Il Cibosofo e il cacao
Si chiama cacao il prodotto puro, si chiama invece “cioccolato” il prodotto lavorato, che può essere liquido, in tavoletta, in cioccolatini, in crema e in tanti altri modi. Per produrre il cioccolato ci vuole il cacao ma ancor prima ci vuole la pianta del cacao....
leggi tuttoIl Cibosofo e la cucina borbonica
Il Re che “consegnò” il regno Due Sicilie all’Unità d’Italia fu sovrano per un solo anno, dal 22 maggio 1859 al 13 febbraio 1861. Si tratta di Francesco II Borbone (1836 – 1894 ) chiamato affettuosamente anche "Re lasagna", appellativo coniato per lui dal padre a...
leggi tuttoIl gran bollito di Federico Valicenti
Tante sono le cene o i pranzi tematici legati all’Unita d’Italia e forse uno dei pranzi che tutti vorrebbero assaggiare è proprio il gran bollito di carni. Unità d’Italia trasporta alla scoperta dei grandi piatti e profumi che uniscono la nostra bella penisola. Tutti,...
leggi tuttoIl Cibosofo e gli asparagi
Non è raro vedere macchine ferme sui cigli delle strade e una singola persona aggirarsi nel prato vicino, con occhi accigliati, scrutare il terreno sottostante come se al posto delle cavità orbicolari avesse un paio di laser che scandagliano il terreno palmo a palmo,...
leggi tuttoIl Cibosofo e le arance
Le arance chiamate anche “portuall” ad indicarne le origini e la provenienza, ancora oggi in arabo la parola usata per parlare delle arance è burtuqāl che ha soppiantato del tutto la parola persiana nāranğ da cui deriva arancia, che letteralmente significa "frutto...
leggi tuttoIl Cibosofo e l’agnello
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo………è l’inizio di una delle più toccanti preghiere Cristiane. “ Ecce Agnus Dei….” dice San Giovanni nel suo Vangelo rifacendosi alla Peshac Ebraica, lo glorifica l’Islam 70 giorni dopo il Ramadan sulla sua tavola per...
leggi tuttoIl Cibosofo e l’aglio
Provate ad assaggiare l’aglio, con sfumature rosa, profumato e capirete il danno che l’importazione dell’aglio cinese- turco-egiziano arreca non solo all’economia ma al gusto al profumo, al sapore, alla salute. L’aglio è un forte antibatterico, per questo la...
leggi tuttoIl Cibosofo e l’aceto
E’ nato prima l’aceto o il vino? Probabilmente il primo vino prodotto dall’uomo sicuramente era simile all’aceto che noi conosciamo oggi. Ancora di più potrebbe essere che alcuni vini particolarmente acidi diventassero aceto. Di sicuro già 8000 anni prima di Cristo...
leggi tuttoIl cibosofo e la birra
La birra ha sempre avuto un posto di rilievo nella civiltà europea. Per i popoli del nord Europa era un vero nettare e i romani non ne disdegnavano l’utilizzo. I Sumeri (3.700 a.C) raccontano, su tavolette di argilla, che la birra veniva...
leggi tuttoil cibosofo e la caponata
Etimologicamente la parola caponata sembra che derivi da “capone”, nome di un pesce oggi chiamato lampuga, dalla carne pregiata ma piuttosto asciutta che veniva servito ai pranzi baronali dell’aristocratica Sicilia e condito con la salsa...
leggi tuttoIl cibosofo e le erbe aromatiche
Passeggiare oramai oltre ad un modo salutistico di vita è bello anche perché, nei piccoli paesi dell’entroterra, accanto a prati fioriti si possono raccogliere erbe selvatiche nel silenzio della natura. Portare le erbe che si sono raccolte...
leggi tuttoIl cibosofo e la frisella
Fella “arrussciata”, fella ndinta, cialledda, bruschetta, crostoni, frisella, tanti i nomi che presentano il sapore buono e semplice della tradizione popolare. Semplici fette di pane arrostito che ci ricordano momenti particolari di un tempo...
leggi tuttoAl contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere………!
