Un Direttore e 8 Dirigenti medici hanno fornito nel 2024 oltre 13.000 prestazioni ed eseguito quasi 3.000 interventi di cataratta
di Angelomauro Calza
Chi mi segue sa che quando si tratta di sanità se non vedo non scrivo. E’ sempre stato così, quando ho segnalato disfunzioni – per esempio – nelle informazioni fornite sul sito dell’Ospedale di Lagonegro, quando ho perorato la causa di chi sosteneva fosse opportuno ritornare a servire i pasti dell’Ospedale San Carlo nelle stoviglie di ceramica ( leggi qua l’articolo del maggio 2023) quello del 15 aprile 2023 e quello del 2 marzo 2023) e quando ho suggerito di differenziare gli orari delle visite di controllo cardiologiche, evitando di convocare tutti i pazienti lo stesso giorno alla stessa ora. Tutte cose vissute in prima persona, cose che “ho visto” e quindi verificato di persona, vissute sulla mia pelle. E proprio per “vedere” meglio stavolta mi sono servito del reparto di Oculistica. Essì, niente di che, una cataratta da risolvere chirurgicamente. Ma da quale medico preferivo farmi seguire? Chi avrebbe potuto operarmi nel migliore dei modi? In molti si pongono questa domanda quando si tratta di sottoporsi ad intervento, uno qualunque. Beh… io no. E’ accaduto per cose gravissime che si sono risolte bene, è accaduto per la mia cataratta. Sono stato visitato per il prericovero dal medico che si trovava di turno in quel giorno e sono stato operato dal medico che si trovava di turno in sala operatoria il giorno previsto. Se stanno là sono stati reputati tutti profesisonalmente in grado di svolgere il loro compito e quindi bisogna avere fiducia …”cieca”! Se volessimo usare un linguaggio burocratico, potrei dire che tutto è stato fatto d’ufficio, senza preferenze, senza interferenze, affidandomi ad uno dei tanti, preparati specialisti dell’oculistica. Tutto bene. Ma quanti potentini e lucani vanno invece altrove, fuori regione?
Tanti, e anche spesso privatamente, con costi altissimi da sopportare. Mi sono incuriosito e ho chiesto di conoscere alcuni numeri che mi sono stati forniti. Eccoli: lo scorso anno, il 2024, nel reparto Oculistica dell’Ospedale San Carlo di Potenza sono stati effettuati 760 ricoveri e fornite 13.230 prestazioni. Di queste 2.747 sono stati interventi di cataratta. A creare questi numeri un Direttore e 8 Dirigenti medici: come dire che – senza considerare festivi, ferie e riposi compensativi, ciascun medico ha fornito in media 1470 prestazioni, all’incirca 4 al giorno, ed effettuato in media 305 interventi di cataratta, quasi uno al giorno. A questi vanno aggiunti gli interventi effettuati presso gli ospedali di Lagonegro e di Villa d’Agri: in totale 720, di cui 294 cataratte.
Va tutto bene allora? Se vogliamo inquadrare questi numeri all’interno di un quadro di indicatori quantitativi sicuramente, visto che alla fin fine risultano anche molto bassi i tassi di complicanze, ma l’alto volume degli interventi accompagnato da buoni esiti clinici post operatori non può che confermare il dato. Resta il neo dei lunghi tempi di attesa, ma questi sono imputabili al rapporto tra numero dei medici (basso) e numero delle richieste (alto). Ma le liste di attesa sono un bubbone di livello nazionale dopotutto. Qualitativamente i medici sono specializzati, l’OCT è in dotazione e funziona e oltre ai medici anche il personale infermieristico, gli ortottisti e gli Operatori Socio Sanitari sono disponibili e umani. Insomma, alla fine mò non è che voglio troppo vantare questo reparto magari perché devo ancora sottopormi a intervento per l’altro occhio e metto le mani avanti, ci mancherebbe, però devo dire che l’Oculistica del San Carlo funziona, se dovessi consigliarlo lo farei senza esitazione e sono contento che il primario, il dottor Domenico Lacerenza (che non conosco di persona) abbia continuato ad esercitare la sua professione piuttosto che buttarsi nell’agone politico, rischio corso lo scorso anno in occasione delle elezioni regionali.
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