Intervista a Nicola Benedetto, candidato alla Europee al numero 2 della lista di Fratelli d’Italia – Circoscrizione meridionale
SPAZIO AUTOGESTITO – MANDATARIA ELISABETTA GRASSANO
Benedetto come è nata la sua candidatura e cosa ha mosso il suo spirito di partecipare a questa tornata elettorale?
“Dopo tanti anni di lavoro come imprenditore impegnato per lo sviluppo della Basilicata e un’esperienza da assessore regionale al servizio di tutta la comunità ho deciso di scendere in campo nelle elezioni più importanti e sicuramente più delicate con il solo e unico obiettivo di tutelare la Basilicata in Europa, per difendere le nostre imprese dalla concorrenza sleale, per salvaguardare le eccellenze del nostro patrimonio agroalimentare e per accendere seriamente i riflettori sull’automotive che rappresenta per la nostra terra un settore indispensabile, un asset strategico occupazionale che non può essere sacrificato sull’altare della transizione verde ma che deve essere bilanciato con attenzione tenendo conto dei posti di lavoro. Ritengo che la Basilicata abbia bisogno di Europa nella misura in cui l’Europa possa garantire crescita, sviluppo e occupazione, difendendo la nostra terra dalle direttive ideologiche”
Nel 2024 cosa significa essere davvero europeista?
“Europeismo significa collaborazione tra le Nazioni europee, unione di intenti e visione comune sullo spirito dei padri fondatori per affrontare con una voce le sfide del presente e quelle del futuro. Non dimentichiamo che c’è un conflitto bellico alle porte dell’Europa e che è sempre più attuale e complesso il tema dei flussi migratori dai Paesi del Nord Africa verso le coste dell’Italia e della Spagna attraverso il Mediterraneo. L’UE ha il dovere di essere competitiva a livello globale e di non spaccarsi davanti ad alcune scelte strategiche. L’Europa può avere identità solo se è intesa in senso politico e da tempo il premier Giorgia Meloni è impegnata in questa direzione rinnovando il protagonismo dell’Italia sui tavoli internazionali e di questo ne sono molto orgoglioso, in primis da cittadino italiano”
Quali sono i temi e le problematiche che vorrebbe attenzionare in Parlamento Europeo?
“Il tessuto produttivo è al primo posto: dove le imprese vengono messe in condizione di lavorare, di produrre, di investire e di fare ricerca, viene automaticamente creato un valore aggiunto in un territorio. Vede, può sembrare una banalità ma non lo è affatto: dove ci sono imprese c’è vita perchè le opportunità occupazionali stimolano gli investimenti, la natalità, allontanano il disagio e migliorano i servizi. In Europa vorrei portare le difficoltà di chi fa impresa in Italia in particolar modo nel Mezzogiorno e in Basilicata dove il gap infrastrutturale è particolarmente avvertito. In qualità di Assessore regionale ai trasporti ho compreso bene quanto i collegamenti con le regioni limitrofe e la viabilità fossero fondamentali per la crescita delle nostre comunità e per lo sviluppo delle nostre imprese. Da qui nacque la sfida di portare la Frecciarossa in Basilicata, un obiettivo tanto complesso quanto ambizioso che ha migliorato la vita di molti di noi”
Il suo motto ‘orgoglio meridionale per cambiare l’Europa’ si alterna ad un ulteriore concetto da lei sostenuto ovvero ‘la nostra Europa è differente’, cosa rappresentano questi slogan?
“Il Sud ha indubbiamente bisogno di Europa, ma l’Europa ha bisogno del Sud Italia, dello sbocco sul Mediterraneo e dei suoi asset portuali strategici, delle sue risorse, delle peculiarità e della cultura meridionale che diventa un mix di orgoglio e di resilienza. L’Europa di oggi deve essere migliorata, abbiamo il dovere di intervenire lì dove avvertiamo che il nostro concetto di Europa è differente da chi punta, ad esempio, sul cibo in provetta, sulla carne sintetica, sulle farine di insetti o su direttive incomprensibili e talvolta difficilmente applicabili”