La data delle elezioni regionali? il 7 o il 14 aprile. Lo scioglimento del Consiglio non prima della approvazione del bilancio e della assegnazione dei Fondi di Sviluppo e Coesione

di Angelomauro Calza

L’indiscrezione che abbiamo dato il 5 gennaio trova sempre più conferme: in Basilicata si vota il 7 o il 14 aprile. Chi ci ha riferito della voce captata nei corridoi di via Verrastro ha sentito bene: si sta ragionando proprio su queste due date. Conseguenze? La più importante: nessuno scioglimento del Consiglio prima del 10 gennaio, il giorno dedicato a Sant’Aldo. Sembra fosse un santo che facesse il carbonaio. Non un vero e proprio eremita, quindi, ma una sorta di replica della tradizione dei monaci irlandesi, che sembravano isolarsi per esercitare contemplazione, ma che in realtà erano più che presenti, lavorando duro per potersi guadagnare da vivere e contribuire alla vita sociale.

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi

Deluse quindi le aspettative di chi attendeva il rompete le righe entro le prossime 48 ore: Bardi, responsabilmente, sarebbe intenzionato ad approvare prima il bilancio, entro il 20 gennaio, per poi concludere l’iter della ripartizione dei fondi europei. Ci sono i Comuni che aspettano e la loro attesa non può essere procrastinata a chissà quando: si tratta dei Fondi di Sviluppo e Coesione, milioni di euro che significano linfa vitale soprattutto per le piccole comunità. Oh, vi sembrerà strano, ma a me questo modo di fare, che sia o meno un ragionamento istituzionale, sembra che calzi a pennello al Presidente Bardi per affibbiargli la metafora con Sant’Aldo eremita-carbonaio: alle accuse di poca dinamicità e di lentezza rivoltegli, quasi di letargismo amministrativo, lui ha risposto con il bonus gas, le due delibere sull’acqua (provvedimenti che possono piacere o no, possono essere efficaci o no soprattutto ai fini del risollevamento dei bilanci familiari, ma questo è altro discorso) e la ferma intenzione di ripartire i Fondi europei di sviluppo e coesione prima di lasciare a sè stesso o ad altri. Attenzione però, badate bene: non stiamo mica dicendo che Bardi è un santo, non esageriamo, ci mancherebbe, qualche peccato pure lo ha fatto e nessuno in politica lo è, ma il giorno di Sant’Aldo, al di là delle metafore, di sicuro non sarà quello della riga tirata per trarre le somme. Ripartiti i Fondi, via libera a scioglimento del Consiglio regionale e via alla campagna elettorale, quale che sia il suo futuro: la data delle elezioni sarebbe così fissata al 7 o al 14 aprile, subito dopo Pasqua. O, meglio: forse dopo, ma di sicuro non prima.

 

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