Dall’antica Roma alla fine del XIII sec. il cibo più consumato dalle classi meno agiate era il formaggio. I nobili non lo amavano molto anche perchè l’allora scienza medica ne consigliava un uso moderato. Con il proliferare di monasteri, nel medioevo,...
leggi tuttoIl cibosofo e l’albicocca
L'albicocco è una pianta originaria della Cina nordorientale, portato da Alessandro Magno dall’Armenia, da cui prese il nome botanico Prunus Armeniaca, tant’è che il seme dell'albicocco viene detto dell’armellina. I Romani lo introdussero in...
leggi tuttoIl cibosofo e lo street food
Gli elementi dello street food, il cibo di strada, sono piatti semplici, costano poco ma soprattutto trasmettono in maniera autentica la tradizione gastronomica del territorio dove si consuma. Andare per sagre ormai per alcuni è diventato uno...
leggi tuttoIl Cibosofo e il gelato
“…….. Il carretto passava e quell’uomo gridava gelati…” Questo scriveva Mogol in una canzone per Lucio Battisti, immortalando un gesto che ognuno di noi ha fatto almeno una volta nella vita, fermarsi a comprare un gelato dai venditori ambulanti che viaggiano a bordo...
leggi tuttoDalla tavola lucana al Paradiso con Federico Valicenti
Presentato l'ultimo libro del famoso chef lucano, frutto di ricerche storiche e religiose. Alla Fattoria sotto il cielo la tappa potentina nell'ambito della rassegna Letti di sera di Angelomauro Calza …che se uno si chiama Federico, mica è automatico che sia il...
leggi tuttoIl Cibosofo e il mais
Nei primi anni del ‘700, padre Francisco Ximenez , dell’ordine dei Domenicani, trascrisse il libro sacro del popolo Maya Quichè, “popol wuj” che letteralmente significa carta della comunità. In questo testo, redatto con grafia occidentale nel 1550 in Guatemala, si...
leggi tuttoIl Cibosofo e il grano
Luglio matura il grano, in alta quota è tempo di mietitura. Una volta i mietitori si sedevano sulle scale della Chiesa del paese e al mattino i mezzadri andavano a chiamarli per portarli dove servivano e dove c’era bisogno. Il mietitore era una persona scaltra,...
leggi tuttoIl cibosofo e le ciliegie
Le ciliegie sono il frutto di un albero della famiglia delle Rosacee, la stessa delle rose. Esistono due specie di alberi, il Prunus avium, o ciliegio dolce, e il Prunus cerasus, o ciliegio acido. Dal primo derivano, per selezione, alcune centinaia di varietà...
leggi tuttoIl cibosofo e la rosa
L’origine della rosa si perde nella notte dei tempi. Il grande mondo della mitologia greca e dei racconti ci parla della dea Chloris che ritrova una ninfa morta nel bosco. Prende il corpo in braccio e affascinata dalla sua eleganza lo porta ad Afrodite ed a Dionisio...
leggi tuttoI giochi paesani di Chiaromonte con il sambuco
Quando i giochi erano ancora veri giochi, dove ci si ingegnava per poter giocare con gli amici, quando ancora il giocattolo era un desiderio, un sogno a tanti mai avverato, quando i giochi richiedevano inventiva e fantasia, la pianta del sambuco diventava una...
leggi tuttoIl cibosofo e il Sambuco
Il rapporto dell'uomo con il sambuco ha radici antichissime. I ritrovamenti di semi della pianta nelle tombe e la loro forma a foglia di sambuco, fanno pensare che la sua associazione con la morte risalga ad epoca assai remota. Lo ritroviamo nei termini greci e latini...
leggi tuttoIl cibosofo e i musciaruli
Il “musciarulo” è un fungo primaverile. E’ probabile che il nome “musciarulo” derivi dall’inglese mushroom che significa fungo, per l’appunto. Il “musciarulo” dialettale è il prugnolo italiano, mentre il nome botanico è Tricholoma Georgii chiamato anche fungo...
leggi tuttoIl cibosofo e i falagoni (calzoni)
Durante la settimana Santa, se non si amano l’odore della cipolla e dei porri, camminare per le strade dei nostri piccoli paesi diventa arduo e difficile. I vicoli e le stradine sono inondate di questo profumo di cipolle, alcune volte miste ad uva passita, e dei...
leggi tuttoIl cibosofo, la cuzzola e il piccillato
Dopo 40 giorni di digiuno (si fa per dire) ricominciano i preparativi gastronomici per la settimana Santa, preparandosi alla ennesima abbuffata del giorno di Pasqua , pasquetta e in alcuni paesi all’ottava di Pasqua, cioè dopo otto giorni, chiamata “pascarella”....
leggi tuttoil cibosofo e le fave
Timmagniifav’!? “ te le mangi le fave!? Era un modo di apostrofare la persona credulona, che stava ad ascoltare le storie più strane e inverosimili, che ascoltando le allungavano e le arricchivano con altre storie. www.federicovalicenti.it E chi raccontava le...
leggi tuttoIl cibosofo e il farro
Nei territori dove vengono alla luce tombe antiche si riscontrano spesso, a corredo funerario semi di “ triticum”, l’antico e nobile farro che sfama anche nell’aldilà, dopo la morte. Cosi come facevano gli antichi Lucani, e poi le legioni romane. Le prime fonti...
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