Dopo una mostra tenuta sei mesi fa – nel mese di novembre – alla Galleria Idearte di Potenza, Karmil Cardone e Maria Ditaranto sono tornati ad esporre le loro opere, insieme a Bruno Ceccobelli, questa volta a Taormina al Palazzo Duchi di Santo Stefano, sede della Fondazione Mazzullo.

Locandina di "Spazio al Sud"

Locandina di “Spazio al Sud”

di Angelomà

I loro lavori resteranno esposti in questa prestigiosa sede fino al 26 di maggio, nell’ambito del cartellone “Spazio al Sud” curato dall’Associazione “Arte & Cultura a Taormina” presieduta da Mariateresa Papale. Le opere presentate al pubblico fanno parte della collettiva intitolata “Le Manifestazioni Gemelle”: dedicata, a Taormina come a Potenza, al Bicentenario della nascita di Bahá’u’lláh (1817-1892). La mostra è stata inaugurata sabato 12 maggio alla presenza di un folto pubblico che ha partecipato, pure, alla presentazione, lo stesso pomeriggio, del libro “La Sicilia dalla infinite perle” scritto dal giornalista, saggista e critico d’arte, Rino Cardone. Il volume ripercorre i primi cinquant’anni di presenza della Fede Bahá’í nell’isola (1953-2003): a partire da un primo nucleo di credenti insediatisi a Taormina e a Palermo. Nella stessa occasione del 12 maggio è stata, anche, inaugurata una mostra dei dipinti di Lily Daneu e Guido Giachery: rispettivamente cognata e fratello del dottor Ugo Giachery (1896-1989) esponente di spicco della Comunità Bahá’í Internazionale. In un trittico esposto nella mostra “Le Manifestazioni Gemelle” l’artista visivo Karmil Cardone ha tratteggiato i luoghi speculari della materia e dello spirito proponendo insieme due figure: una femminile e una maschile. Al centro: una mano con una chiave, a ricordare la frase di Leone Tolstoj

"Manifestazioni Gemelle"

“Manifestazioni Gemelle”

(1828-1910) che alla fine dell’Ottocento (in una lettera inviata ai mussulmani del Caucaso) affermò che “il mondo è in confusione e la chiave di tutti i suoi problemi si trova nelle mani del Prigioniero di Akká”. Lo scrittore russo si riferiva a Bahá’u’lláh: al Rivelatore della Fede Bahá’í, la più giovane delle religioni abramitiche e la più diffusa al mondo dopo il cristianesimo, secondo l’Enciclopedia Britannica. Nell’opera di Bruno Ceccobelli si rimarca la sovranità di Dio e il Suo dominio sulla terra, nonché la Sua maestà e la Sua Magnificenza, che sono qualità spirituali che sono state rivelate in quest’Era da Bahá’u’lláh, Quali “Stelle Mattutine dell’antico splendore”. Nei dipinti di Maria Ditaranto sono sviluppati i principi spirituali della Fede Bahá’í:  l’unicità di Dio, la progressività dei Credi religiosi, l’unità nella diversità e la parità di genere tra uomo e donna. Nei suoi dipinti sono, pure, trattati alcuni elementi che appartengono alla storia di questa religione monoteista, che propugna l’instaurarsi della pace universale quale espressione,

"La Sicilia dalla infinite perle" - la vernice a Taormina

“La Sicilia dalla infinite perle” – la vernice a Taormina

innanzitutto, di una visione interiore dell’individuo e che agogna, per di più, la nascita di un Governo unico mondiale e di un Commonwealth indipendente delle Nazioni. Nel corpo dell’evento taorminese che ha visto protagonisti gli artisti Karmil Cardone e Maria Ditaranto è stata, anche,  inserita una personale di pittura di Salvatore Bonajuto, marito di una nipote della Mano della Causa di Dio (Bahá’í) Ugo Giachery. Non meno di centottanta le persone che hanno partecipato al vernissage delle tre mostre e alla presentazione del libro di Rino Cardone. Molti i taorminesi presenti insieme con molti altri siciliani provenienti da Messina e Linguaglossa  (Catania). Cospicua la presenza dei Bahá’í giunti da Catania, San Gregorio, Aci Sant’Antonio, Acireale, Gaggi e località varie. Commossa e attenta la partecipazione del pubblico. L’evento ha avuto molto cla

"La Sicilia dalla infinite perle" - a Taormina il gruppo potentino con Grazia Lo Re della Galleria Idearte

“La Sicilia dalla infinite perle” – a Taormina il gruppo potentino con Grazia Lo Re della Galleria Idearte

more tra i taorminesi, con commenti più che positivi. Presenti in sala molti congiunti, familiari e amici di Neva Ambrogetti (taorminese, pioniera Bahá’í a Lipari) e di Ugo Giachery e Lily Daneu. La curatela artistica del cartellone “Spazio al Sud” è stata offerta da Mariateresa Papale, che molto si è spesa e prodigata per la buona riuscita dell’intera

manifestazione. Il patrocinio del cartellone artistico/culturale – voluto dall’Associazione “Arte & Cultura a Taormina” – è stato offerto: dal Comune di Taormina, dall’Associazione Albergatori e dalla Fineco Bank. Preziosa la collaborazione prestata per la realizzazione della mostra “Le Manifestazioni Gemelle” da Grazia Lo Re, direttrice della Galleria Idearte di Potenza.