Noi di Angelomà siamo soliti appoggiare e pubblicizzare iniziative artistiche di ogni genere. L’arte contemporanea sta vivendo un periodo di fermento legato soprattutto al fenomeno della Street Art, un movimento nato in maniera spontanea, illegale, ma che sta trovando la sua collocazione nel paesaggio urbano addomesticandosi, ma anche impreziosendosi.
di Carlo Calza
Abbiamo parlato spesso di Street Art e abbiamo già scritto riguardo ciò che sta avvenendo a Lecce. Ogni occasione è valida per rimarcare quanto già detto, a maggior ragione se si tratta di iniziative lodevoli e che danno nuova luce a quelle che sono le situazioni comunemente intese come negative.
Nel quartiere 167/B di Lecce un gruppo di ragazzi sta ormai da anni trovando una strada di rivincita che passa attraverso il mondo della Street Art. Grazie a loro Lecce vive una specie di seconda vita, parallela rispetto alla bellezza turistica del posto, alla sua storia, alla sua natura, e che sta cercando di portare proprio su quel livello anche l’aspetto culturale e sociale del vivere contemporaneo.
Il fenomeno del quartiere 167/B è tutt’altro che banale, lì dove altre città tendono ad annerire ciò che di grigio c’è già, questo quartiere popolare sta pian piano proponendo e rinnovando i suoi colori, e lo fa grazie ad artisti di stampo internazionale richiamati dalle numerose iniziative promosse dal laboratorio d’arte urbana 167/B street.
Nel tempo si è innescato un vortice virtuoso che ha portato a salire sempre di livello partendo da manifestazioni di writing fino ad arrivare a ospitare artisti di enorme caratura lasciando loro colorare intere facciate dei palazzi popolari del quartiere.
I progetti di 167/B Street sono capitanati da Anna Kitlas e Chekos’art, artisti presenti in tutto il mondo con i loro interventi di arte urbana e che tengono sempre viva l’attenzione sul sud Italia e su Lecce.
Noi di Angeloma.it abbiamo visitato questo quartiere in un giorno di grandine per potervene parlare:
Non c’è dubbio alcuno sul fatto che oggi (o da qualche anno dovremmo dire) Lecce ha una bellezza artistica in più da visitare, una bellezza non legata alla natura, non legata al suo importante passato, ma un qualcosa che testimonia il presente, il lavoro di un intero quartiere che vuole riscattarsi, ma anche un vero e proprio museo a cielo aperto.
Ad oggi nel quartiere 167/B è possibile ammirare opere di artisti internazionali, Anna Kitlas e Chekos’art in primis, ma anche Dimitris Taxis, Sabotaje Al Montaje, Julieta Xlf, Artez, Mantrarea e tanti altri.
Consigliamo inoltre di allungare la visita fino a San Cataldo, bastano 10 minuti di automobile per poter ammirare dal vivo ciò che è stato realizzato durante la seconda edizione di Oltremare.
Ne avevamo già parlato in questo articolo del 3 agosto 2018 e siamo felici di ribadire il concetto. Sul lungomare di San Cataldo si trovano opere di Franko Dine (Albania), Still Ende (Albania), Toni Sulo (Grecia), Ivan (Milano), Piger (milano), Mister Caos (Milano), Bidpi al cui seguito sono venuti tre ragazzi, rifugiati politici, (Benevento), Tmx (Spagna), Ker (Milano), Sonic, Chew z (Roma), StencilNoire (Taranto), Kenji (Roma), Rizek (Barletta) , MFK (Benevento), El Rughi (Barcelona), Nais (Milano), unica donna insieme a Majilina,(Austria), L’altro Andrea (Belgio) Chekos’art, Frank Lucignolo, Davide DPA, Au Osce, Sandro Crash, Andrea Petito, Nicho LineUp (Lecce).
La gallery fotografica sul lavoro di 167/B Street a Lecce e San Cataldo