La precisazione dell’ex Sottosegretario insieme a molte altre reazioni all’articolo di poco fa in cui avevamo lanciato l’indiscrezione di una sua candidatura a sindaco di Potenza per il centrosinistra. Anche altri hanno tanto da restituire ai lucani
di Angelomauro Calza
Dicevamo nell’ultimo pezzo (leggilo qua) di esponenti della Direzione regionale del PD che auspicavano una candidatura di Salvatore Margiotta a sindaco di Potenza perchè unica figura autorevole e di spicco che potesse essere l’elemento unificante e aggregante dell’intero centrosinistra. La prima reazione è stata di uno dei diretti interessati, citati nell’articolo, Salvatore Margiotta, che ci scrive quanto riportiamo fedelmente di seguito: “Caro Angeloma, poiché sono ore di veleni, strumentalizzazioni, insinuazioni, semine di zizzania, mi tocca precisare ancora una volta e definitivamente che non c’è alcuna ipotesi di candidatura che mi riguardi, nè a livello regionale nè nella città di Potenza. I candidati devono essere unificanti dell’intero centrosinistra, altrimenti le Elezioni si perdono. Lavoro da sempre, senza alcuna velleità personale, ma solo nell’interesse della coalizione e della Basilicata, alla individuazione di programmi alleanze e candidature vincenti. Sarò vicino e sosterrò da semplice militante di partito ogni soluzione e ogni personalità che abbia queste caratteristiche”.
Vincenzo Telesca
Altri esponenti hanno tenuto a comunicarci che il vero e unico candidato che Margiotta e altri sostengono per la carica di primo cittadino del capoluogo è Vincenzo Telesca, altrettanto capace e autorevole per unificare le forze contrarie all’attuale Amministrazione e che quindi l’ex Sottosegretario (cme lui stesso ci dichiara) non è interessato a una propria candidatura, “anche perchè – dicono – non si comprende come possa essere ritenuto non idoneo ad interpretare il ruolo di elemento unificante del centrosinistra alla Regione mentre lo sarebbe al Comune di Potenza”. Potrebbe a prima vista sembrare un rilancio di una candidatura di Salvatore Margiotta a Presidente della Regione (a questo punto la palla passerebbe a Lomuti e al M5S: potrebbero dire di no anche a Margiotta dopo Chiorazzo?), ma la precisazione di poco fa è dirimente: non se ne parla.
Angelo Chiorazzo
Sempre in risposta e a precisazione dello stesso articolo ci viene chiarito che come Salvatore Margiotta ci sono altri politici, anche non eletti in Basilicata, che hanno molto da restituire alle genti lucane e che potrebbero già in questa occasione provvedere a farlo (vuoi vedere che è un modo per dire che Margiotta si candida a sindaco se Speranza si candida alla Regione? Hai visto mai? Però la sua dichiarazione va in altro senso: non vuole candidarsi).
Livio Valvano
Se avessimo a questo punto dovuto titolare una dichiarazione di Margiotta (ma lui è stato fin troppo chiaro) avremmo scritto “Margiotta candidato sindaco: ringrazio e vado avanti, se proprio devo unificare, preferisco Presidente della Regione”, ma lui ringrazia e procede per la sua strada, senza Comune e senza Regione. E chissà se la riunione di sabato mattina convocata da Valvano, Tramutoli e Rondinone non avesse tra le varie opzioni anche quella di approdare proprio a Margiotta candidato unificante con il placet di Lomuti, Araneo e Verri.
Arnaldo Lomuti
Di sicuro Margiotta è il dirigente PD più vicino ai Cinquestelle, come prova la sua regia per l’elezione di Giordano a Presidente della Provincia di Potenza, e quindi potenzialmente sarebbe stato e sarebbe il miglior candidato unificante il campo largo. Intanto numerose le altre reazioni al pezzo in questione, dal ringraziamento di Gianni Pittella che si è detto onorato della citazione, a quelle di giovani donne che recentemente hanno organizzato convegni del PD (che sono desiderose di rinnovamento a tutto spiano), a quelle di qualche ex sindaco che non ritiene aderente il ruolo di Sindaco a chi, come Margiotta, ha operato con grande intelligenza nella politica nazionale.
