Uno spettacolo esilarante su una grande scoperta: la donna è superiore all’uomo
MONTESCAGLIOSO (5 aprile) – Cineteatro Andrisani
MOLITERNO (6 aprile) – teatro Pino
OPPIDO LUCANO (7 aprile) – teatro G. Obadiah
Esistono razze superiori o razze inferiori? Si interroga su questo Giobbe Covatta durante il suo esilarante spettacolo “Scoop”, prima assoluta per il sud Italia, per la stagione 2019 del Consorzio Teatri Uniti di Basilicata. Appuntamento a Montescaglioso il 5 aprile al Cineteatro Andrisani, a Moliterno il 6 aprile al teatro Pino e a Oppido Lucano il 7 aprile al teatro G. Obadiah.
Scritto e diretto da Giobbe Covatta, “Scoop” rivela una grande scoperta. Attraverso una serie di interviste ad eminenti personaggi – “Dio”, un vecchio fascista “Ernesto Storacchio”, un membro maschile di nome “Clemente”, “Mesto” l’ultimo uomo dell’antropocene, “Dante Alighieri”, “Giacomo Casanova”, “D’Artagnan” e molti altri esperti sull’argomento, Covatta rivela l’esistenza di una “razza superiore”. Ma non si tratta di colore, origine o tratti somatici. Il maschio è una razza inferiore mentre l’unica razza superiore è la femmina. L’evidenza è che dall’infanzia alla morte il maschio genera e sostiene violenze, bullismo, scazzottate, malavita, ignoranza, congenita stupidità diffusa, presunzione innata, etc.
Covatta racconta questa verità con il suo modo comico e graffiante, ma al tempo stesso tenero e accattivante, regalando al pubblico divertimento puro e tanti spunti di riflessione.
GIOBBE COVATTA
Gianni Covatta in arte Giobbe è comico e attore in grado di spaziare in tutti i campi dello spettacolo, riscuotendo sempre grande successo. Il pubblico lo ama non solo per le sue innate doti comiche ma anche per la straordinaria umanità e spontaneità che traspare dal suo modo di essere. Dedicatosi intensamente a un serio impegno umanitario, è diventato uno dei testimonial dell’AMREF (Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca). Poi ha deciso di dedicare molto del suo tempo libero ai problemi africani, fornendo aiuti concreti per portare a termine i progetti della Fondazione. La sua attività professionale è intensissima. Dal teatro al cinema, dalla televisione all’editoria riesce a mantenere sempre quel rapporto speciale ed umano con il suo pubblico.