Ogni anno e da circa 20 anni Gerardo Cafaro organizza in Basilicata uno dei festival Heavy Metal più importanti del Sud Italia. Angelomà lo ha incontrato per rivolgergli alcune domande circa l’importanza di proporre un evento così importante nel nostro territorio.
di Carlo Calza
Buongiorno Gerardo, anche quest’anno come ogni anno si sta pianificando lo svolgimento dell’Agglutination, quanto ti senti legato a questo evento che ormai conta più di 20 anni di storia?
Ciao Carlo, é un piacere per me esser intervistato da un mio “compaesano”. A questo festival credo che abbia legato la mia vita…
La tua è un’impresa assolutamente non banale, mai scontata. Sei promotore di un evento di alto livello in una zona d’Italia che è poco abituata a iniziative del genere. Quanto è difficile organizzare il tuo festival a Chiaromonte? Faresti meno fatica trovandoti, ad esempio, in Lombardia? Oppure hai riscontrato che questa esclusività territoriale ti porti ad avere addirittura dei benefici? Ricordiamo che l’Agglutination è considerato come uno dei festival Heavy Metal più importanti del Sud Italia.
Di certo fare un festival in piccoli paesi come Chiaromonte (PZ) é penalizzante per tanti aspetti, in primis queste zone come gran parte della Basilicata hanno un ridotto bacino d’utenza viste le poche persone che vi abitano, poi sono praticamente irraggiungibili se non hai un mezzo tuo per arrivare, oltrechè a livello di logistica e spazi idonei siamo messi non proprio bene. Di certo la mancanza di eventi di livello fa ben capire dove viviamo e chi é il pazzo che rischia così tanto.
Negli anni hai ospitato e ingaggiato band importantissime e protagoniste del panorama metal mondiale. Quale è la band internazionale che metteresti in cima alla torre delle tue preferenze? E quale fra quelle italiane?
Se parliamo di band che vi hanno suonato, a livello di stranieri senza tener conto dell’importanza della band, dico Rotting Christ, davvero persone uniche, a livello di gusti credo Gamma Ray, a livello di desiderio di portare un giorno su questo palco dico Testament.
Comunque tutte le band che vi hanno suonato sono state ottime persone, così come quasi tutti i gruppi italiani.
Un festival è sempre un’occasione di visibilità anche per gli artisti minori. Il pubblico richiamato grazie ai nomi più importanti del cartellone finisce sempre per scoprire band emergenti molto interessanti, c’è qualche band che puoi dire di aver visto nascere, magari durante un’esibizione pomeridiana all’Agglutination?
I gruppi italiani hanno sempre maggior difficoltà ad emergere, però in tanti hanno avuto come dicevi te molta visibilità partecipando al festival, il problema é che in Italia manca la cultura di questa musica ed avere successo è difficile.
Cosa ne pensi del panorama Heavy Metal lucano? Spesso hai ospitato band nostre compaesane.
Si un po’ tutte le band hanno suonato su questo palco, tanti sono ancora in attività, tante ne nascono di nuove.
La richiesta di salire su questo palco é enorme ma credo che un occhio di riguardo per le band lucane c’é sempre stata e ci sarà.
Qualche anticipazione sull’edizione numero 24 dell’Agglutination, quella che si terrà il prossimo 19 agosto a Chiaromonte.
Avremo i Death SS, in esclusiva il primo ed unico concerto open air dopo l’uscita del nuovo attesissimo cd , forse il gruppo più storico esistente in Italia, il loro sarà un concerto davvero con una grossa produzione e credo che lo spettacolo sarà unico ed imperdibile.
Inoltre per gli amanti di sonorità più old school ed estreme avremo gli olandesi Pestilence che ci promettono un concerto incentrato sopratutto sui loro vecchi classici.
Il resto della pattuglia italiana é guidata dalla presenza dei Folkstone, band bergamasca, attualmente di sicuro quella più richiesta in territorio italiano e noi li avremo in esclusiva per il Sud, con loro i Necrodeth ed altre ottime band che annunceremo a breve, insieme al gruppo che aprirà la manifestazione, in quanto vincitore delle selezioni nazionali in svolgimento con la finale sabato 19 maggio a Potenza.