AL: 50 assunzioni per sostenere le nuove tecnologie e le nuove sfide che l’azienda ha programmato per il futuro prossimo grazie anche ai 400 milioni ricevuti dal PNRR
di Angelomauro Calza
Le ultimissime indiscrezioni in materia di lavoro. Parliamo per primo del Concorso a dieci posti per “fontaniere” indetto dall’Arlab il 6 settembre scorso: pare che le domande presentate e ricevute siano circa 300, un vero e proprio boom di richieste. Si tratterà ora di passare all’esame del possesso dei requisiti e quindi a tutte le successive fasi che porteranno in tempi brevi al varo della graduatoria finale e alle successive assunzioni a tempo indeterminato. Le indiscrezioni positive non finiscono qua. Sembra infatti che nelle prossime ore Acquedotto Lucano emanerà un altro bando, sempre per dieci posti: altrettante unità lavorative saranno immesse nei ruoli dell’Ente come operatori di impianti di depurazione, potabilizzazione e distribuzione dell’acqua. E sono due. La terza notizia è quella che riguarda altre assunzioni da parte della stessa Autorità di Governo, l’Egrib, che ha bandito ulteriori concorsi ed è in atto il bando per 6 ingegneri, un amministrativo e 2 dirigenti. L’obiettivo dell’azienda per il prossimo anno è di raggiungere circa 50 nuove unità. Negli ultimi anni un organico di 400 persone si è ridotto di una ottantina di unità che a vario titolo sono uscite dal ciclo di lavoro. Con questi dati, che rappresentano all’incirca il 25 per cento in meno di forza lavoro, il cambio generazionale è diventata una esigenza imprescindibile e urgente, anche perché ha usufruito di un finanziamento cospicuo, di quasi 400 milioni di euro. Risorse più che consistenti, rivenienti dal PNRR REACT-EU. E questi 400 milioni Acquedotto Lucano, si prepara a investirli in una grande sfida tecnologica e innovativa attraverso la sostituzione di circa 150.000 contatori e interventi consistenti sulla tanto vituperata e obsoleta rete idrica che andrà gradualmente sostituita. Migliaia di chilometri di condotte attualmente vetuste saranno letteralmente smontate per consentire l’installazione delle nuove. Intanto alcuni interrogativi nascono in attesa di conoscere le modalità attuative del Bonus idrico: sarà corrisposto o forse elargito anche ai morosi? Non è che ci si fiderà solo del requisito di un contatore installato?
Dal bilancio di AL, malgrado gli sforzi dell’attuale gestione, sono ancora qualche decina di milioni di euro i soldi da recuperare a titolo di bollette non pagate. Non è forse il caso (massì, dai, sarà sicuramente previsto, non facciamo i malpensanti) di attenzionare chi preleva abusivamente l’acqua? Quali azioni è previsto (se è stato o sarà previsto) mettere in campo per arginare e debellare il fenomeno? Pare che non meno del 20 percento degli utenti sia in qualche modo debitore verso AL per bollette non pagate, mica “Cicì” e “Cocò”!. Intanto la buona notizia è che a fronte di uscite di risorse umane per motivi vari, l’Ente – come dicevamo – si è già mosso per il cambio generazionale che dovrebbe portare a nuove assunzioni e quindi a un rilancio complessivo dell’azione di AL sul territorio. Una buona notizia anche per azionare un freno alla cosiddetta fuga dalla Basilicata in cerca di lavoro, 50 stipendi che entreranno in altrettante famiglie lucane: come dire che metaforicamente l’acque lucana oltre a dar da bere, dà anche da mangiare.