del 1746
- Opere geografiche, atlanti;
- Testi di storia e di diritto;
- Opere rare e pregiate come i cinque volumi contenenti il “Corpus Iuris Civilis” di Giustiniano, in grande formato, con rubriche rosse, commenti e note, stampati a Venezia nel 1584;
- Dell’opera settecentesca “Annali d’Italia” del Muratori:
L’inaugurazione ufficiale del nuovo contenitore culturale della città di Lagonegro avverrà in un secondo momento, ma giovedì aprirà al pubblico in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico e con la ricorrenza della Madonna del Sirino. La scintilla che ha animato l’intenso e duro lavoro di raccolta e catalogazione è partita circa quattro anni fa da una intuizione del professor Carlo Calza, lagonegrese di origini, e studioso e cultore di storia e tradizioni del suo paese natìo, e ha trovato nel professor Biagio Schettini la persona che ha creduto e portato avanti l’iniziativa fino ad oggi.