Terzo appuntamento con la danza per la stagione estiva del consorzio Teatri Uniti di Basilicata che ha stilato un programma intenso e interessante grazie anche alla supervisione della consulente Annamaria Onetti.
Martedì 31 luglio alle 21.30 a Matera a Palazzo Lanfranchi sarà la volta del “Bolero soirée” di Michele Merola in una versione rivisitata del capolavoro di Maurice Ravel che è ancora oggi tra i brani più ascoltati della storia della musica, con Mmcontemporary Dance Company e le musiche di Stefano Corrias. L’appuntamento si ripeterà mercoledì 1 agosto, al parco archeologico complesso SS Trinità di Venosa il 1° agosto, sempre alle 21.30 per la serata inaugurale di Artfest, la settimana intensiva interamente dedicata alla danza e alle arti coreutiche inserita nella stagione estiva del consorzio e che si svolgerà interamente a Venosa. Poco prima dello spettacolo, alle 19.30 in Piazza Castello, sempre a Venosa, ci sarà anche la conferenza stampa di presentazione dell’intera settimana di danza a venosa con il suo concept e tutto il programma di lezioni, master class, audizioni, eventi, spettacoli e colloqui con docenti di eccellente esperienza professionale destinati a giovani danzatori in formazione. Parteciperanno Francesca Lisbona e Dino Quaratino, assieme allo staff del Consorzio, il sindaco di Venosa, Tommaso Gammone, Carmen Vella e Walter Madau dell’associazione Etra organizzatrice della settimana e Claudio Coviello, primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano, direttore artistico del Festival.
Torniamo al Bolero. Danza di origine spagnola del XVIII secolo, è un ritmo ossessivo di tamburi, reinterpretato dal coreografo Michele Merola e la compagnia Mmcontemporary Dance Company in una interpretazione personale e metaforica dei rapporti umani, in particolare quelli di coppia.
Nelle diverse sfumature assunte dalla danza, l’ispirazione del coreografo Michele Merola, declina la varietà di umori che “circolano” intorno e dentro al rapporto di coppia. Su questa nota danza, è intervenuto il musicista Stefano Corrias per creare una propria partitura musicale, liberamente ispirata alla versione originale del brano di Ravel. Il nuovo spartito è stato composto analizzando attentamente le pagine di Bolero. Da un brano all’altro, la danza diventerà tutt’uno con la musica, sposandone la ricchezza compositiva grazie a coreografie che privilegiano il movimento, la plasticità, ma anche l’importanza del singolo gesto.