La seconda edizione della rassegna “Frammenti autoriali” promossa dal GAL “Cittadella del sapere” e curata dal cinecronista Mimmo Mastrangelo ha dedicato un omaggio al romanziere, giallista, sceneggiatore che era nipote di un sarto di Ruvo del Monte

Ed McBain

Ed McBain

“Credo  che Ed McBain sia stato  uno degli scrittori più influenti della seconda  metà del ‘900”. Parole di Stephen King, fuoriclasse della letteratura fantastica.  Sulla scia del  pensiero di  King un  maestro del giallo come Robert.B Parker  che ha detto:  “E’ difficile  che ci sia stato  qualcuno meglio di McBain o qualcosa di meglio dei suoi romanzi”.  Evan Hunter, alias Ed McBain (New York 1926 – Weston 2005),  nel nostro Paese divenne noto   per “l’ 87° Distretto”,  un’ appassionante ed intelligente serie di polizieschi, pubblicata, fra gli anni cinquanta ed ottanta, dalla  Mondadori nella seguitissima collana Gialla e  dallo scorso luglio riproposta dalla  Einaudi. Nipote  di  Giuseppe  Antonio Coppola, un sarto di Rufo del Monte ( in provincia di Potenza)  emigrato ventenne alla fine del novecento  negli Stati Uniti, Ed McBain (il cui vero  nome all’anagrafe era Salvatore Lombino), oltre a mettere il suo  talento al servizio della letteratura, lavorò  nel cinema da sceneggiatore e noti registi portarono sullo schermo storie  tratte dai suoi romanzi. La seconda edizione del ciclo di visioni  “Frammenti Autoriali” – che si è svolta tra Satriano, Lagonegro, Rivello e Lagonegro, curata dal cinecronista Mimmo Mastrangelo e promossa dal Gal Cittadella del Sapere – ha messo in locandina un poker di pellicole che portano nei titoli di testa il nome  McBain. Oltre a “Rosso nel buio” (1977) diretto da Claude Chabrol ,  sono stati  proposti altri due film ispirati ai romanzi di McBain:  “Anatomia di un Rapimento” girato nel 1963 dal più grande regista giapponese di tutti i tempi, Akira Kurosawa e  “Il seme della violenza” (1955) di Richard Brooks dove è protagonista uno straordinario Glenn Ford nei panni di  un professore progressista che deve vincere l’ostilità di classe turbolenta. In ultimo  “Frammenti autoriali” ha proposto  a Rivello, nello spazio dell’Associazione Culturale Rivellese  “Gli uccelli” di Alfred Hitchcock in cui   il  nome del giallista compare nei titoli   come sceneggiatore. Grazie  alla sua scrittura   l’unica opera  di fantasia  di  Hitchcock si presta per ogni tipo di interpretazione, infatti alcuni critici sono arrivati a leggervi persino “una parabola cristiana con gli uomini  attaccati dai volatili che imparano ad essere più umani e più solidali tra loro”. McBain e Hitchcock si portavano stima, ma il loro rapporto di lavoro per la stesura della scrittura de “Gli uccelli” fu costellato da continui conflitti. Dissapori che si erano  già manifestati  precedentemente a metà degli cinquanta, quando il regista aveva girato  sei telefilm della serie “Alfred Hitchcock presenta” tratti proprio da  lavori di McBain.