Un video-faux pas del Presidente mette ancora di più a rischio la sua ricandidatura. Sempre più probabile la Basilicata alla Lega in cambio della Sardegna a Fd’I (come sciviamo da settimane)

di Angelomauro Calza

Nel video di Antenna Sud  che trovate in pagine la gaffe del Presidente Bardi. Alla domanda “Ha incontrato la Meloni?” (indiscrezione che avevamo lanciato tre giorni fa leggi qua l’indiscreflash) risponde che non ha tempo per incontrare le persone. Oh, Presidè, la Meloni è una persona, certo, come tutti noi, ma di sicuro – che piaccia o meno – è una persona che è il Presidente del Consiglio e la Segretaria di Fratelli d’Italia, quel partito che più di tutti bisogna convincere ad accettare che lei venga ricandidato! E non le commetta stè ingenuità, che la danneggiano, diamine! (Oh, salvo che questa “botta di indifferenza” nei confronti della Giorgia nazionale non derivi da una già decisa non ricandidatura, di cui lei è a conoscenza e noi ufficialmente ancora no: in questo caso un momento di stizza e di noncuranza ci sta e lo condividiamo come umana reazione). Come l’avrà presa allora la Meloni? Dalle voci raccolte pare che il video sia circolato a manetta ieri negli ambienti romani e pare che sia stato segnato più di un punto a sfavore della ricandidatura del Presidente uscente.

E a queste voci fanno da eco anche quelle di una accelerazione della interlocuzione tra Salvini e Meloni. Sì, il Capitano anche ieri da Bruno Vespa ha posto la questione-Sardegna, ha detto chiaro che se da Fratelli d’Italia vogliono a tutti i costi la Sardegna, allora lui vuole come contropartita l’Abruzzo o la Basilicata, non si scappa. Posto che l’Abruzzo è già di Fratelli d’Italia e che Marsilio è in una botte di ferro (che fa la Meloni? Prende una postazione per cederne un’altra? E che senso avrebbe?) resta in ballo solo la Basilicata che a questo punto, come scriviamo da settimane, diventa oggetto di compensazione all’interno di una nuova geografia partitica, epicentro leghista di un Sud Italia centrodestrorso, dove Forza Italia, con Sicilia, Calabria, Molise e Basilicata, fino ad oggi l’ha fatta da padrona. La lega andrebbe così, verosimilmente con Pasquale Pepe candidato, a tentare di occupare uno spazio vitale per le logiche strategiche di affermazione della Lega nel Meridione. Del resto anche cinque anni fa, quando noi per primi sin dal settembre 2018 scrivemmo che uno dei papabili era l’allora generale Vito Bardi, lo stesso fu poi candidato non senza sofferenze, giocandosela fino alla fine con Michele Cannizzaro (in molti ancora oggi sostengono sarebbe stata una scelta più idonea): già allora il suo nome non fu frutto di una decisione lineare e serena, condivisa non senza sofferenza, per qualcuno a malincuore, per altri in maniera forzata: vedremo ora cosa accadrà, ma l’impressione è che dalla Lega l’annuncio dovrebbe e potrebbe arrivare da un momento all’altro.

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