Nei giorni scorsi a Matera l’incontro con Milo Rau, Maia Morgenstern, Enrique Irazoqui e Yvan Sagnet
Una cornice unica come l’ex convento de Le Manacelle di Matera, con la vista sui Sassi e sulla Gravina della capitale europea della cultura 2019 ha ospitato nei giorni scorsi l’incontro con Milo Rau, regista de Il nuovo vangelo, Yvan Sagnet, il Cristo di Rau, Enrique Irazoqui, Cristo nel Vangelo secondo Matteo di Pasolini del 1964 e oggi Giovanni Battista nel progetto di Rau, nonché cittadino onorario di Matera, e Maia Morgenstern, chiamata a ricoprire ancora una volta il ruolo di Maria, come già accaduto nel 2004 nel kolossal firmato Mel Gibson.
Oltre un centinaio di persone ha partecipato con interesse e attenzione all’incontro organizzato nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura “Tòpoi. Teatro e nuovi miti” che coinvolge, fra gli altri, il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e la Fondazione Matera Basilicata 2019.
Dopo 55 anni dalla produzione del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, diventato ben presto metafora del mondo contemporaneo, con la trasformazione di Matera in simbolo dell’Italia dell’epoca, con un Cristo catalano, Enrique Irazoqui, allora sindacalista diciannovenne impegnato nella lotta al regime franchista, interprete del messaggio cristiano in chiave politica, il regista svizzero torna alle radici del Vangelo per mettere in scena la Passione di un’intera civiltà.
Cosa predicherebbe Gesù nel XXI° secolo? Chi sarebbero i suoi discepoli? E come reagirebbero gli attuali detentori del potere temporale e spirituale al ritorno del più influente profeta e rivoluzionario nella storia dell’umanità? Sono queste le domande che ispirano il lavoro di Rau che con il suo stile unico sta realizzando, anche a Matera, un esperimento di narrazione che fonde realtà, teatro e cinema, fuori dai soliti schemi, soprattutto se rapportato alla quotidianità dei nostri tempi.
Non solo un film, ma anche un progetto teatrale girato in parte nei ghetti del metapontino o del foggiano, e in parte nella città patrimonio Unesco. Tra testimonianze del passato affidate a Irazoqui e Morgenstern e uno sguardo al presente e al futuro il pubblico ha ascoltato dalle parole dei protagonisti la nascita e le ispirazioni del “Nuovo Vangelo” per il XXI° secolo. Un vangelo con un Cristo che si rivolge agli ultimi, oggi rappresentanti in gran parte dai migranti e richiedenti asilo politico, da chi scappa da terre devastate e da guerre senza senso alla ricerca di un mondo e di una vita migliore lontano dagli orrori. Un progetto che accanto alla performance in divenire svela anche il suo manifesto di solidarietà con i più poveri, una rivolta per un mondo più equo e umano.
Al termine dell’incontro con gli artisti lo scorso 11 settembre il pubblico ha assistito alla proiezione di IL VANGELO SECONDO MATTEO di Pier Paolo Pasolini.
Il Nuovo Vangelo vivrà una delle sue tappe fondamentali il prossimo 28 settembre dalle 15.00 a Porta Pistola (Matera) con una performance pubblica valida anche come live shooting in cui i partecipanti saranno inseriti nel lavoro di Milo Rau, e che riprodurrà l’ingresso a Gerusalemme del suo nuovo Cristo.
“Il Nuovo Vangelo” di Milo Rau, parte del progetto di Matera 2019, è una produzione interdisciplinare composta da una performance e un film. A “Il Nuovo Vangelo” si lega anche una campagna, “La Rivolta della Dignità”.
La campagna è organizzata da IIPM – International Institute of Political Murder con Associazione No Cap – Contro ogni forma di caporalato, Ghetto Out Casa Sankara, Spin Time Lab Roma, Osservatorio Migranti Basilicata, Agricola Leggera, Campo Libero, altragricoltura – Confederazione per la Sovranità Alimentare, UILA Taranto – Unione Italiana lavoratori agro alimentari con la partecipazione di European Alternatives, European Center for Constitutional and Human Rights (ECCHR), Medico International, FUTURZWEI – Stiftung Zukunftsfähigkeit.
La performance è una co-produzione di IIPM – International Institute of Political Murder con Fondazione Matera Basilicata 2019, Teatro di Roma e NTGent in collaborazione con Teatri Uniti di Basilicata, Fruitmarket e Langfilm con la partecipazione di ProLoco Ginosa, Universität für angewandte Kunst Wien.
Il progetto cinematografico è una produzione di Fruitmarket e Langfilm in co-produzione con SRF SSR, ZDF in collaborazione con Arte, IIPM – International Institute of Political Murder, Fondazione Matera Basilicata 2019, Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e Teatro di Roma
Con il supporto di Kulturstiftung des Bundes, European Cultural Foundation, Film- und Medienstiftung NRW, Office of Culture (FOC), Zürcher Filmstiftung, DFFF – Deutscher Filmförderfonds, Kanton St.Gallen Kulturförderung / Swisslos, BKM – Die Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien, Volkart Stiftung, GEA – Waldviertler, Stadt Lausanne und Kanton Waadt, Fondo Etico di BCC Basilicata.